Due weekend, il 2-3 settembre e il 9-10 settembre, all’insegna del gusto e della bellezza
Per i prossimi due weekend, il 2-3 settembre e il 9-10 settembre, il comune di Mirto sarà protagonista della III edizione di Borghi dei Tesori Fest, il progetto promosso dalla Fondazione Le Vie dei Tesori, con lo scopo di valorizzare e riscoprire le bellezze del territorio italiano in riferimento ai piccoli paesi, di cui Mirto, insieme ad altri 36 comuni siciliani, ne è partner.
Il programma dei due weekend, stilato grazie all’impegno dell’assessore alla Cultura e allo Spettacolo Donatella Sgrò, è affascinante e gustoso e percorre un circuito fatto di bellezza, di storia e di natura di cui il borgo medievale mirtese è ricco.
Nel corso delle quattro giornate dedicate, sarà possibile visitare i due luoghi cardine del comune messinese: il Palazzo Cupane, appartenuto alla famiglia Cupane, oggi sede del Museo del Costume e della Moda Siciliana, che custodisce oltre 1.500 abiti, cappelli, pizzi e vari accessori provenienti da famiglie siciliane tra il Settecento e gli anni Cinquanta del Novecento, e che attualmente ospita una mostra sugli abiti dei Florio; e il Museo “Le memorie di Colapesce”, nato per iniziativa di Toni Librizzi e gestito dalla Fondazione Colapesce. Librizzi per quarant’anni lavorò come barman del Grand Hotel et des Palmes di Palermo, dove hanno soggiornato personaggi famosi della cultura e della politica in visita in Sicilia, e dei quali Librizzi ha conservato 4.000 preziosi cimeli ad essi appartenuti e che sono esposti nella sua casa-museo di Mirto.
I visitatori che giungeranno a Mirto per il Borghi dei Tesori Fest, potranno osservare il borgo sotto una luce diversa, grazie alla passeggiata Sulle orme dei bizantini: Mirto svelata. Partendo dal centro di Mirto, si attraverseranno le vie del borgo messinese che si affaccia sui Monti Nebrodi e si farà tappa nelle tre chiese: la Chiesa della Madonna del Rosario e del convento dei frati predicatori di San Domenico, la Chiesa dei Tre Santi intitolata a Sant’Alfio, San Cirino e San Filadelfio con il bel portale in arenaria che li raffigura e la torre campanaria con l’orologio, la Chiesa di Santa Maria del Gesù con la preziosa Madonna del Gagini e il complesso monumentale del Convento dei Cappuccini costruito nel 1844.
Ad arricchire il programma e la curiosità dei visitatori, inoltre, ci pensano le cinque esperienze preparate ad hoc per il festival. Sabato 2 settembre masterclass su “La cultura dell’assaggio dell’olio”, a cura del prof. Antonio Sgrò, agronomo e docente responsabile dell’Istituto Tecnico Agrario Borghese-Faranda di Patti, che proporrà un’esperienza sensoriale che passa dall’assaggio guidato dell’olio e da una mostra cultivar, ripercorrendo le orme prestigiose del botanico Francesco Cupani, il frate francescano e naturalista che nacque a Mirto nel 1657, fondatore dell’Orto Botanico di Misilmeri, e che dedicò tutta la vita alle scienze naturali, studiano soprattutto la flora endemica della Sicilia. Mirto è, infatti, uno dei “quattru paisi di li funci”, insieme a Frazzanò, Longi e Galati Mamertino, in cui si produce un ottimo olio di oliva IGP.
Inoltre, il prof. Sgrò eseguirà l’analisi della biodiversità dal punto di vista organolettico degli oli e anche degli oli prodotti dai partecipanti che vorranno portarli alla degustazione. L’esperienza si concluderà con una ricca degustazione di pane cunzato ed erbe selvatiche commestibili presenti nel territorio, con l’olio dei Nebrodi prodotto dal Frantoio Pirrotti-Ingrillì con sede a Mirto.
Durante i due fine settimana del festival, sarà sempre il Frantoio Pirrotti-Ingrillì a condurre l’esperienza In jeep, alla scoperta dei segreti dell’oro verde, con una visita guidata a piedi fino all’uliveto e rientro in jeep al frantoio, in cui verranno svelati tutti i segreti dell’olio extravergine di oliva, partendo dalle tecniche di coltivazione degli ulivi, dalla potatura, dalla stagionalità, fino ad arrivare ai tempi di raccolta delle olive. La visita proseguirà con la scoperta delle diverse varietà di olive prodotte dall’azienda e del laboratorio delle olive schiacciate, per concludersi con una ricca degustazione di olio, pane e olive.
Un’altra gustosa esperienza, quella de L’ape nera e il suo miele, tesoro ritrovato, è a cura dell’Azienda AgriContura di Giancarlo Paparoni che, insieme all’apicoltore Giacomo Emanuele dell’Azienda Emanumiele, racconterà ai partecipanti la storia dell’Ape Nera di Sicilia, che per millenni è stata una delle regine incontrastate dell’isola, e che ha rischiato di scomparire negli anni Settanta, estinzione che non è avvenuta grazie al grande lavoro di tutela delle diverse realtà che la stanno salvaguardando. Il tour prevede la visita dell’azienda e la spiegazione delle varie cultivar di agrumi, si potrà partecipare alla raccolta dei limoni verdelli, tipici di questa stagione, e si concluderà con la degustazione del miele accompagnato ai formaggi tipici dei Nebrodi.
Ma le esperienze che allettano i palati non finiscono qui. Solo sabato 9 settembre, l’Azienda La Paisanella condurrà i partecipanti Nei noccioleti per scoprire i maialini (e i loro salumi), con la visita guidata all’allevamento nel bosco di noccioli, di cui sono ghiotti i maialini neri, che verranno osservati da vicino. Alla fine del percorso del Presidio Slow Food, si terrà una degustazione guidata di salumi di suino nero dei Nebrodi e dei formaggi prodotti dall’azienda (pecorino, caciotte, ricotta), realizzati nel rispetto della tradizione casearia del territorio.
Infine, i visitatori che si recheranno a Mirto, potranno scegliere di partecipare alla preparazione degli arancini siciliani, guidati dall’esperienza ventennale di Giacomo Librizzi, appassionato di cibo e di digital marketing, creatore della startup innovativa che è riuscita a esportare le specialità siciliane in tutto il mondo, Sicilyaddict. La squadra che sta dietro alla startup si racconterà ai visitatori, cercando di dare una spiegazione anche alla Singolar tenzone tra arancine e arancini, diatriba che divide la parte orientale da quella occidentale dell’isola.
Il festival si concluderà con due serate musicali dedicate all’etnomusicologo italo-americano Alan Lomax che, tra il 1954 e il 1955, scelse proprio Mirto come unico comune messinese in cui registrare canti e brani musicali. Sabato 9 settembre, presso l’atrio del palazzo comunale, il musicista Chris Obehi, nigeriano di nascita e palermitano per scelta, allieterà la serata con un repertorio dedicato a Rosa Balistreri, alle cui canzoni, e al suo interesse per la musica tradizionale siciliana, deve la sua popolarità.
Infine, domenica 10 settembre, nel giardino di Palazzo Cupane, la cantante e musicista Stefania Caruso, che ha condotto una tesi di ricerca tecnico-scientifica sul carattere dell’opera artistica siciliana e sulla voce siciliana, proporrà un excursus musicale sui suoni della tradizione siciliana, accompagnata dal musicista Nino Milia alla chitarra.
Nella provincia di Messina, il Borghi dei Tesori Fest si svolgerà anche ad Alcara Li Fusi, Frazzanò, San Piero Patti e Tripi. Per raggiungere questi comuni (ma anche quelli delle altre province), la ditta Auto Service ha messo a disposizione dei pullman che partiranno da Palermo e faranno ritorno in serata.
Per approfondimenti sul festival, sui borghi partner, sul programma, sui costi e sugli orari, visitate il sito https://www.leviedeitesori.com/borghideitesori/.