Terminata l’estate è momento di resoconti e, senza alcun dubbio, uno dei successi del cartellone estivo milazzese è stato l’evento dell’11 e 12 Agosto che si è tenuto al Castello di Milazzo. Si tratta della prima edizione del Mish Mash Festival, evento che si è presentato come un mix esplosivo di musica live della scena indie elettro rock nazionale e non, performance, danza, installazioni e visual in un’unica offerta artistica.
La neonata Associazione Mosaico, che riunisce sotto lo stesso tetto le tre associazioni di promozione sociale e culturale Collettivo Mi_lab, Pot e Quadro, organizzatrice e curatrice dell’evento con la compartecipazione dell’assessorato ai B.B. C.C. del Comune di Milazzo guidato da Salvatore Presti, data l’ottima riuscita del Festival, comincia a guardare al futuro spinta dai numeri incoraggianti della prima edizione: circa 2.000 presenze complessive con più di 120 volontari affiancati da 30 tecnici e professionisti, 52 artisti e 26 partners, con spettatori provenienti da ogni parte della Sicilia e non solo hanno vissuto la due giorni all’interno del complesso monumentale di Milazzo.
“Siamo orgogliosi di aver arricchito l’offerta culturale, artistica e musicale con un evento pensato sì per il territorio, ma soprattutto per quelle generazioni che ricevono molto poco e preferiscono emigrare. In una terra restia alla contemporaneità siamo riusciti a far germogliare un po’ di quella cultura che, a queste generazioni, manca” – ha detto – Carmelo Allegra, Presidente dell’Associazione.
Ora dopo una breve pausa, Mosaico comincia a pensare alla futura edizione, forte della formula che si è rivelata vincente e spinta anche dalla volontà dell’amministrazione comunale di Milazzo di mantenere la manifestazione al Castello. L’obiettivo è continuare a crescere con e per il territorio, cercando di divenire un importante punto di riferimento, un esempio di come la dimensione culturale e quella turistica possano coniugarsi facendosi impresa e diventando fattore attrattivo oltre che di promozione sociale.
“È bello vedere come l’amministrazione abbia riconosciuto il valore aggiunto del Mish Mash Festival, come evento e opportunità e come decida di credere in un gruppo di giovani professionisti volontari come Mosaico” queste, le parole di Fabio De Pasquale, vice presidente dell’Associazione.
Importanti anche le reti create e che hanno cominciato a dialogare tra loro, le collaborazioni col territorio, e con circuiti nazionali, l’importante sostegno di sponsor e partner locali che hanno sostenuto il progetto sin dall’inizio, gli interventi di operatori ed associazioni che operano nel sociale, il contributo di albergatori e campeggi, vivai, locali, pub e ristoranti; perché il Mish Mash vuole essere questo: l’incontro tra culture, forme, generi, sinergie, collaborazioni e realtà differenti che riescano a racchiudersi in una lettura contemporanea della “formula festival”, cara alla promozione e alle economie dei territori che ne usufruiscono.
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