In attesa di sapere la location che incoronerà la 72esima reginetta dell’italica bellezza, dove tra le numerose candidature arrivate alla Miren, società che gestisce il concorso, anche se le più accreditate sembrano essere Montecatini Terme e Saint–Vincent, in questi primi mesi si registrano numerosissime iscrizioni delle aspiranti miss con la “taglia 44”: attualmente su circa quattromila ragazze iscritte finora a Miss Italia che si preparano a sfidare le “altre” concorrenti nelle selezioni in calendario in tutte le regioni, 260 ragazze hanno la taglia 44.
Tra le numerose novità di questa edizione annunciata dalla patron del concorso Patrizia Mirigliani, come quella dell’allargamento delle taglie ammesse, c’è stata una vera corsa da parte delle “44” a scrivere il proprio nome tra le miss. “Con estrema sincerità questo risultato era nelle nostre aspettative– ha dichiarato Patrizia Mirigliani– considerando che, a nostro avviso, la bellezza non è legata alle misure, ma alla femminilità. C’era un senso diffuso di inadeguatezza: adesso mi sembra che stiamo ritornando a modelli più sani e vicini alle donne degli anni cinquanta, come Sofia Loren e Gina Lollobrigida”.
Ottimiste, sicure, in aperta polemica con le donne–bambole magrissime, “tutte apparenza”: ecco come si presenta l’esercito delle nuove ragazze di Miss Italia. “Siamo noi le vere italiane”, dicono.
Qualunque siano i risultati che le “ragazze 44” otterranno a Miss Italia, è pronta per loro, comunque, una nuova fascia assolutamente a tema: “Miss Curve d’Italia Elena Mirò”, il marchio di riferimento delle donne di taglia, sponsor del concorso, il marchio di moda che nel 2009 portò in passerella Lizzie Miller, modella rivelazione della rivista Glamour grazie ai suoi rotolini di burro sulla pancia. “Ma non intendiamo fermarci ad un premio di consolazione, noi puntiamo in alto– è la promessa di Fabiola Cacciatore di Isola del Liri in provincia di Frosinone –anche perché in televisione, il 98% delle ragazze sono magre. Il mio modello di bellezza è Monica Bellucci, per cui, il mio obbiettivo è quello di raggiungere la finale e diventare la nuova Miss Italia”.
Carla Auricchio, di Terlizzi (Bari), 23 anni, cameriera di sala disoccupata, ci ha confidato: “Ho sempre sognato di iscrivermi, ma prima ero più cicciottella, pesavo 70 chili. Se ne sentono di tutti i colori con modelle che digiunano per giorni prima delle sfilate. Ma non è dei chili di troppo che bisogna vergognarsi …!”.
“Quando a casa ho detto che mi ero iscritta a Miss Italia mi hanno guardata un po’ perplessi– ammette Chiara Ruggiero, 1,64 di altezza, 58 di peso, segretaria a Fidenza – ma, a mio avviso, questa iniziativa è davvero bella. Ci sono tante donne formose senza eccessi ed è giusto rappresentarle”, mentre per Claudia Bellavia, di Naro Agrigento, 1,85, peso 62, “in giro ci sono ragazze che sembrano fantasmi, basta! Non esiste solo il prototipo della taglia 38!”.
Per Anna Silvestri, classe 1985, questa invece, è l’ultima chiamata (“poi divento vecchia”). Studentessa dei Beni Culturali a Salerno, animatrice turistica nel tempo libero, 1,75 d’altezza, è consapevole di non poter scendere sotto i 55 chili: “Ma sono abbastanza ironica da scherzarci prima che lo facciano gli altri e se devo mangiare un piatto di pasta, non mi faccio problemi”. Anna non ama la tv volgare, con le ragazze svestite: “Sì, a Miss Italia sfili in costume, ma non c’è mai provocazione”.
Teresa D’Errico, ostetrica di Succivo, nel casertano, m.1,62 per 56 chili, è convinta che “una ragazza con piccoli difetti può colpire di più di una altissima e magrissima e ciò che ci rende belle è la personalità, ognuna di noi è unica nel suo genere”.
Le migliaia di ragazze che ogni anno si presentano alle selezioni troveranno da questa edizione sulle passerelle, dunque, nuove “avversarie”, molto decise: non partecipano tanto per fare, ma puntano al titolo di Miss Italia.
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