Venti Miss Regionali per il titolo di “Miss Expo Biomediterranea
– di Saverio Albanese –
Milano– Per sei mesi l’Italia si veste di ideali, di armonia e di bellezza di fronte al mondo: Miss Italia, che ne è un simbolo, raccoglie l’invito del Cluster BioMediterraneo e a fine luglio la manifestazione di Patrizia Mirigliani entrerà nell’Esposizione Universale per eleggere “Miss Expo Biomediterranea2015”tra 20 Miss regionali.
Sarà una rappresentanza di tutto il territorio del nostro Paese, un contributo che il concorso di bellezza nazionale per antonomasia, che ha sempre messo in primo piano nella sua attività gli obiettivi della salute e del benessere, offre alla grande rassegna.
La vincitrice accederà di diritto alle selezioni finali di Jesolo.
Nelle selezioni che porteranno alla designazione delle 20 ‘Miss Expo’ regionali sarà illustrato il tema centrale, “Nutrire il pianeta energia per la vita” il diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta, con gli interventi delle ragazze, molte delle quali studentesse di queste materie.
L’elezione di “Miss Expo Biomediterranea” avrà luogo presso il Cluster Biomediterraneo, spazio comune e luogo di incontro delle diverse culture ed anime del Mediterraneo dove, in collaborazione, operano, oltre alla Sicilia, 10 nazioni: Grecia, Libano, Egitto, Tunisia, Algeria, Malta, San Marino, Serbia, Albania e Montenegro.
Lo spazio comune del Cluster BioMediterraneo è gestito dalla Regione Sicilia nella sua doppia veste di Official Partner di Expo 2015 e di capofila dei Paesi aderenti; è lo spazio più esteso all’interno del Sito Espositivo e si trova in una posizione d’onore, proprio di fronte la Lake Arena a pochi passi dal Padiglione Italia.
A far da protagonista in questa occasione non sarà soltanto la bellezza quanto l’intero patrimonio che accomuna i popoli del Mar Mediterraneo.Un’occasione unica per far conoscere al mondo i valori dell’eccellenza e dell’accoglienza e la Dieta Mediterranea, (dal greco diaita o stile di vita) iscritta nel 2010 dall’Unesco nel Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, e intesa non nel senso letterale del mettersi a dieta, bensì come quell’insieme delle pratiche, delle rappresentazioni, delle espressioni, delle conoscenze e delle abilità con le quali le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e ricreato nel corso dei secoli una sintesi tra l’ambiente culturale, l’organizzazione sociale, l’universo mitico e religioso intorno al mangiare.
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