Leverkusen– La morte riguarda solamente il corpo: il corpo è quello che muore e che ha finito di esistere. Questioni di secondi, per qualcuno minuti, per altri ancora, ore di agonia. Il corpo è materia e segue le leggi della materia. La materia ha un inizio ed ha una fine.
In questi giorni è venuta a mancare Silvana Paradiso che dopo una lunga malattia con la quale ha combattuto con forza fino all’ultimo istante della sua esistenza: Silvana, per chi come me ha avuto la fortuna di conoscerla, non era la soltanto una brillante manager che curava le selezioni di Miss Italia nel Mondo per la Germania,
Ai suoi tre adorati figli Sergio, Fabrizio e Davide, che amava in maniera viscerale, ci uniamo commossi per la dipartita della cara Silvana, il cui ricordo rimarrà per sempre vivido nei nostri cuori: le esequie si sono svolte mercoledì scorso alle ore 16.00, nella chiesa Elisabeth Kirche, a Leverkusen, mentre l’ultimo saluto avverrà questo pomeriggio, alle ore 15.00 nella chiesa di Castell’Umberto e dopo la messa funebre la salma verrà portata al cimitero per la sepoltura.
Cara Silvana, più volte abbiamo scambiato vedute sul passaggio dalla vita alla morte e tu, più volte, mi ripetevi che è tutta una questione di identificazione e se, invece, eravamo in grado di imparare ad identificarci con il nostro se spirituale, la nostra anima, per intenderci, saremmo stati in grado di capire che la morte non esiste. Tutto continua, in un modo diverso, ma continua.
Lo hai sintetizzato perfettamente come se si trattasse soltanto di un momento “magico” di passaggio dal nostro mondo attuale relativo, fatto apposta per viverci con la materia di un corpo, con i sensi limitati del corpo in un contesto di tempo relativo, e che quando questo finisce, noi lo lasciamo subito per ritornare al nostro Mondo Spirituale o Mondo dell’Assoluto da dove eravamo venuti.
Identificarci con il nostro se, mi hai ripetuto in talune circostanze, significa riuscire a comprendere meglio il meccanismo della vita, nel suo contesto Assoluto, significa una maggiore conoscenza di noi stessi e quindi un maggiore livello di consapevolezza che ci porta a credere con fede che la vita continua.
Dal mio punto di vista personale ritengo che l’eternità ha un fine Divino che mette in evidenza l’Amore e la perfezione di Dio in tutto il suo splendore, rendendo partecipe l’uomo e la donna, attraverso la sua vera essenza, l’anima, ad una continua evoluzione, vita dopo vita, fino al raggiungimento della purezza massima dello Spirito che coincide con la Consapevolezza Assoluta: essere UNO con Dio e con tutto il Creato…!!!Muore davvero soltanto chi è dimenticato…Ciao Silvana…!!!
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