Categories: Cultura

MONREALE : Il Programma aggiornato della 53^ Settimana di Musica Sacra

Ha subito delle modifiche al programma dei concerti della 53^ Settimana di Musica Sacra (12-21 novembre 2010), ecco quello definitivo. Il 16 Franco Battiato

La direzione artistica della 53^ Settimana di Musica Sacra ha comunicato la variazione della data del concerto di Franco Battiato, ospite della manifestazione.

Dal link che segue e dalla pagina dedicata del sito www.turismopalermo.it  è possibile scaricare il programma aggiornato.

Terribilis est locus iste
Questa è la casa di Dio e la porta del Cielo
Novembre 12 Venerdì Duomo di Monreale Ore 21,15
Direttore Stephen Barlow
Orchestra Sinfonica Siciliana
Bruckner (1824-1896) Sinfonia n° 8 in do minore “Apocalittica”
Organista dell’abbazia di Sankt Florian, Joseph Anton Bruckner (Ansfelden 1824 – Vienna 1896) ebbe una formazione musicale a contatto con la grande tradizione sacra sia cattolica che luterana che influenzò anche la sua produzione sinfonica nella scrittura orchestrale, il cui impasto timbrico evoca efficacemente le sonorità
dei registri dell’organo. Ciò è evidente nella Sinfonia n. 8 in do minore, composta nella seconda versione definitiva nel 1889 e soprannominata apocalittica per il grande crescendo emotivo che nel terzo movimento, invece di sfociare in una grande perorazione finale, raggiunge delle sonorità rarefatte. In questo monumento
sinfonico spicca l’uso del corale sostenuto spesso dagli ottoni in una scrittura estremamente ieratica

Novembre 13 Sabato Duomo di Monreale Ore 21,15
Soprano Emanuela Galli
Alto Jose Maria Lo Monaco
Ensemble Ensemble Antonio Il Verso e Strumenti antichi del
Conservatorio di Palermo
Violini Boris Begelman, Alfia Bakieva
Flauto dolce Alessandro Nasello
Violoncello Claire Lamquet
Contrabasso Luca Ghidini
Tiorba Craig Marchitelli
Maestro concertatore al cembalo Ignazio Maria Schifani

A. Scarlatti ( 1660 – 1725) Cinque mottetti dai Sacri Concerti, opera seconda (1707/08) (350 anni della nascita) (edizione a cura di Luca Della Libera, A-R, Middleton 2009)

1. Rorate caeli 2. Jam sole clarior per soprano e ensemble strumentale 3. Infirmata, vulnerata 4. Totus amore languens per contralto e ensemble strumentale 5. Mortales, non auditis per soprano, contralto e ensemble strumentale

Noto per la sua produzione operistica, Alessandro Scarlatti (Palermo 1660 – Napoli 1725) fu, in realtà, uno dei più grandi compositori del suo tempo, in quanto ha lasciato autentici capolavori in tutti i generi musicali come l’oratorio, la cantata, la musica strumentale (concerti e sonate) e la musica sacra. Proprio al genere
sacro Alessandro Scarlatti dedicò una parte importante della sua vita di musicista, dal momento che ricoprì più volte, nella sua importante e prestigiosa carriera, l’incarico di maestro di cappella. Nella produzione sacra di Scarlatti un posto importante è certamente occupato dai Concerti sacri, una raccolta di mottetti per una, due, tre, quattro voci, due violini concertanti e basso continuo, pubblicata nella versione definitiva ad Amsterdam nel 1707 dall’Editore Roger, ma composta molto probabilmente almeno un decennio prima a Napoli, dove dal 1684 al 1702 fu maestro della Cappella Reale.

 

Novembre 14 Domenica Duomo di Monreale Ore 21,15
Direttore Lidio Florulli
Voci recitanti Silvana Di Salvo, Pietro Siracusa
Orchestra da camera Florulli
Testi scelti Padre Giuseppe Bucaro
Vivaldi ( 1678 1741) Sinfonia in Si minore per Archi “Al Santo Sepolcro”
Adagio molto, Allegro ma poco

Lo Cicero Il Cammino della Croce in melologo Testo letterario recitato “Via Crucis”
Noto soprattutto per la sua produzione concertistica, Antonio Vivaldi (Venezia 1678 – Vienna 1741) dedicò una parte importante della sua attività di compositore anche alla musica sacra. Ordinato sacerdote nel 1703, Vivaldi entrò come insegnante di violino nel Conservatorio della Pietà per la cui cappella scrisse questa Sinfonia in si minore “Al Santo Sepolcro”, che dal punto di vista formale può essere considerata una vera e propria sonata da chiesa.

In questa composizione una scrittura contrappuntistica sostiene un’atmosfera raccolta di grande intensità religiosa. Il concerto sarà concluso dal melologo Il Cammino della Croce, composto nel 2005 dal compositore palermitano Alberto Lo Cicero (Palermo, 1967) su testi scelti da Padre Giuseppe Bucaro. Il melologo è un antico genere, ideato da Rousseau e perfezionato da Benda, costituito da un testo letterario recitato che viene accompagnato con la musica.

 

Novembre 15 Lunedì Duomo di Monreale Ore 10,30
Direttore Riccardo Scilipoti
Noè Giovanni Bellavia
Moglie di Noè Lorena Scarlata
Voce di Dio Da definire
Regia Giovanni Mazzara
Orchestra Sinfonica Siciliana e Conservatorio di Palermo
Britten (1913 1976) L’Arca di Noè

La tradizione dei Miracle Plays e, in particolar modo il Ciclo di Chester, costituisce la fonte d’ispirazione del Noye’s Fludde (letteralmente Il diluvio di Noè), che fu composto nel 1957 da Benjamin Britten ed eseguito, per la prima volta, il 18 giugno 1858 nella piccola chiesa di Orford, un paesino del Suffolk. Anche in questo lavoro, dopo Il piccolo spazzacamino, Britten riservò una grande attenzione al mondo infantile che divenne autentico protagonista della rappresentazione; come ebbe modo di ricordare il regista del primo allestimento Colin Graham, per alcuni mesi le
scuole e i collegi della contea avevano preparato i ragazzi per ricoprire i ruoli sia vocali che strumentali, loro affidati. La vicenda biblica, richiamata dal medievale Miracle Play, qui viene trasfigurata in una poesia di piccole cose di grande fascino e suggestione.


Novembre 15 Lunedì Chiesa degli agonizzanti – Monreale Ore 19,15
Palestrina princeps musicae
film musicale di Georg Brintrup proiezione del Film (52’),
Nel cast, Franco Nero , Domenico Galasso, Giorgio Colangeli,
Remo Remotti, Renato Scarpa e l’Ensemble Seicentonovecento
diretto da Flavio Colusso
La produzione della parte musicale, con la consulenza scientifica del musicologo Johann Herczog, è curata da MUSICAIMMAGINE. Il Film è stato presentato e proiettato in prima assoluta con grande successo lo scorso 11 novembre all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. presentazione – conversazione concerto con musiche di Palestrina (Missa Utremifasola e altri capolavori)

Nel film il protagonista non appare sempre “in persona”, ma si incontrano i suoi amici e i suoi nemici che rivelano i diversi aspetti dell’uomo e dell’artista. Biografia, tecnica della composizione, logica sottesa alle azioni e alle scelte sono presentati attraverso la luce riflessa dei suoi contemporanei che pronunciano commenti o semplicemente ricordano fatti salienti: membri del clero romano, principi, musicisti, alcuni dei suoi ex-allievi, i suoi familiari, e infine un moderno maestro di cappella nella Roma di oggi, che il regista ha scelto di riprendere sul campo, mentre è al lavoro con i suoi cantori. Interventi preziosi al fine di contestualizzare l’artista e la sua opera in un ambiente di grandi contraddizioni e tensioni ideali, artistiche, sociali, religiose.

Un gruppo di voci maschili esegue i brani sia in dodici, sia a “parti reali” a sei, cinque o quattro voci; i solisti non vengono ripresi in maniera fissa in mezzo allo spazio delle chiese e degli altri luoghi, ma sono “attori”, nucleo/centro e nello stesso tempo elemento unificante del film: un corpo risonante che poi può anche essere “sezionato”, perché ogni voce è indipendente dalle altre e può essere a sé. Il gruppo “commenta” acusticamente la biografia di questo grande maestro, presentando sia alcune delle opere più famose, ma anche composizioni meno conosciute. Molte scene del film sono state girate a L’Aquila e dintorni poche settimane prima del terremoto. Questo è, dunque, l’ultimo film girato nella città abruzzese prima del sisma, ed è
anche l’ultima testimonianza di luoghi e monumenti che adesso non ci sono più, come gli affreschi nel coro del Monastero della Beata Antonia, gli affreschi nella stanza quadrata del Palazzo Branconio, etc…


Novembre 15 Lunedì Duomo di Monreale Ore 21,15
“Il Tesoro nascosto di Matteo Ricci”
Esercizio Spirituale Concertato con musiche di Palestrina (1525 – 1594) Salamone de Rossi ( 1570 –1630) Da Victoria (1548 -1611) Ensemble Seicentonovecento e Cappella Musicale di San Giacomo direttore Flavio Colusso

L’evento musicale e spirituale dall’emblematico titolo “Il tesoro nascosto di Matteo Ricci” vuole liberamente rappresentare l’incontro del mondo occidentale con quello della corte del “Figlio del Cielo”, Imperatore della Cina, individuando le profonde connessioni tra le radici culturali dei Gesuiti formatisi in seno al Collegio Romano con lo spirito del servizio missionario: il Canto gregoriano e la tradizione polifonica di Palestrina e Da Victoria, autorevoli maestri al servizio della Compagnia di Gesù nella seconda metà del ‘500, qui eseguiti con un’ampia varietà di voci, strumenti e percussioni. La musica è una delle chiavi della profonda stima e amicizia conquistate in Cina dal Padre Matteo Ricci, detto “il matematico”: lo straordinario esercizio dell’esacordo – insegnato da secoli in Occidente fin dall’intuizione di Guido d’Arezzo di attribuire a ciascuna nota della sequenza della scala musicale il nome delle iniziali dell’inno della Festa di san Giovanni “Ut queant laxis” – si presta mirabilmente all’evocazione dell’eccezionale “incontro” e delle successive lezioni agli eunuchi dell’Imperatore sul clavicembalo donatogli da Ricci. In particolare con l’esecuzione degli esercizi a quattro voci Thesaurum absconditum: Ut, Re, Mi, Fa, Sol, La, della Missa Ut, Re, Mi, Fa, Sol, La di Palestrina, l’Ensemble Seicentonovecento, conferma la propria originalità e profondità di interpretazione della musica del passato.


Novembre 16 Martedì Duomo di Monreale Ore 21,15
Direttore Tonino Battista
voce solista Franco Battiato
voce solista Alda Caiello
voce bambino solista Dal coro bambini di santa Cecilia
Ensemble Parco della Musica Contemporanea Ensemble
Coro Nazionale Georgiano Rustavi
Coro Bambini dell’Orchestra Sinfonica Siciliana
M° del coro bambini Fabio Ciulla

PASSAGGI DI TEMPO Omaggio a Giya Kancheli

GIYA KANCHELI, Exil, salmo 23

GIYA KANCHELI, Little Imber ( prima italiana )

“Kancheli ha il raro dono di essere abile nel sospendere ogni senso del tempo. Dalla prima nota siamo portati ad abbandonare tutto ciò che è terreno, fluttuando attraverso secoli di musica, come nuvole, verso l’eternità.” Così si è espresso il compositore Alfred Schnitke su Giya Kancheli, georgiano che da circa venti anni occupa
un posto di rilievo insieme a Part e Gorecki per lo sviluppo di una nuova sensibilità artistica legata alla spiritualità religiosa. Kancheli predilige suoni e parole che nascono e muoiono dal silenzio, da quel paesaggio interiore notturno che si oppone al grido di rabbia suscitato dalle atrocità e dalla violenza (lo stesso Kancheli è stato costretto a lasciare la sua terra dilaniata dalla Guerra civile). La partecipazione come
solista di Franco Battiato (da sempre attento osservatore della cultura orientale) rende questo progetto unico e prezioso. Il progetto in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma prevede due serate: la prima dedicata alla grande tradizione spirituale popolare Georgiana, la seconda dedicata alla musica d’oggi con una monografia di opere del compositore Giya Kancheli

 

Novembre 17 Mercoledì Duomo di Monreale Ore 21,15
CANTI DALLA GEORGIA
un paese sospeso tra oriente e occidente
Coro nazionale popolare Georgiano RUSTAVI
Gruppi musicali tradizionali georgiani

Protagonista di questo concerto è la grande tradizione cristiano-ortodossa, sia vocale che strumentale, proveniente dalla lontana regione caucasica, con il suo carattere eclettico, che trae spunto dalle esperienze musicali di origine mongola, latina e bizantina. Attento custode di questo importante patrimonio musicale, il coro nazionale Georgiano RUSTAVI, qui accompagnato da un ensemble di Duduk, antichi strumenti popolari simili all’occidentale oboe, dal 1963 ha conservato e diffuso la tradizione vocale della Georgia, paese lontano e per certi aspetti misterioso per noi occidentali, ma al tempo stesso affascinante in quanto terra di confine tra l’Europa e l’Asia, nella quale hanno convissuto non sempre in modo pacifico culture e
popolazioni diverse. Questo concerto, che apre una finestra sulla grande cultura spirituale e religiosa del popolo georgiano, costituisce un omaggio a questo paese e, al tempo stesso, un’occasione per svelare il fascino di una cultura che spesso non riesce, al contrario delle loro interminabili tragedie, ad arrivare a noi.

Novembre 18 Giovedì Duomo di Monreale Ore 21,15
Direttore Gaetano Cuccio
Soprano Maria Grazia Schiavo
Soprano Letizia Colaianni
Tenore Domenico Ghegghi
M° del coro Antonio Spagnolo
Coro Ensemble Vocale di Napoli
Orchestra Scarlatti di Napoli
W.A.Mozart (1756 1791) Davide penitente, K. 469
Testi di Saverio Mattei
Raramente eseguito, l’Oratorio Davide Penitente K. 469 di Wolfgang Amadeus Mozart (Salisburgo 1756 – Vienna 1791), è un’autentica perla del genio salisburghese, nonostante sia del tutto sconosciuto l’autore del libretto da identificare, secondo un’ipotesi suggestiva ma non suffragata da prove, con Lorenzo Da Ponte. Composto nel 1785 su commissione della Tonkünstler-Societät di Vienna, una società che sosteneva gli orfani e le vedove di musicisti scomparsi, alla quale lo stesso Mozart chiese più volte inutilmente di far parte, questo oratorio fu eseguito sotto la direzione dell’autore il 13 marzo 1785 in un concerto di beneficenza.

 

Novembre 19 Venerdì Duomo di MONREALE Ore 21,15
Direttore Carmelo Caruso
Mezzosoprano Francesca Provvisionato
Organo Beppino delle Vedove
Orchestra Conservatorio di Palermo
Liberto In attesa dell’aurora
Mendelssohn (1809 1847) Sinfonia n. 5 in re maggiore op. 107 “ La riforma
Una pagina di musica contemporanea e un classico del repertorio sinfonico costituiscono il programma di questo concerto nel quale il maestro Carmelo Caruso dirigerà l’Orchestra del Conservatorio di Palermo. Il concerto sarà aperto da In attesa dell’aurora, concerto per organo, orchestra e mezzosoprano di Monsignor Giuseppe Liberto (Chiusa Sclafani 1943), maestro di Cappella del Duomo di Monreale che nel 1997 è stato nominato da Giovanni Paolo II Direttore della Cappella Musicale Pontificia Sistina.

La tradizione luterana e, in particolar modo, il celeberrimo corale noto come Amen di Dresda, costituisce, invece, la fonte d’ispirazione della Sinfonia n. 5 in re maggiore op. 107 “ La riforma ” di Felix Mendelssohn- Bartholdy (Amburgo 1809 – Lipsia 1947) che, composta tra il 1829 e il 1832 per celebrare il tricentenario della
Confessione di Augusta, è la maggiore opera d’ispirazione religiosa del compositore tedesco

Novembre 20 Sabato Duomo di MONREALE Ore 21,15
Direttore Alain Lombard
Soprano Alexandra Coku
Mezzosoprano Ildiko Komlosi
Tenore Christian Elsner
Basso Robert Holzer
M° del coro Blanka Juhaňáková
Coro Filarmonico Slovacco
Orchestra Sinfonica Siciliana
Beethoven (1770-1827) Missa solemnis in re magg. op.123

La Missa Solemnis in Re maggiore, Op. 123 fu composta da Ludwig van Beethoven tra il 1819 e il 1823 e fu eseguita per la prima volta il 7 aprile 1824 a San Pietroburgo. Dedicata all’amico ed allievo del compositore, il cardinale e arciduca d’Austria Rodolfo d’Asburgo-Lorena, è considerata il suo capolavoro. Lo stesso Beethoven, nei suoi ultimi anni, la definiva il suo lavoro migliore e, benché non sia riuscita a raggiungere la popolarità di gran parte delle sinfonie o delle sonate, la
potenza della musica beethoveniana è in essa pienamente rappresentata. È la seconda Messa musicata da Beethoven: la prima, la Messa in Do Op. 86, scritta anni prima su commissione del principe Esterházy, più in linea con la tradizione della messa derivante dalle precedenti messe musicate, sempre per conto degli Esterházy, da Haydn e Hummel, ma presente, rispetto ad esse, forti caratteri di novità linguistico-espressive. Le dimensioni, tuttavia, la rendono liturgicamente più eseguibile, rispetto all’enormità della successiva “Missa Solemnis” che, considerata la sua complessità e la sua durata, pur essendo a tutti gli effetti musica sacra, è di fatto improponibile
nella sua veste liturgica, tanto che non si ricorda una sua utilizzazione in tal senso. La Messa è composta per orchestra, organo, coro e solisti (soprano, alto, tenore e basso). La Missa Solemnis, come tutte le Messe cattoliche, è composta dalle cinque parti dell’ “Ordinarium Missae”:

I Kyrie, II. Gloria, III. Credo, IV. Sanctus-Benedictus,, V. Agnus Dei
Novembre 21 Domenica Duomo di Monreale Ore 21,15
M° del coro Blanka Juhaňáková
Voce recitante Da definire
Coro Filarmonico Slovacco
S. Rachmaninov (1873 1943) Vespri op. 37

admin

Recent Posts

Wazamba è una piattaforma moderna con gamification e bonus vantaggiosi

Wazamba è una piattaforma moderna con gamification e bonus vantaggiosi

11 ore ago

TESI SPERIMENTALI – Un’indagine semplice che coinvolge tutti con un semplice questionario..Vivere il dolore, affrontarlo insieme

il progetto universitario che ascolta chi soffre e chi cura di Claudia Toscano (altro…)

12 ore ago

DASPO WILLY & FOGLI DI VIA – Emessi per fatti accaduti tra Milazzo, Tortorici, Piraino, Brolo e Messina

Sicurezza e prevenzione: 5 “Daspo Willy” e 3 fogli di via  (altro…)

17 ore ago

NUOVI SERVIZI – Cassiopea Rent: soluzioni in movimento per un mondo che cambia

In un’epoca in cui la mobilità è sinonimo di libertà e funzionalità, Cassiopea Rent vuole…

18 ore ago

PATTI – L’addio a Alfio Noto

Addio al Dott. Alfio Noto, orgoglio della Città di Patti e figura di spicco della…

20 ore ago

FEDERBIOLOGI SICILIA – il Tar ha accolto il ricorso, vietato alle farmacie di erogare prestazioni sanitarie a carico del s.s.r. in locali esterni

Il TAR Sicilia ha accolto il ricorso presentato da Federbiologi Sicilia contro il decreto dell’Assessorato…

20 ore ago