Sono gravi e pesanti le accuse formulate da un’impiegata comunale, ormai prossima alla pensione, nei confronti del sindaco e del suo vice del Comune adUcria. E nelle prossime ora se ne saprà sicuramente di più. Intanto il sindaco, raggiunto telefonicamente, evidenzia che “ancora non abbiamo ricevuto nulla dagli organi competenti” e tutelerà l’immagine dell’amministrazione e la sua in ogni sede.
La storia vede un’ impiegata del comune di Ucria, 63enne ad un passo dall’andare in pensione, denunciare il suo sindaco, Enzo Crisà e il suo vice Signorino “Rino” Marzullo, rei di una condotta che sfocerebbe in vari reati spazianti dall’abuso di ufficio alla violenza privata, dai maltrattamenti al mobbing fino ad una ipotesi di lesioni personali
La denuncia presentata ai carabinieri di Ucria , quando per la signora la misura era colma, stigmatizzerebbe le condotte ritenute vessatorie.
Il sindaco Enzo Crisà, raggiunto telefonicamente, dice di aver appreso dalla stampa i fatti, e che non ha ricevuto alcuna comunicazione in merito da parte dei competenti organi.
E già evidenzia che qualora tale notizia si rilevasse fondata, saranno assunte le conseguenti determinazioni per tutelare in ogni sede gli interessi e l’immagine dell’amministrazione da ogni accusa calunniosa.
Di certo la notizia ad Ucria, e non solo, ha suscitato interesse e curiosità, e ovviamente al comune non si parla di altro, e sicuramente non finisce qui.