“Le operazioni di mobilità straordinaria dei docenti, su tutti i posti vacanti dell’organico dell’autonomia, siano svolte in modo che sia assicurata ai docenti una risposta per l’assegnazione della propria sede di lavoro basata su criteri uniformi e caratterizzata da modalità paritarie di attribuzione dei punteggi”.
Lo chiede il Senatore Bruno Mancuso (Ap) in una nuova interrogazione al Ministro dell’Istruzione, università e ricerca.
Mancuso torna sulla delicata tematica, evidenziando, non solo malfunzionamenti del sistema telematico, con docenti che risultano privi di sede assegnata, ma soprattutto, nel caso particolare della Regione Siciliana, situazioni particolarmente critiche nella gestione delle domande di mobilità.
“Tantissimi docenti – segnala Mancuso – sono stati assegnati in ambiti di province lontane dalla propria residenza o dalla precedente sede di lavoro, a seguito di procedure basate su criteri difficilmente intellegibili e che in alcuni casi hanno previsto assegnazioni di sede a candidati con punteggi (e precedenze dovute a benefici di legge) inferiori rispetto ad altri. Errori di inserimento dati, di conteggio e di attribuzione delle sedi – sostiene il Senatore – hanno gettato nello sconforto migliaia di docente e di famiglie, che hanno perso la serenità e le certezze per il proprio futuro”.
Mancuso chiede dunque al Ministro Giannini un intervento, nel modo più rapido possibile, affinché le operazioni di mobilità siano svolte in modo che sia assicurata ai docenti una risposta per l’assegnazione della propria sede di lavoro basata su criteri uniformi e caratterizzata da modalità paritarie di attribuzione dei punteggi.
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