“Mobilitiamo Messina” – Ecco la prima manifestazione
Cronaca Regionale

“Mobilitiamo Messina” – Ecco la prima manifestazione

Immagine_012Prima manifestazione del comitato “Mobilitiamo Messina” per ribadire il proprio dissenso, verso la smobilitazione dei treni a  lunga percorrenza che ha colpito Messina e non solo.

Stamani si è svolto un sit-in nel piazzale della stazione centrale, ormai diventato il luogo simbolo della lotta alla sopravvivenza per gli 85 lavoratori della Servirail che hanno perso il posto di lavoro e per i 20 lavoratori della Ferrotel, a cui giorno 31 Gennaio scade la cassa integrazione. C’erano pure loro stamani, insieme a tutti i rappresentanti delle sigle, partitiche e sindacali, che formano il movimento (Api, Associazione L’Altra Città, Cgil, Cna, Circoli Socialisti, Circolo Walter Tobagi, Comitato Pendolari dello Stretto, Confapi, Dimensione Trasporti, Fast. Fed.dei Verdi, Idv, Lega Autonomie locali, Lega Coop, Officina delle Idee, Orsa, Pd, Rif. Comunista, Sel, Ugl).

Durante la manifestazione è stato univoco il messaggio inviato alle istituzioni da parte dei presenti: non si può attaccare in questo modo la mobilità in un territorio importante come la Sicilia, eliminando così tanti posti di lavoro, senza garantire un futuro adeguato ai lavoratori. “Mobilitiamo Messina” ha fatto notare, anche oggi, come i tagli ufficializzati l’11 dicembre scorso, siano in realtà il frutto di una politica di dismissione, verso le ferrovie siciliane, iniziata a fine 2008. Infatti in soli tre anni si è passati dai 4 treni per Milano con partenze da Palermo e Siracusa al solo treno di cui i siciliani dovranno accontentarsi se vogliono raggiungere il capoluogo lombardo.  

Il segretario generale CGIL di Messina Lillo Oceano conferma che la manifestazione odierna è solo la prima di altre iniziative che verranno intraprese nell’immediato futuro “oggi non è un punto di arrivo, ma di partenza – ha dichiarato Oceano – invieremo presto documenti al Presidente Monti e al Ministro Passera, bisogna capire che quanto sta avvenendo non è solo un attacco alla mobilità e al mondo del lavoro, bensì un danno alla collettività siciliana che diverrà sempre meno appetibile per chiunque abbia voglia d’investire e portare lavoro e sviluppo qui da noi; cosa chiediamo?

Immagine_013Il ripristino dei treni a lunga percorrenza, soprattutto per il servizio notturno, e che finalmente si faccia un vero e proprio piano di sviluppo per le reti ferroviarie di tutto il mezzogiorno”. Sicuramente a livello sindacale ha fatto discutere la mancata adesione della CISL all’iniziativa odierna “con la CISL non c’è diversità di vedute sull’obbiettivo da raggiungere ma sui metodi per raggiungerli – ha sottolineato Costantino Amato segretario provinciale UIL – finalmente la Sicilia si sta risvegliando perché è impossibile che il governo italiano investa ovunque, anche all’estero, tranne che al sud”.

Era presente anche la politica con i consiglieri comunali e provinciali dei partiti aderenti al comitato, come Maurizio Palermo esponente dell’IDV alla provincia “noi già a settembre avevamo capito le intenzioni di RFI di smobilitare le ferrovie siciliane, non facendo altro che aumentare il disagio per un settore già sottosviluppato”.

Durante la manifestazione i lavoratori hanno duramente attaccato l’azienda e il mondo della politica, in particolare gli ex dipendenti Ferrotel hanno denunciato l’assenza dei partiti dal tavolo tecnico tenuto a  Palermo questa settimana, presso l’Assessorato Regionale alla Mobilità. L’ennesimo buco, nel grande vuoto, della rappresentanza politica siciliana.

Antonio Macauda

21 Gennaio 2012

Autore:

admin


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