MONDI EMERSI – Meglio tacere che essere accolta

di Iryna Chumakova

È accaduto ancora una volta, stavolta nel centro di raccolta di Bologna, una donna magrebina ha scelto di cucirsi le labbra per protestare contro il mancato ottenimento dell’asilo Politico. È la terza volta che si presenta un caso simile sempre ad opera di magrebini.

Stranamente pur avendo  carattere primario, la stampa nazionale ha abilmente evitato di evidenziare la notizia, forse perché ha preso sul serio il desiderio da parte di questa donna disperata, di chiudere la bocca. Nello stesso centro “d’accoglienza”, e le virgolette sono state apposte volutamente e satiricamente, perché succede all’interno di esso tutto tranne che vera accoglienza, sono accaduti altri episodi di protesta (come ad esempio un ragazzo che si è gettato dalle scale fratturandosi gambe e bacino) e la diagnosi degli “esperti” medici parla solo di possibili squilibri mentali.
Forse si dovrebbe guardare intorno sia pure con labbra chiuse ma con occhi diversi, e leggere nei cuori di queste persone tutta la loro disperazione. La ragazza magrebina in questione non ignora affatto la giurisdizione Italiana, ha infatti chiesto di parlare con il magistrato ed ha rifiutato di ricevere le cure del pronto soccorso. La direttrice del centro, secondo fonti attendibili dell’ansa, ha dichiarato che tutti hanno il diritto di protestare secondo la propria volontà.
Immaginiamo cosa sarebbe successo se a compiere il disperato gesto fosse stata un’italiana a cui fosse rifiutato di far valere un proprio diritto in Marocco. In un paese come il nostro in cui si parla tanto di democrazia e si abusa di perbenismo e si pretendono i propri diritti più che i doveri, sento che sia necessario alzare la soglia d’attenzione verso gesti cosi estremi. Noi di Mondi Emersi vogliamo essere totalmente solidali con questa donna ed anche se lei si “cuce” nel proprio silenzio, vogliamo gridarlo al paese con forza,  che esistono ancora forme di discriminazione razziale e di mancati diritti internazionali.