– di Saverio Albanese –
Nagoya (Giappone)– E’ stata la vittoria del cuore, del coraggio, della volontà e della ferrea determinazione quella della nazionale azzurra che supera per tre set a uno la combattiva nazionale tedesca. E’ stata una partita dai risvolti drammatici perche eravamo sotto di un set e ci siamo trovati sul baratro di un clamoroso tracollo annullando cinque set –boll alla squadra allenata da Giovanni Guidetti, due delle quali, tra l’altro, su palle rigiocate dalle avversarie, passando dalle “forche caudine” di una lenta rinascita, grazie ad una ottima prestazione corale di squadra:
Francesca Piccinini non è ancora al top della condizione psicofisica: accusa ancora in ricezione, messa nel mirino dai servizi tedeschi, però regge e replica con 25 punti, alcuni anche di pregevole fattura tecnica. Anche Antonella Del Core ha fatto bene, si è fatta il regalo di compleanno, con 18 pesantissimi punti e la miglior prestazione in questo mondiale.
Il nostro sogno di rientrare in extremis in zona medaglia resta ancora vivo e nella gara di domani contro gli Stati Uniti sarà il vero “crocevia” di questo mondiale che per noi si è maledettamente complicato con quella assurda sconfitta contro la repubblica Ceca dove abbiamo sprecato due set di vantaggio. Davvero una buona prestazione di Lo Bianco e compagne, contro una squadra ben attrezzata e ben diretta dall’italiano Guidetti. Dopo due giornate buie e le sconfitte con Repubblica Ceca e Brasile, la squadra tricolore ha ritrovato molti dei suoi automatismi difensivi in cui si è esaltato il libero Cardullo, una maggiore concretezza in attacco con i martelli Piccinini e Del Core, soprattutto il suo grande carattere che misto all’orgoglio ha permesso di “portare a casa” il decisivo secondo set.
Massimo Barbolini ha schierato la formazione titolare, ma già nel primo set ha rilevato una spenta Ortolani con Bosetti, dando maggiore concretezza alla difesa: partenza sprint della Germania (quattro a zero) con la Kozuch davvero implacabile. Il muro di Furst si fa sentire due volte su Piccinini e Ortolani (a zero punti, esce per Bosetti sul 10–15). La Germania difende tantissimo costringendo le azzurre a più tentativi. Del Core e Bosetti attaccano out: 14–19. Nonostante tutti gli sforzi le nostre ragazze non sono riuscite a rimontare ed ha ceduto il primo set 25–22.
Il secondo set è stato decisivo, determinante. Le azzurre hanno iniziato ancora soffrendo, ma a metà set si sono travate 13-9. Tre errori consecutivi italiani hanno rimesso in corsa la Germania, e si è proceduto punto a punto. Francesca Piccinini e Antonella Del Core sono l’asse sul quale le azzurre costruiscono la partita tra ricezione e attacco tengono fermo il timone anche quando entra troppa acqua. Dopo essersi fatta rimontare, l’Italia deve annullare ben cinque set ball prima di siglare un pareggio che è già vittoria. Le tedesche hanno avuto cinque set–point, l’Italia non ha sfruttato il primo sul 26–25 e nemmeno il secondo, ma sul terzo propiziato da Del Core ha approfittato dell’errore in attacco della Kozuch e chiuso 32–30. Si può dire che il match si sia chiuso lì. L’Italia ha ritrovato il suo gioco e le sue certezze, la Germania è naufragata, delusa ed esausta come dimostrano i punteggio degli ultimi due parziali (25–8 e 25–15), rispolverando finalmente una battuta e un muro di antica memoria.
Le azzurre domani affrontano gli Stati Uniti (diretta su Raisport1 alle ore 10.00), ancora imbattuti e vincitori del Grand Prix lo scorso agosto in Cina. Se si vince, può succedere di tutto, perchè Thailandia e questa Cuba, le successive avversarie non sembrano in grado di fare male a nessuno; altrimenti si lotterà quasi certamente dal 5° all’8° posto. La formazione nordamericana ha sin qui confermato di essere una delle candidate alle medaglie, mostrando una pallavolo convincente. Il tecnico McCutcheon punta sulla stessa formazione che ha vinto a Ningbo: Glass in regia, Hooker opposto, Akinradewo e Bown centrali, Tom e Larsson di banda Sykora libero. Nell’impegno odierno gli Usa hanno superato 3–0 la Repubblica Ceca.
Anche tra le americane abbiamo la solita pattuglia di ex italiane come Tom, Bown, le stessa Berg e Sykora e in panchina Nnanami e Metcalf, ma quella che fa paura e la schiera di medaglie che siede appena fuori del campo. Dal capo allenatore, il neozelandese McCutcheon (oro con i maschi a Pechino), alla coppia di ex fenomeni che hanno fatto la storia della pallavolo come Karch Kiraly (3 ori olimpici di cui uno nel beach e 1 mondiale) e Paula Weishoff (argento e bronzo ai giochi 1984 e 1992). Entrambi con un ricco passato di successi in Italia, Karch a Ravenna, Paula tra Modena e Reggio Emilia dov’è rimasta anche nel cuore di molti.
I precedenti tra le due nazionali sono 59, con 27 vittorie e 32 sconfitte delle azzurre. Nel corso del 2010 le due squadre si sono affrontate due volte nel World Grand Prix, con due vittorie delle nordamericane: 3-1 a Bangkok e 3-0 nelle finali di Ningbo.
Una curiosa “gaffe” nella giornata di ieri: nel leggere la formazione della Repubblica Ceca, lo speaker giapponese è incappato in una piccola gaffe, ha annunciato tra le atlete che entravano in campo anche la capitana azzurra Eleonora Lo Bianco, invece che la regista ceca Muhlsteinova.
Italia– Germnia 3–1
Parziali: 22–25/ 32–30/ 25–8/ 25–15/
Italia (P4): Lo Bianco (cap.) 4, Ortolani, Gioli 12, Arrighetti 11, Del Core 18, Piccinini 25, Cardullo (libero); Bosetti 7, Crisanti, Rondon, Di Iulio n.e., Barcellini n.e Allenatore: Massimo Barbolini 5
Germania (P6): Weiss, Kozuch 17, Furst 11, Ssuschke 4, Beier 6, Brinker 10, Tzscherlich (libero, 83% ric. pos., 48% prf), Thomsen, Radzuweit, Matthes 6, Hippe 2, Hanke 1. Allenatore: Giovanni Guidetti
Arbitri: Zenovich (Russia) 7 Karampetsos (Grecia) 6,5.
Note– Spettatori: 2521; Italia: 3 aces (1 Piccinini, Bosetti e Gioli), 5 errori in battuta; muri vincenti 9 (3 Lo Bianco, 2 Piccinini, 1 Arrighetti, Gioli, Bosetti e Del Core); punti realizzati 77; errori: 20; 41% attacco, 62% ric.pos. (38% prf). Germania: 4 aces (3 Brinker e 1 Furst), 4 errori in battuta; muri vincenti 3 (3 Furst); punti realizzati 68; errori: 25; 34% attacco; 57% ric. pos. (27% pos) Durata set: 27’/ 34’/ 20’/ 21’/ Totale: 102 minuti
SECONDA FASE – Pool E (Tokyo) – 6 novembre: Perù-Russia 0-3 (15-25 15-25 20-25), Polonia-Corea del Sud 3-2 (12-25 25-17 25-18 22-25 17-15), Serbia-Turchia 0-3 (19-25 16-25 20-25), Giappone-Cina 1-3 (23-25 23-25 29-27 12-25). 7 novembre: Perù-Corea del Sud, Polonia-Russia, Serbia-Cina, Giappone-Turchia. 8 novembre: riposo. 9 novembre: Perù-Turchia, Polonia-Cina, Serbia-Russia, Giappone-Corea del Sud. 10 novembre: Perù-Cina, Polonia-Turchia, Serbia-Corea del Sud, Giappone-Russia.
Classifica: Russia 8, Giappone 6, Polonia, Serbia, Turchia e Corea del Sud 4, Cina, 2, Perù 0.
Pool F (Nagoya) – 6 novembre: Brasile-Thailandia 3-0 (25-19 25-19 25-16), Olanda-Cuba 3-1 (25-12 22-25 25-12 25-20), Rep. Ceca-Stati Uniti 0-3 (20-25 20-25 13-25), Italia-Germania 3-1 (22-25 32-30 25-8 25-15). 7 novembre: Brasile-Germania, Olanda-Thailandia, Rep. Ceca-Germania, Italia-Stati Uniti (ore 10). 8 novembre: riposo. 9 novembre: Brasile-Germania, Olanda-Stati Uniti, Italia-Thailandia (ore 8.15)., Rep. Ceca-Cuba10 novembre: Brasile-Stati Uniti, Olanda-Germania, Rep. Ceca-Thailandia, Italia-Cuba (ore 10.30). Classifica: Stati Uniti, Brasile 8, Olanda, Italia, Germania 4, Cuba, Rep. Ceca 2, Thailandia 0.
Le Pagelle azzurre nella waterloo contro i campioni olimpici del Brasile
Eleonora Lo Bianco 7– Nei primi due set le difficoltà della nostra capitana sono palesi, perché la palla non viaggia con la consueta velocità e precisione. Nei due set finali ritrova i giusti automatismi e per la Germania è notte fonda.
Serena Ortolani 5– Ci si aspettava di più da lei, invece non è mai entrata in partita. C’è da dire con grande sincerità, che non tutto il male viene per nuocere, perchè con l’ingresso di Bosetti sale la qualità della difesa. Ma in attacco Serena ci manca moltissimo.
Simona Gioli 7– E’ partita con il freno a mano tirato nel set iniziale, ma poi ha iniziato a giocare da par suo facendo sentire tutto il suo peso soprattutto a muro dove sporca una infinità di palloni. Le sue “fast” al fulmicotone sono sempre sinonimo di garanzia assoluta.
Valentina Arrighetti 6,5– Mette mattoni importanti per questa fondamentale vittoria dopo un avvio di match in salita.
Antonella Del Core 8– Antonella è tornata a brillare di luce, mettendo a terra 18 punti, facendo sentire il suo peso sia in attacco che in difesa. E’ la nostra cartina di tornasole: se gioca su questi livelli, la squadra azzurra può davvero sperare di centrare una difficile semifinale.
Francesca Piccinini 8– Ha fatto “pentole e coperchi” soprattutto nel secondo set dove ha annullato in maniera sontuosa due pesantissimi set – boll alle nazionale tedesca. Mvp della contesa con 25 punti: ha commesso qualche errore banale in ricezione, ma ad una fuoriclasse dal talento smisurato come Francesca possiamo perdonarglielo.
Paola Cardullo 8– Ha raccolto da terra anche le briciole dimostrando di aver recuperato ma migliore condizione psicofisica dopo l’operazione di poche settimane orsono. Il nostro libero è sinonimo di garanzia assoluta!
Lucia Bosetti 6– Entra alla metà del primo set al posto di Serena Ortolani, rendendosi molto utile sia in fase di difesa che in ricezione.
Massimo Barbolini 7– Ha saputo infondere sicurezza e coraggio alle sue ragazze anche dopo aver perso il set di apertura, dimostrando che nonostante le diverse avversità contrarie, abbiamo dato un acuto importante in questo inizio di seconda fase che, speriamo sia di buon auspicio contro gli Usa.
Lucia Crisanti s.v.
Giulia Rondon s.v.,
Chiara Di Iulio s.v.,
Cristina Barcellini n.e.