– Saverio Albanese –
Hamamatsu (Giappone) – La sedicesima edizione dei mondiali di volley femminile si apre con un franco successo del dream–team azzurro guidato da Massimo Barbolini che deve impegnarsi a fondo fino al secondo time–out tecnico del set di apertura, per superare l’emozione del debutto nella competizione irridata. Successivamente una superlativa Simona Gioli e la giovane Lucia Bosetti che ha sostituito nello starting –six Francesca Piccinini, a riposo precauzionale a causa di problemi muscolari, hanon messo in ghiaccio la contesa.
Nel set di apertura due attacchi azzurri di Serena Ortolani e Simona Gioli, uniti a un errore portoricano e un muro imperioso della solita Gioli su Cruz, costringono il tecnico caraibico Carlos Cardona ad un immediato time–out sul 4–1. Dal 6–2 è un lampo il 6–7 con quattro errori azzurri in attacco (due Gioli, una invasione Bosetti, un fallo da seconda linea di Ortolani) e un ace di Cruz su Del Core. Un muro subito da Arrighetti e un attacco out di Ortolani in parallela, costringono Barbolini al time –out sull’8-11 e poco dopo sul 9–13. Lucia Bosetti suona la riscossa, Simona Gioli la concretizza. La regista Mojica regala con un fallo di seconda la parità (14–14). Barbolini dalla panchina predica pazienza. Si scioglie la tensione e il gioco torna fluido. Del Core soffre il servizio di Cruz: 16–17 con Oquendo che chiude una palla a filo. Gioli rende pariglia: 18–18, Del Core si riscatta in attacco con il suo primo punto personale che vale il sorpasso: 20-19. Un vantaggio che l’Italia amplia con il turno al servizio della capitana Leo Lo Bianco che trova anche un ace e la centrale ligure Valentina Arrighetti mette a terra la palla del 25–20.
Al rientro in campo la squadra di Barbolini è decisamente più tranquilla e sicura delle sue possibilità Bastano pochi scambi ed una Bosetti scatenata a lanciare le azzurre sull11–2. Si prosegue su questa linea senza grandi emozioni sino al 25–11 siglato da Simona Gioli.
Nel terzo set dopo un avvio equilibrato le azzurre allunano il passo con grande autorevolezza, mostrando buone cose in difesa ed in contrattacco. La reazione delle caraibiche tarda ad arrivare e le azzurre, una volta conquistato un largo vantaggio, si limitano a controllare sino al 25–18 (errore di Ocasio) che chiude questo positivo esordio delle azzurre. Su tutte una straripante Simona Gioli già in forma mondiale che ha chiuso la contesa con un ottimo 58%, con 11 punti su 19 palloni attaccati.
Fioccano le sorprese nella prima giornata di questa 16esima edizione: due delle grandi favorite Russia e Stati Uniti hanno lasciato un set nelle mani di Dominicana e Thailandia, ma quello che colpisce sono le sconfitte di due delle grandi tradizionali, Cuba e Cina, superate rispettivamente 3–0 dalla Croazia e 3–1 dalla Turchia. Il Giappone padrone di casa ha sentito tutto il peso dell’esordio in casa e si è ritrovato ad inseguire da 0–2 con la Polonia, ma è stato molto bravo a rimontare ed a vincere al tie–break.
Il tecnico Massimo Barbolini è moderatamente soddisfatto al termine della contesa:“Ci siamo trovati in difficoltà nel primo set, più per nostro demerito, che per merito loro. Poi abbiamo fatto vedere cose discrete a livello individuale. Contro l’Olanda, una squadra forte che non scende mai sotto certi livelli e che nelle ultime stagioni è stata capace di vincere un Grand Prix e di arrivare in finale nell’Europeo, dovremo fare di più come squadra.”
Segnali incoraggianti dopo l’operazione anche per il nostro libero Paoletta Cardullo, recuperato in extremis: “Aspettavo da tanto il momento in cui sarei tornata in campo e onestamente non sapevo se sarebbe accaduto in questo Mondiale. Adesso sono soddisfatta di stare qui e di giocare. Abbiamo fatto qualche errore di troppo nel primo set, poi è andato tutto liscio. Io non sono ancora al massimo, e sto cercando di accelerare i tempi per arrivarci. Ci tengo a ringrazi ere le compagne che in campo mi stanno assistendo”.
Lucia Bosetti, invece, è stata la top–scorer del match con 15 punti: “All’inizio si è sentita l’emozione dell’esordio Mondiale. In campo c’era un di agitazione e all’inizio abbiamo fatto troppi errori. Poi dopo siamo andate meglio. Adesso dobbiamo pensare alle altre partite, ad iniziare da quella con l’Olanda che sarà un’avversaria decisamente più difficile. Personalmente, dopo la prima ricezione ed il primo attacco, ho giocato tranquilla”.
Il secondo avversario per Simona Gioli e compagne si chiama Olanda (match che sarà trasmesso stamattina in diretta su Raisport 1 con inizio alle ore 10.55): squadra di primo livello che può dare una prima risposta importante sulla condizione della squadra di Barbolini. Rispetto alla squadra finalista nell’Europeo di Lodz, le arancioni presentano due novità: l’inserimento della Gruthuis di banda (al posto dell’infortunata Stam), e la regista Dijkema, che guida la squadra alternandosi con la vecchia titolare Kim Staelens rientrata in squadra nel Mondiale, due mesi o poco più dopo la maternità. All’esordio la squadra di Selinger, pur soffrendo qual cosina nel primo set ha vinto per 3-0 con la Repubblica Ceca, con 21 punti di Manon Flier.
I precedenti tra Italia e Olanda sono 94 volte: 46 le vittorie azzurre (ultimo il 20 agosto 2010 a Tokyo nel Grand Prix 3–0) e 48 quelli delle arancioni (ultimo il 19 settembre 2010 a Cagliari nelle Qual. Grand Prix 0–3). Da quando Barbolini guida la nazionale maggiore in 11 partite sono stati 5 le vittorie tricolori tra cui quella nella finale dell’Europeo 2009.
Italia– Portorico 3–0 Parziali: 25–20, 25–11 e 25–18
Italia: Lo Bianco (cap.) 1, Ortolani 9, Gioli 14, Arrighetti 6, Del Core 8, Bosetti 15, Cardullo (libero); Crisanti, Rondon, Di Iulio n.e., Barcellini n.e., Arcangeli (2°libero) n.e. Allenatore: Massimo Barbolini 7
Portorico: Moijca 1, Cruz (cap.) 4, Oquendo 9, Gonzalez 1, Alvarez 10, Ocasio 9, Venegas (libero), Nogieras, Santos 1, Cartagena, Encarnacion n.e., Yantin n.e. Allenatore:Carlos Cardona 6
Arbitri: Jirakakul (Thailandia) 6,5 e Zenovich (Russia) 6,5
Note– Italia: 6 aces 7 errori in battuta; muri vincenti 3; punti realizzati 53; attacchi: 46, errori: 7; Portorico: 1 aces e 4 errori in battuta; muri vincenti 7; punti realizzati 35; attacchi: 27, errori: 16. Durata set: 24’/ 18’/ 22’/ Totale: 64 minuti
SITUAZIONE– Pool A (Tokyo)– 29 ottobre: Perù–Algeria 3–0 (25–16, 25–12, 25–18), Serbia–Costarica 3–0 (25–15, 15–14, 25–18), Polonia–Giappone 2–3 (28–26, 25–21, 20–25 23–25 12–15);
30 ottobre: Costarica–Algeria, Serbia–Polonia, Giappone–Perù; 31 ottobre: Perù–Serbia, Polonia–Costarica, Algeria–Giappone; 2 novembre: Serbia–Algeria, Polonia–Perù, Costarica–Giappone; 3 novembre: Perù–Costarica, Algeria–Polonia, Giappone–Serbia.
Pool B (Hamamatsu)– 29 ottobre: Brasile–Kenya 3–0 (25–15, 25–16 25–11), Rep.Ceca–Olanda 0–3(24–26,20–25,14–25), Porto Rico–Italia 0–3 (24–26, 20–25,14–25); 30 ottobre: Rep.Ceca–Brasile, Kenya–Porto Rico, Olanda–Italia (ore 11.00); 31 ottobre: Porto–Rico-Rep. Ceca, Italia–Kenya (ore 7.30), Brasile–Olanda; 2 novembre: Brasile-Porto Rico, Olanda–Kenya, Rep–Ceca–Italia (ore 10.45); 3 novembre: Porto Rico–Olanda, Kenya-Rep.Ceca, Italia–Brasile (ore 10.00).
Pool C (Matsumoto)– 29 ottobre: Germania–Kazakistan 3–0 (25–21, 25–14, 25–16), Stati Uniti–Thailandia 3–1 (23–25, 25–17, 25–17, 25–21), Croazia–Cuba 3–0 (25–23, 34–32. 25–21); 30 ottobre: Stati Uniti–Croazia, Thailandia–Kazakistan, Cuba–Germania; 31 ottobre: Kazakistan–Cuba, Croazia–Thailandia, Germania–Stati Uniti; 2 novembre: Croazia–Germania, Thailandia–Cuba, Stati Uniti–Kazakistan; 3 novembre: Kazakistan–Croazia, Germania–Thailandia, Cuba–Stati Uniti.
Pool D (Osaka) – 29 ottobre: Russia–Rep.Dominicana 3–1 (21–25, 25–9, 25–17, 25–11), Canada–Corea del Sud 0–3 (19–25, 19–25, 14–25), Turchia–Cina 3–1 (19–25, 25–14, 25–20, 25–17);
30 ottobre: Russia–Turchia, Rep.Dominicana–Corea del Sud, Cina–Canada; 31 ottobre: Turchia–Rep.Dominicana, Canada–Russia, Corea del Sud–Cina; 2 novembre: Turchia–Canada, Russia–Corea del Sud, Rep.Dominicana–Cina; 3 novembre: Canada–Rep.Dominicana, Corea del Sud–Turchia, Cina–Russia.