Inno di Mameli all’unisono per un PalaCatania che abbraccia di cuore l’Italia del Volley
Germania vs Italia 1-3 (25/21, 18/25, 21/25 e 18/25)
Primo set da dimenticare dicevamo, 25/21, un lungo elenco d’errori corretti in corso d’opera, più concreta la giovane Germania che lavora bene sia in attacco che in difesa.
Fuori Fei dentro Lasko, è la scelta di coach Anastasi, che persegue con tenacia la via della compattezza al gioco, cresce anche la difesa in un secondo set che vede l’Italia vincere per 18/25.
Ma questa è la partita di Mastrangelo, di Vermiglio, Birarelli, Lasko, Savani, Parodi e Marra, è l’Italia del cuore di Vermiglio che finalmente riesce a giocare ed anche bene, il nostro opposto mancino perfora ripetutamente in diagonale la difesa tedesca disorientata dalla pressione avversaria, 21/25.
Quarto set all’insegna del divertimento, ci prende gusto Mastrangelo che manipola la palla sotto rete come un’abile prestigiatore, riesce veramente tutto a Birarelli e compagni tra gli applausi scroscianti del divertito pubblico catanese, 18/25.
Ha ragione capitan Vermiglio, l’Italia deve molto a quelle gradinate colme d’affetto che hanno spinto la palla oltre il muro, emozionato al punto da rinunciare alla base musicale per un inno di Mameli intonato intonato all’unisono, ma questo, rubando l’espressione a coach Anastasi, è il berl pubblico del volley.