“Farò il G7 a Taormina per rilanciare l’immagine della Sicilia e dell’Italia”.
L’ha detto Matteo Renzi ma l’unica libreria di Taormina chiuderà.
Un città da 11mila abitanti d’inverno e il doppio d’estate, immersa nella bellezze naturali e storiche, centro nevralgico culturale nel Novecento, nota in tutto il mondo, non avrà più l’unico presidio culturale: la Libreria Bucolo, nata nel 1998.
E così è anche a rischio il festival di letteratura internazionale, Taobuk.
La libreria di Taormina, in splendida solitudine, è nata per volere della signora Bucolo, libraria da vent’anni, che ha trasmesso la sua passione alle figlie.
Tanti sacrifici e il sogno di una libreria indipendente prende forma, sugli scaffali arrivano Tomasi di Lampedusa, Pirandello, Verga, De Roberto, Sciascia e Camilleri ma anche autori internazionali.
Poi è arrivata la crisi e come tutte le librerie indipendenti anche la Bucolo ha iniziato a soffrire: “Per scongiurare la chiusura – racconta Antonella Ferrara – abbiamo deciso di affiliarci a Mondadori. Spesso questa catena viene tacciata di omologazione e invece noi abbiamo mantenuto la nostra identità”.
Nel 2011, Antonella Ferrara decide di intraprendere una nuova avventura: il festival internazionale del libro Taobuk.
Tra i più importanti d’Italia e del Mediterraneo, la manifestazione ha restituito a Taormina quel primato di capitale della letteratura di cui in passato ha goduto.
La città ha ispirato Tennessee Williams a Truman Capote: “Ma come può esserci un festival del libro senza una libreria?” si chiede Antonella Ferrara, ideatrice del festival. I proprietari dei locali sono inamovibili, da anni cercano di riavere le stanze della Libreria Bucolo, sul corso principale di Taormina, un luogo privilegiato per gli affari.
Ma i libri sono sinonimo di passione, non di soldi e il canone per la famiglia Bucolo – Ferrara è troppo alto.
La perla del Mediterrano, senza libreria, potrebbe diventare la sede del prossimo G7, secondo le intenzioni del Presidente del Consiglio: “Ho scelto Taormina perché un importante leader ha detto che non poteva fare il bilaterale con me a Palermo perché lì c’è la mafia. Così vedranno cosa scoprono a Taormina con il Teatro greco, l’Etna e Ortigia”, ha detto Renzi ieri durante un incontro con gli studenti.
Ma la proprietaria della Libreria Bucolo si chiede: “Se il Presidente del Consiglio scegliere Taormina per rilanciare l’immagine della Sicilia e dell’Italia, come può farlo senza che ci sia un presidio culturale in città?”.
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