Mentre la compagna di Tiziano Granata, Lorena Ricciardello commenta: ANDRÒ AVANTI
Le morti sospette di due poliziotti che indagavano sulle agromafie in Sicilia, Tiziano Granano e Rino Todaro, ieri rimbalza sul TG2 20:30. Quasi quattro minuti di un servizio, quasi una mini inchiesta, di Gabriele Lo Bello che rilanciano il caso sul quale forse se ne era parlato troppo poco.
il servizio del Tg
In attesa dei dati finali delle autopsie e dei riscontri dei RIS, e dovrebbe essere ormai questione di giorni, il servizio giornalistico che spazia dalle agromafie alle varie inchieste che stavano seguendo i due poliziotti, parlando del lavoro di squadra, di Antoci, dell’attentato subito, e di tanto altro, solleva dubbi con l’impietosità delle certezze.
La compagna di Tiziano Granata, commenta postando il video “andrò avanti”. E poi in una recente intervista spiega perchè bisogna farlo: “Non possiamo fermarci, non dobbiamo arrenderci. E’ nostro dovere continuare a lottare, anche per coloro che non ci sono più e che hanno dedicato la loro esistenza a scardinare un sistema omertoso e corrotto che ci soffoca da troppo tempo”.
“Non aspettiamo che siano le istituzioni a fare il primo passo, siamo noi l’anima delle istituzioni. La paura spesso ci schiaccia, ma dobbiamo trovare la forza di rialzare la testa, perchè solo così potremo riuscire a mettere fine a un sistema corrotto che vuole toglierci il futuro e la speranza. Io non mi arrendo e andrò avanti per Tiziano e per tutti quelli che credono nella giustizia e nella legalità”.
Ed ancora: “Siamo cresciuti insieme e, con un gruppo di amici, abbiamo condiviso l’amore per l’ambiente e per gli animali. Etica, morale, legalità erano per Tiziano un dovere nei confronti di tutti”.
“Tiziano era consapevole dell’esistenza di importanti vulnus normativi all’interno della legislazione che si occupa della repressione dei reati ambientali e zoomafiosi – ricorda Lorena – e dell’urgenza di colmare questo vuoto al più presto”.
La scomparsa dei due poliziotti, la coincidenze, altre anomalie presenti in questa vicenda, come evidenzia il servizio del Tg2 ora, tra molti dubbi e ombre, individua in quella complessa macchina di indagini – Gammainterferon, Macellazione clandestina, sofisticazioni alimentari, … – scomoda per tanti, interessi legati ai fondi europei, ai terrei agricoli, ai contributi per l’agricoltura.
“Penso alle vicende della nave dei veleni, la Jolly Rosso – spiega Lorena Ricciardello – imbarcazione coperta da una cospicua polizza assicurativa, prontamente riscossa dopo l’improvviso affondamento con il suo carico di rifiuti tossici”.
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