Angela Giordano Lo Ricco è stata protagonista, nei giorni scorsi, di un interessante incontro a Brolo che si è sviluppato sul tema dell’arte, in un pensiero evolutivo, che diventa strumento e che da strumenti per sconfiggere il male. Attualizzando il concetto, affrontare anche il disagio. La mostra – punto focale dell’incontro, resterà visitabile, per le scuole, con la partecipazione dell’autrice, sino all’8 dicembre, alla sala multimediale di Brolo, previo appuntamento.
L’incontro brolese dall’emblematico titolo “CHI NON HA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA”- patrocinato dall’amministrazione comunale locale – ha permesso a insegnanti e docenti che vi hanno partecipato a “scoprire” intuizioni, analisi, applicazioni di quello che può considerasi un vero e proprio “metodo didattico” applicato alla conoscenza dell’arte, allo studio del segno, all’applicazione di una “religiosità trascendete”.
Angela Giordano Lo Ricco che ha creato un suo centro studi – il CENFORUM Arteidea Giovaniproposte – a Patti sviluppa queste analisi, spesso in splendida solitudine, forte della sua grinta e delle sue idee, combattendo contro ostracismi e “muri di gomma” che spesso hanno tentato una subdola manovra di isolamento da parte delle istituzioni scolastiche – in primis – .
E l’artista ne ha parlato a cuore aperto anche a Brolo, chiamando per nome, chi è stato sordo, disattento, cieco e che, nel tempo, non si è neanche messo in ascolto.
L’incontro brolese si è sviluppato sui concetti della “sua” arte, sulla didattica dell’arte e sul perchè della creazione di quei personaggi animati, dedicati a Patti, umanizzati e lontani dalla grafica egemone e fredda di certa fumettistica d’oltre oceano.
Un incontro dove la Giordano ha dettato i punti del suo “pensiero evolutivo”, illustrato i concenti de “Il bene e il male” giungendo a quell”infinito” chespesso diventa ispiraione dei suoi quadri.
Lei dell’incontro è contenta e lo considera un punto di partenza per altro. Ha ringraziato l’amministrazione comuanle brolese, dialogando in sala con il sindaco Irene Ricciardello, per l’ampia disponibilità concessa, e non solo negli spazi della sala multimediale.
“Spesso ci lasciamo trascinare dalla casualità degli eventi e non ci accorgiamo che proprio nella casualità si possono cogliere tante coincidenze e che queste tessono le trame di un progetto infinito di cui Dio solo è l’artefice ASSOLUTO” – ha detto e certamente l’incontro del 23 novembre, è stata l’occasione di attingere all’esperienza umana, artistica, culturale e didattica di questa maestra d’arte che ha avuto il coraggio di percorrere i sentieri inesplorati della nostra interiorità trovando l’energia vitale che ci introduce alla coscienza.
E parlando anche dell’opportunità di poter visionare la mostra Angela Giordano evidenzia: “A buon intenditore…poche parole!”
Intanto il tempo dato ai possibili visitatori o alle persone interessate, nel bene e nel male, alle problematiche affrontate tende a scadere, anche se questo è stato ulteriormente prorogato sino all’8 dicembre.
Lei sorride e dice “Nessuna pietra è stata tirata addosso alla maestra che nella serata inaugurale della mostra organizzata a Brolo, giorno 23, appena trascorso, ha avuto consensi e approvazioni che gratificano l’azione e gli sforzi fatti per allestire una mostra, facendo un’ambientazione adeguata a rimarcare il titolo per un percorso difficile fatto da una donna, una madre, una persona lasciata sola da chi avrebbe dovuto gestire un programma che riguarda la nazione”.
Poi senza far polemica affonda il colpo: “Ancora una volta, a parte i presenti che hanno dimostrato sensibilità e condivisione, ci sono stati “grandi” assenze. Il riferimento mette fra le virgolette quanti o per insensibilità verso i giovani, o per ottusità mentale, o per paura di essere coinvolti in un gioco aperto di discussione sui valori di quella cultura che fino ad ora non è stata capace di trasformare in meglio la società, si sono ritirati prima di giocare… “.
Lei tra questi inserisce anche i “Grandi” della carta stampata che hanno snobbato i numerosi input dati con varie informazioni e ringrazia la rete “lilliput” dei media sulla rete che di contro le hanno dato attenzione, cita Scomunicando. it, 98zero, Patti24 mentre evidenzia come editori, come lo stesso Cairo hanno dimostrato (carte in mano) insieme agli altri, di “essere schiavi di un sistema di potere ambiguo che ha radici nella falsità e nella superficialità, o di non essere all’altezza della situazione”.
Angela Giordano alla fine, un fiume in piena, ha parole dure per i vertici provinciali dell’istituzione scolastica, definisce “una fuga” quella del Provveditore agli studi di Messina, che non da riscontro alle sue note, e annuncia che “ci sono le premesse di un gioco che continuerà…, perché niente avviene per caso e tutto si muove in virtù di un progetto superiore predestinato”.
L’avevamo detto che Angela Giordano aveva grinta.
All’incontro hanno partecipato anche ex dirigenti scolastici, nuovi dirigenti scolastici, Nino Armenio della “Armenio Editori” che ha stampato l’ultimo libro della Giordano e oltre al sindaco di Brolo anche l’assessore Maurizio Caruso e l’artista Marianna Gullì. Ha condotto il giornalista Massimo Scaffidi.
La fotogallery dell’evento. Si ringrazia per gli “scatti” qui utilizzati Gioacchino Lembo. molti sono suoi.
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