Dal 29 giugno al 31 agosto 2024
Il Museo Regionale Accascina di Messina ospiterà nelle proprie sale, dal 29 giugno al 31 agosto 2024, la mostra “Violate”
Il 29 giugno, alle ore 10.00, è prevista l’apertura della sala che le ospiterà.
Il giorno dell’inaugurazione è una data significativa, coincide con gli 11 anni da quando il primo “Posto occupato” venne riservato a Rometta Marea.
Posto occupato è l’iniziativa nata con l’intento di non far abbassare mai l’attenzione attraverso la sensibilizzazione e la prevenzione volte al contrasto della violenza di genere e diffusasi in modo virale e straordinario in tutta Italia.
Solo qualche mese dopo, Lelio Bonaccorso, sensibile fumettista illustratore messinese, donò a Posto occupato 10 tavole in stile graphic novel, quale suo contributo alla campagna.
Le 10 tavole divennero così una mostra itinerante dal nome “Violate” e, in questi anni, sono state esposte in tutta Italia.
Violate sono le donne ignorate, manipolate, abusate e assassinate.
La mostra si compone appunto di dieci illustrazioni, che rappresentano alcune modalità, con le quali donne, di ogni età e condizione, subiscono un abuso.
L’autore parte correggendo la prospettiva con la quale si tollerano alcune pratiche quotidiane ed arriva alla denuncia degli atti più eclatanti, che culminano con il femminicidio: sono dunque illustrate violenze come la molestia sul lavoro, l’orrore delle spose bambine, la tortura dell’acido o delle percosse, la violenza assistita, la lacerazione psicologica indotta vedendo la tragedia abbattersi sulle persone care.
Dalle dieci tele emerge un’umanità femminile varia, accomunata dalla solitudine che le avvolge in un silenzio del quale si nutre la spirale della violenza, spesso patita fino all’ultimo respiro.
Tutte violenze che sono rintracciabili nel quotidiano di troppe realtà, come emerge anche dall’ultima indagine ISTAT: in Italia 6 milioni 788 mila donne hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni.
Un fenomeno senza distinzione geografica, economica e sociale.
Le illustrazioni sono state ospitate da Scuole, Università, Teatri, Comuni, Province e Regioni; ricordiamo, fra gli altri, il comune di Torino e l’università di Cagliari, a Roma nella sede nazionale dell’INPS, il comune di Milazzo, l’ITTS “Buonarroti” a Trento, il teatro Cristallo a Bolzano a Napoli in tutto l’hinterland grazie alla Consulta regionale femminile, in tutto il lodigiano grazie alle Democratiche lodigiane, a Milano presso il Consiglio regionale, da Caserta a Barletta, da Firenze a Castelbuono, da Villimpeta a Catania, sulla nave Telepass Caronte e tourist, a Fiesole, a Canosa di Puglia e in decine di altre locations.
Nei primi giorni di giugno sono state esposte, per la sesta edizione di “Risonanze filosofiche. Il Festival”, a Marigliano, in provincia di Napoli; l’ultima tappa prima di tornare a Messina e restare presso il Museo fino alla fine di agosto.
Sarebbe bello elencare tutti, in queste poche righe possiamo e vogliamo certamente ringraziare tutti e tutte.
Sarà distribuita una cartolina con i numeri e le app utili per chiedere aiuto, sostegno o segnalare episodi di violenza di cui si è a conoscenza.
Il 9 luglio, si terrà un convegno al quale parteciperanno illustri relatori che ripercorreranno fatti di cronaca dell passato recente ed una significativa testimonianza di una orfana di femminicidio che all’epoca era solo un’orfana…
Grazie al direttore Orazio Micali, a Lelio Bonaccorso e a Chiara Basile per SACCNE partner dell’iniziativa.