La nota di Movimento Città Aperta
Qualche mese fa abbiamo assistito a un grande polverone, tra meme, proteste, responsabilità rimbalzate da un video ad un altro e improbabili sit-in… ma alla fine? A quanto pare niente di fatto. Come spesso accade, siamo noi di Città Aperta a denunciare lo stato di abbandono complessivo nel quale versa il nostro territorio, e lo facciamo con forza e decisione, convinti che le condizioni di degrado e assenza dei servizi essenziali che stiamo subendo in questo periodo non abbiano eguali nella storia recente. Siamo dove non volevamo essere: il ponte di Cicerata è chiuso da quasi due mesi e la bretella alternativa è inesistente, nonostante la promessa di esecuzione lavori in 30 giorni. Le istituzioni (sindaci e onorevoli, in primis) sonnecchiano, salvo poi svegliarsi quando, a poche ore dal provvedimento di chiusura del ponte, si rendono conto che bisognerà fare i conti col disagio e con il malcontento dei cittadini, dal momento che non è previsto un piano di viabilità alternativa. C’è un progetto di ricostruzione del ponte, tutto il resto continua ad essere un mistero. Un disagio enorme che si somma a quello derivante dall’assenza di un ospedale, e più precisamente di un reparto di emergenza-urgenza. Nonostante fosse stata annunciata una riapertura per il 1 giugno 2023, infatti, il pronto soccorso di Barcellona è rimasto chiuso, con le difficoltà che ne conseguono per tutti i cittadini. Tra l’altro, la situazione è resa ancora più grave dalla chiusura del ponte di Cicerata, che di fatto costituisce un elemento di difficoltà aggiuntivo nel raggiungimento del pronto soccorso di Milazzo, il più vicino per i cittadini barcellonesi. Insomma: strade, ponti, scuole, edifici pubblici e infrastrutture di trasporto, ospedali, STIAMO PERDENDO TUTTO! È il momento che i Barcellonesi accolgano un cambio di prospettiva e respingano al mittente le menzogne di coloro che fanno politica annunciando di saper cambiare tutto e subito.