Il rilancio del Parco all’interno del territorio dei Nebrodi. È stato questo il tema trattato nel corso di un incontro di studio organizzato a Sant’Agata di Militello dal Circolo Mpa dei Nebrodi. “Il Parco deve essere fonte di ricchezza e di benessere e ha tutte le potenzialitàper diventare autentica risorsa per questo territorio – ha affermato l’on. Ferdinando Latteri. Siamo convinti che un’organizzazione diversa e un maggior coinvolgimento degli abitanti nel vivere e gestire il territorio possano rilanciare l’economia e sfruttare appieno le peculiaritàdi un comprensorio che possiede omogeneitàdal punto di vista naturalistico, storico, culturale e tradizionale. Il progetto ambizioso ma realisticamente attuabile – ha proseguito Latteri – è quello di mettere insieme il mondo aziendalistico, imprenditoriale ed agricolo, e dare la possibilitàa tutti di conoscere una politica diversa che abbia come prioritàil rilancio e lo sviluppo del turismo e dell’agricoltura sui Nebrodi. Le imprese devono convincersi della necessitàdi fare sistema – ha detto il deputato Mpa – solo con una politica solidale, solo puntando all’eccellenza e aprendosi all’internazionalizzazione si possono superare le difficoltàe raggiungere una competitivitàche significa benessere, occupazione, sviluppo. Abbiamo tra le mani un grande patrimonio da curare e gestire e da affidare alle giovani generazioni – ha concluso l’on. Latteri – non possiamo sprecare questa opportunitàâ€Â.
All’iniziativa dell’Mpa Nebrodi è intervenuto, in qualitàdi ospite, Nino Ferro, commissario dell’Ente Parco dei Nebrodi. Ferro ha voluto sottolineare la necessitàdi rivisitare la normativa sulle aree protette in Sicilia. “La legge istitutiva dei Parchi risale al 1981 – ha affermato Nino Ferro – occorre compiere uno sforzo per affrontare i problemi del territorio con una normativa adeguata. La legge – ha proseguito il commissario dell’Ente Parco – va rivista in funzione di ciò che oggi richiedono i cittadini, i turisti ed il mercato perché le esigenze del territorio di oggi sono ben diverse da quelle di trent’anni faâ€Â.
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