Riceviamo e pubblichiamo la lettera scritta dal Circolo Giovani dell’Mpa Nebrodi a margine dell’incontro operativo di sabato scorso sul dissesto idrogeologico che ha colpito il comprensorio nebroideo. Di seguito il documento.
della Camera dei Deputati
Ai Sindaci del
comprensorio dei Nebrodi
Ai Consiglieri provinciali
della Prov. di Messina
Agli Assessori provinciali
della Prov. di Messina
Al Commissario del
Parco dei Nebrodi
Agli organi di stampa
Le recenti condizioni meteorologiche, caratterizzate da piogge torrenziali che si sono abbattute su tutto il territorio nebroideo, hanno evidenziato una pericolosa vulnerabilitàdell’intera zona.
Importanti arterie stradali interrotte per cedimenti di interi costoni, centri abitati a rischio, smottamenti, frane che rendono completamente isolati interi paesi e migliaia di sfollati in tutto l’hinterland sono il risultato di un territorio sensibile e fragile.
I giovani del Circolo M.P.A.- Nebrodi hanno organizzato, sabato 20 Febbraio u.s. presso la Sala Consiliare del Comune di Capo d’Orlando, un dibattito aperto al quale hanno partecipato anche giovani del territorio appartenenti ad altri schieramenti politici per esprimere grande solidarietàe sostegno a tutta la popolazione dei Nebrodi colpita dalla gravissima calamitànaturale.
Un particolare incoraggiamento si esprime agli abitanti dei Comuni di San Fratello, Gioiosa, Castell’Umberto, Capo d’Orlando, Brolo, Ucria, Raccuja, Piraino, Frazzanò, Longi, Galati Mamertino, Sinagra, Tortorici, S.Angelo di Brolo, Librizzi, San Piero Patti, Falcone, San Salvatore, Naso, Tusa, Alcara Li Fusi, Basicò, San Teodoro, Cesarò, Capizzi, Santo Stefano, Reitano, Montalbano Elicona, Militello Rosmarino, Pettineo e Castel di Lucio che stanno vivendo un momento di grande difficoltàed amarezza.
All’incontro si decide, all’unanimità, di istituire una “rete solidale†fra i vari giovani del comprensorio nebroideo, creando un apposito elenco di ragazzi disponibili ad offrire eventuali servizi di prima necessitào soccorso se si dovessero ripresentare eventuali calamità.
Unanime anche l’idea di proporre eventuali forme di protesta nei confronti del Governo Centrale se si dovessero disattendere le esigenze e le richieste del territorio.