In anteprima mondiale nei cinema italiani solo il 13 e 14 marzo e a seguire sugli schermi di altri 50 paesi del mondo il documentario che ci guida per la prima volta alla scoperta del Dossier Gurlitt, di rari materiali d’archivio, dei tesori segreti del Führer e di Goering. Con la colonna sonora originale di Remo Anzovino. Con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo. Domani alle 18,00, 19,45, 21,00 e 22,45; il 14 marzo solo alle 18,00 e 19,45 (segui la programmazione su facebook)
In due modi il nazismo mise le mani sull’arte: tentando di distruggere ogni traccia delle opere classificate come ‘degenerate’ e attuando in tutta Europa un sistematico saccheggio di arte antica e moderna.
In anteprima mondiale nei cinema italiani solo il 13 e 14 marzo e a seguire sugli schermi di altri 50 paesi del mondo il documentario che ci guida per la prima volta alla scoperta del Dossier Gurlitt, di rari materiali d’archivio, dei tesori segreti del Führer e di Goering. Con la colonna sonora originale di Remo Anzovino.
“Com’è possibile essere indifferenti agli altri uomini? La pittura non è fatta per decorare appartamenti. È uno strumento di guerra offensivo e difensivo contro il nemico” _Pablo Picasso
Chagall, Monet, Picasso, Matisse, Klee, Kokoschka, Otto Dix, El Lissitzky. Artisti messi al bando, disprezzati, condannati eppure anche trafugati, sottratti, scomparsi.
Sono trascorsi 80 anni da quando il regime nazista bandì la cosiddetta “arte degenerata”, organizzando, nel 1937 a Monaco, un’esposizione pubblica per condannarla e deriderla e, contemporaneamente, una mostra per esaltare la “pura arte ariana”, con “La Grande Esposizione di Arte Germanica”. Proprio in quegli stessi giorni cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case di collezionisti e ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz (rimasto poi solo sulla carta) e di Carinhall, la residenza privata di Goering, l’altro grande protagonista del saccheggio dell’Europa.
Si calcola che le opere sequestrate nei Musei tedeschi siano state oltre 16.000 e oltre 5 milioni in tutta Europa. Tra gli artisti all’indice Max Beckmann, Paul Klee, Oskar Kokoschka, Otto Dix, Marc Chagall, El Lissitzky.
Sui muri le frasi di commento: “Incompetenti e ciarlatani”, “Un insulto agli eroi tedeschi della Grande Guerra”, “Decadenza sfruttata per scopi letterari e commerciali”. La mostra sull’”arte degenerata” fu portata in tour come esempio in 12 città tra Austria e Germania e la visitarono circa 2 milioni di persone.
Proprio per raccontare alcune delle infinite storie che presero il via in quei giorni, a distanza di 80 anni arriva oggi sul grande schermo un documentario-evento con la partecipazione straordinaria di Toni Servillo e la colonna sonora originale firmata da Remo Anzovino.
Hitler contro Picasso e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte, diretto da Claudio Poli e prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, arriva nelle sale italiane in anteprima mondiale solo il 13 e 14 marzo e ci guida tra Parigi, New York, l’Olanda e la Germania raccogliendo testimonianze dirette sulle storie che prendono il via da quattro grandi esposizioni che in questi ultimi mesi hanno fatto il punto sull’arte trafugata, tra protagonisti di quegli anni, ultime restituzioni e preziosi materiali d’archivio.
Si parte da “21 rue La Boétie”, la mostra parigina nata dalla volontà di esporre parte di un prezioso patrimonio recuperato, la collezione di Paul Rosenberg, uno dei più grandi collezionisti e mercanti d’arte di inizio ‘900, con quadri da Picasso a Matisse; e si passa a “Looted Art”, alla mostra di Deventer, in Olanda, che espone i quadri provenienti dai depositi statali olandesi e dalle collezioni razziate dai nazisti; si esplora poi “Dossier Gurlitt”, la doppia esposizione di Berna e Bonn che per la prima volta espone la collezione segreta di Cornelius Gurlitt, figlio di uno dei collezionisti e mercanti d’arte che collaborarono coi nazisti, fermato per caso dalla polizia doganale su un treno per Monaco nel 2010. Tra le tele della collezione trafugata capolavori di Chagall, Monet, Picasso e Matisse.
Tra i protagonisti del film anche Simon Goodman (che in scatoloni pieni di vecchie carte e documenti ha scoperto la storia della sua famiglia e della sua magnifica collezione d’arte, che comprendeva opere di Degas, Renoir, Botticelli, nonché il cinquecentesco “Orologio di Orfeo”. Larga parte della collezione era finita nelle mani di Hitler e Goering), Edgar Feuchtwanger (che nel 1929 fu il vicino di casa di Adolph Hitler, qualche anno prima che suo padre fosse deportato a Dachau, mentre dalla loro casa venivano sottratti mobili e libri preziosi) e Tom Selldorff (che è riuscito a recuperare quattordici opere appartenute alla sua famiglia cui furono sottratte negli anni ’30).
All’interno di Hitler contro Picasso e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte troveranno inoltre spazio gli autorevoli interventi di Pierre Assouline, giornalista e scrittore, Jean-Marc Dreyfus, storico e autore del libro Il Catalogo di Goering, , Timothy Garton Ash, storico, Berthold Hinz, storico dell’arte, Meike Hoffmann, esperta di arte degenerata e della vicenda Gurlitt, autrice principale della biografia di Hildebrand Gurlitt Il mercante d’arte di Hitler, Eva Kleeman e Daaf Ledeboer, storici dell’arte e ideatori della mostra Looted Art di Deventer, Markus Krischer, giornalista di Focus che ha seguito l’inchiesta su Cornelius Gurlitt, Agnieszka Lulińska, storica dell’arte e co-curatrice della mostra su Gurlitt a Bonn, Bernhard Maaz, direttore generale delle Bayerische Gemäldesammlungen, Christopher A. Marinello, mediatore nel recupero di opere d’arte, Art Recovery International, Inge Reist, direttrice del Frick Collection’s Center for the History of Collecting presso la Frick Art Reference Library, New York, Elizabeth Royer, gallerista parigina, esperta di restituzioni, Marei e Charlene von Saher, eredi del gallerista Jacques Goudstikker, Cynthia Saltzmann, storica dell’arte e autrice del libro Ritratto del dottor Gachet. Storia e avventure del capolavoro di Van Gogh, Tom Selldorff, erede, Christina Thomson, storica dell’arte e co-curatrice della mostra su Rudolph Belling, Anne Webber, cofondatrice e condirettrice Commition for Looted Art in Europe, Rein Wolfs, a guida della Bundeskunsthalle di Bonn e co-curatore della mostra su Gurlitt a Bonn, Nina Zimmer, direttrice del Kunstmuseum Bern – Zentrum Paul Klee e co-curatrice della mostra su Gurlitt a Berna.