L’idea di Valeria Ingrassia – per l’anno scolastico 2016/17 – è stata quella di far conoscere, attraverso l’arte, le radici di un territorio che attraverso la terracotta e la ceramica ha costruito parte della sua essenza.
Così nell’orario pomeridiano, presso le aule allestite all’interno dello stabilimento della Ceramiche Siciliane Ruggeri di Patti il progetto ha preso forma e colori.
“Questo laboratorio è finalizzato allo sviluppo a al consolidamento delle conoscenze e delle abilità pratiche e organizzato e orientato alla realizzazione di prodotti pittorici – spiega l’insegnante, che continuando aggiunge – Il progetto che si è voluto realizzare trattasi di un murales – anche quest’espressione artistica in un recente passato ha caratterizzato la vita artistica locale – composto da mattonelle 20×20 con un voluto e studiato riferimento alla sicilianità.”
Sotto il profilo tecnico-didattico il prodotto artistico del murales ha carattere fortemente operativo, ciò permette agli allievi un’interessante opportunità formativa ed educativa, nella quale si sottolinea l’importante ruolo di mediazione fra teoria e pratica, progettualità e improvvisazione, regole e creatività.
Il “progetto murales” è inserito nel laboratorio “Ceramicando”, per l’ìappunto diretto dalla professolressa Valeria Ingrassia, docente di arte e immagine presso la scuola secondaria di primo grado – la Vincenzo Bellini” di Patti; destinato alle classi seconde della scuola secondaria dell’istituto.
Gli obiettivi generali del progetto sono quelli di avvicinare gli studenti alla forma artistica della decorazione della ceramica, fiore all’ occhiello della tradizione artigianale locale, vivendo a stretto contatto con gli ambienti concepiti per la lavorazione e decorazione della ceramica presso l’azienda voluta dal cavaliere del lavoro Salvatore Ruggeri che ha ospitato gli studenti.
Per l’Ingrassia: “Avvicinare gli studenti alla forma artistica del murales anche fornendo loro indicazioni storiche e teoriche, su importanti artisti che nel recente passato si sono distinti in questa forma artistica è stato tra gli obiettivi dell’iniziativa, ma anche far capire ai ragazzi l’importanza del lavoro in team rientrava tra gli scopi del progetto”.
Infatti formare un gruppo di lavoro in cui ogni partecipante collaborando al progetto, impari a rispettare le consegna date dall’operatore, oltre che a collaborare in modo proficuo con i compagni diventa in simili progetti essenziale e formativo.
Tra le pieghe del progetto formativo-professionale anche lo scopo di far avvicinare gli studenti a forma alternative di “fare scuola” senza l’implicazione della frustrazione data dall’insuccesso scolastico, quello di far scoprire e sviluppare le proprie potenzialità, aumentando la propria autostima, ed infine il voler creare un ambiente di apprendimento cooperativo, di integrazione e socializzazione.
Completata l’opera questa verrà collocata, un dono alla città, in un ambito pubblico ancora da definirsi.
Bravi davvero tutti.
da leggere su Valeria Ingrassia
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