In collaborazione con le universitá, i licei artistici e le accademie
L’Atelier sul Mare è un museo-albergo d’arte contemporanea unico al mondo, a pochi metri da un mare meraviglioso, a Castel di Tusa (ME), piccolo borgo nei pressi di Cefalù.
IL FUTURO DELL’ATELIER SUL MARE
“Come un padre sostiene e assicura il futuro ai propri figli, – dichiara Antonio Presti – da artista sono padre delle opere che ho generato, ed è naturale per me pensare di proteggerle. Inizialmente avevo pensato di completare le rimanenti 20 stanze consegnandole tutte al museo. Oggi penso sia un errore perché l’ultimo atto creativo metterebbe fine alla contemporaneità diventando capolavoro di se stesso. Per l’atelier sul mare, quindi, in vista della sua riconsegna al futuro, è tempo di rigenerazione.”
Il museo, che porta la firma dei più grandi artisti della nostra epoca, in questi 20 anni, per la sua indiscussa unicità, è divenuto meta internazionale di appassionati dell’arte e di viaggiatori curiosi ai quali è stata offerta l’opportunità di confrontarsi con la bellezza attraverso l’esperienza. E siccome un luogo di sperimentazione non può restare cristallizzato è arrivato il momento di proiettare l’Atelier al divenire. “Quando si pensa al futuro ci si interroga, – afferma Presti – ma è impossibile avere risposte certe, perché è la trasformazione lo spirito che anima il tempo. Coerente al mio essere, il desiderio non è lasciare un capolavoro d’arte autoreferenziale rispetto al mio tempo ma consegnare al futuro l’approccio a nuove sperimentazioni creative che solo le agenzie educative, come scuole, università e accademie possono garantire. Così ho pensato di istituire la “Triennale Della Contemporaneità”.
“Le venti stanze non firmate potranno essere consegnate alle istituzioni – continua Presti – che progetteranno e studieranno coinvolgendo nuove generazioni di artisti che attraverso laboratori della creatività potranno trasformarle. Così, nella mia visione l’Atelier sul Mare diventerà la dimora dei giovani artisti di “ogni futuro”, il luogo dove potranno sperimentare ed esibire liberamente la propria creatività. Immaginare nella mia casa artisti a lavoro nei loro nuovi linguaggi, in un futuro senza tempo, per me è gioia di vita. Ciò che vorrei è essere ricordato non per quello che ho fatto ma per la potenza del mio desiderio inesauribile di continuare ad educare alla bellezza. E grazie al progetto “Triennale” in armonia con il cambiamento dei linguaggi artistici del futuro, non ci sarà mai una data di fine alla contemporaneità di qualunque tempo”.
IL MODUS OPERANDI
Le camere storiche realizzate dagli artisti internazionali dovranno essere consegnate a una Università di conservazione e restauro del contemporaneo. Con l’istituzione della Triennale della Contemporaneità le rimanenti 20 stanze potranno, come una tela bianca, essere sempre riprogettate e trasformate restituendo il linguaggio di quel momento storico con il contributo di studenti e artisti che coniugheranno con nuovi linguaggi dell’arte la parola futuro. La parte creativa sarà consegnata alla rete culturale dei Licei artistici delle Università Facoltà di Architettura e Designer e Accademie di Belle Arti. Le stanze così ogni tre anni si nutriranno di un processo rigenerativo. In tal modo tra restauro conservativo delle stanze d’autore e la riprogettazione degli spazi della contemporaneità passato e futuro si interfacceranno per sempre abbracciandosi per consegnare eterna bellezza.
“Mi farebbe piacere creare istituzionalmente un rapporto con gli istituti alberghieri – prosegue Antonio Presti – Immaginate di ricevere la collaborazione da personale che non “serve” l’ospite ma educa attraverso i suoi contenuti. Una scuola d’eccellenza alberghiera per il futuro che possa gestire l’Atelier sul Mare sotto il profilo prettamente alberghiero.”
IL COMITATO DI GARANZIA PER L’ATELIER SUL MARE
Il futuro della Fondazione Fiumara d’arte e del suo fondatore passano attraverso la certezza che venga mantenuto il fine ultimo e il pensiero stesso del suo creatore. L’esperienza della triennale è consegna personale di Antonio Presti, mirata alla gestione.
“In questo percorso – attesta Antonio Presti – voglio che la Fondazione abbia una visione di continuità, non sarò io ma un comitato di persone d’eccellenza a scegliere e programmare in base alle specificità di ciascun componente. Un nucleo di persone che diventi comitato di garanzia per la consegna al futuro. L’immortalità delle opere sta in questo processo che non potrà avere un erede “padrone” ma un moto continuo fatto di persone e iniziative che si muovono in una stessa direzione: quella della bellezza”.
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