Dopo l’avventura intensa, importante con i Modena City Ramblers, con quasi un milione di copie vendute, piena di incontri, eventi e concerti indimenticabili insieme ai Van Morrison, Cranberries, Deep Purple, Primus, Manu Chao e gli Ska-p! , con i concerti-spalla a grandi artisti come Pogues, Shane McGowan ,Chieftains o Goran Bregovic, dopo 1200 date in 15 anni di storia, condite da collaborazioni incredibili con amici-artisti del calibro di Paolo Rossi, Francesco Guccini, Billy Bragg, Moni Ovadia, Bob Geldof, passando attraverso incontri memorabili con i giganti della scrittura, Luis Sepulveda, Daniel Chavarria, Paco Taibo II, Carlo Lucarelli, come spesso accade arriva il momento di tirare una riga sul passato e disegnare un nuovo futuro, salutare una Grande Famiglia che ti ha regalato tonnellate di ricordi e percorrere un’altra strada.
Così tra le nebbie e la bassa nasce “LA LUNGA NOTTE”, anno 2006, il primo lavoro da solista di CISCO che annovera anche la partecipazione di Don Andrea Gallo.
Un album che parla di impegno sociale, del non cedere ai compromessi, della solitudine e dell’umiltà, della fatica e del dolore. Una lunga notte e un lungo tour, seguitissimo, in tutti i migliori club italiani.
Una nuova band, nuovi viaggi (Tanzania, Romania, Treno della memoria), la partecipazione a “Stazioni Lunari”, un progetto musicale creato da Francesco Magnelli e Ginevra di Marco, ex CSI e un vestito musicale diverso, meno stretto e più svolazzante del solito.
Il passaggio dallo spaventapasseri della Lunga Notte alla Testardaggine del Mulo (2008) è stato breve, un manifesto di quella testardaggine andare fieri, la volontà di non seguire le mode, di andare avanti per la propria strada.
Nel 2009 ecco la magica serata in Piazza San Giovanni, concertone del Primo maggio. Dopo sei album in studio negli ultimi otto anni arriva il momento di incidere “DAL VIVO VOLUME I” che riassume tutta l’attività live dopo l’uscita dai Modena passando dalle serate in acustico ai concerti con l’intera band, collaborando con Bandabardò, Enzo Avitabile, Orchestra Multietnica di Arezzo e altri ancora.
Tra la fine del 2009 e il 2010 ecco un altro grande momento, condiviso con altri due transfughi dei MCR, cioè Cottica e Rubbiani. “40 ANNI – STORIE DI RAMBLERS, INNOCENZA, ESPERIENZA” ha visto il Sold Out in tutti i teatri. Uno spettacolo acustico, con pezzi rivisti e che porta il nome di una famosa canzone dei Modena ma che vuole lanciare anche un messaggio di sfida e nuovi progetti, perché anche a 40 anni si può ricominciare.
E sempre nel 2010 un’altra grande avventura! “FATICA DA COLTIVARE”, con le Mondine di Novi, un percorso che si snoda fra i canti di lavoro e le mie canzoni, che scorre in mezzo a sentimenti di lotta, fatica, sudore e resistenza!
Dopo aver avuto l’onore di ricevere il premio ANPI alla memoria di Renato Fabrizi in quel di Osimo si arrivare all’ultima fatica, FUORI I SECONDI, uscito il 31 gennaio 2012, un album voluto, desiderato con una lavorazione che viene da lontano, con omaggi ad Augusto Daolio, Ligabue (il pittore!), Jurij Gagarin e Dorando Petri.
Il 25 giugno del 2012 poi un altroevento da ricordare, la temporanea reunion coi MCR allo stadio Dall’Ara davanti a migliaia di persone peraiutare l’Emilia falcidiata dal terremoto.
Open Celtic Trio Improvvisazioni e ritmi incalzanti fanno degli Open Celtic Trio un gruppo di grandespessore, il quale non mancherà di allietare i vostri cuori e divertire i vostri animi!
Il gruppo nasce nel 1995per proporre, dietro un intenso lavoro di ricerca e formazione, la musica tradizionale irlandese. Ma, dopotante stravaganti avventure, stanchi del girovagare nell’ambiente sonoro il cui confine era stato già varcatomille volte, gli ‘Open Celtic Trio’ si ritrovano una calda sera d’estate e senza neanche rendersene conto, un po’ per gioco un po’ per follia, mettono su un repertorio che manda il pubblico in delirio!
Il trio si proclamaopen perché aperto alle contaminazioni più impensate… dalla incalzante ballata irlandese alla danza dellecaverne dei Flinstones.
La formazione, sperimentando l’unione di più stili,propone un orizzonte aperto dellamusica celtica…diventa la musica, linguaggio universale che abbraccia le nostre tradizioni e quelle di etnieche sembrano lontane ma, pur trovandosi dall’altra parte d’Europa, ci si accorge che in realtà siamo piùvicini di quanto si possa immaginare.
Il repertorio spazia dalle musiche tradizionali irlandesi rivisitate inchiave moderna a quelle mediterranee tradizionali per un effetto di grande brio e vitalità.
Gli Open CelticTrio sono: Pietro Vasile (violino ed effetti elettrici); Francesco Emanuele (Chitarra); Peppe Di Mauro (percussioni).
Per info e prenotazioni: La Dispensa Pub via Costanzo Mirto 0941 911243 3396057057