MUSICA – Ritorna il jazz a S. Agata Militello
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MUSICA – Ritorna il jazz a S. Agata Militello

Dopo le tre serate di “Gallego in jazz” svoltesi nella splendida cornice del Castello Gallego la scorsa estate, torna il jazz a S. Agata Militello.

L’appuntamento è per venerdì 26 gennaio 2024 ore 21:00

Domani nell’Auditorium ex Museo dei Nebrodi di via Cosenz 70 sede della Banda Musicale. Sul palco “Mattia Pedretti Trio”; il pianista Mattia Pedretti verrà supportato dalla sezione ritmica costituita dal giovane talento Riccardo Grosso al contrabbasso e Andrea Liotta alla batteria.

Biglietto d’ingresso € 7,00.

Per info 351/8863443

Mattia Pedretti Pianoforte

Maestro di pianoforte Mattia Pedretti intraprende lo studio del pianoforte all’età di 7 anni.

Si forma privatamente in musica classica e  partecipa a vari concorsi internazionali, quali “Valsesia Musica” e “Candelo music”, venendo premiato in varie occasioni.

All’età di 12 anni affianca allo studio classico i primi approcci alla musica moderna ed in particolare al jazz, studiando sotto la guida del M° Davide Calvi.

Dai 15 anni in poi, comincia ad esibirsi in gruppo presso festival ed eventi locali.

A 16 anni partecipa alle Berklee Clinics presso Umbria Jazz, dove ha l’opportunità di studiare con gli insegnanti della celebre scuola di Boston e di ascoltare per la prima volta dal vivo giganti del jazz quali Herbie Hancock, Chick Corea, Pat Metheny, Sonny Rollins.

Negli anni successivi, continua a frequentare corsi di alta formazione e workshop estivi come Roma Jazz’s Cool 2011, Siena Jazz 2012 e 2014, Veneto Jazz 2013, studiando con artisti del calibro di Lionel Loueke, Danilo Perez, John Patitucci, Avishai Cohen, Reuben Rogers, John Taylor ed altri.

Al contempo, prosegue i suoi studi privati con il M° Ramberto Ciammarughi.

A 19 anni parte per l’Olanda, dove studia al Koninklijk Conservatorium di Den Haag sotto la guida del  M° Jurai Stanik ed al Conservatorium Van Amsterdam.

Dal 2016 vive a Catania, dove è laureando in pianoforte jazz al Conservatorio Vincenzo Bellini con il M° Dino Rubino ed è attivo sulla scena musicale locale.

Collabora con il Monk Jazz Club e si esibisce live in festival, eventi e locali in tutta la Sicilia, oltre ad essere attivo come turnista in diversi studi di registrazione.

Riccardo Grosso Contrabbasso

Contrabbassista, classe 1990. Riccardo si trasferisce a Roma in giovane età per frequentare il “ Saint Louis College of Music” e studia con Marco Siniscalco e Gianfranco Gullotto. Terminati questi di studi continua con gli insegnanti Massimo Moriconi e Andrea Avena ed altri.

Ha partecipato ai seminari dei seguenti Musicisti: Roy Hargrove, Stefano Bollani, Luca Bulgarelli, Enrico Pieranunzi, Amen Seleem. La formazione per un musicista nel tempo non termina mai infatti, con piacere e soprattutto con passione partecipa a tutt’oggi a diversi corsi di specializzazione. In ambito Jazz Riccardo, nonostante la giovane età vanta un notevole numero di collaborazioni con Michel Moor, Stjepko Gut, Stefano Di Battista, Giuseppe Finocchiaro, Giulia La Rosa, Fernando Alba, Seby Burgio, Carlo Cattano, Francesco Cusa, Rosario Di Leo, Paolo Sorge, Andrea Beneventano, Fabrizio Puglisi, Bernardo Guerra ed altri. 

Andrea Liotta Batteria

Batterista, percussionista, compositore e arrangiatore, laureato con il massimo dei voti in Strumenti a Percussione presso il Conservatorio di Stato “A. Corelli” di Messina. Fin da piccolo si approccia alla batteria sviluppando un linguaggio sullo strumento, che è stato enfatizzato anche grazie alla partecipazione diverse masterclass e workshop jazz e di musica classica : – -per lo strumento tenute da Jojo Mayer , Chris Coleman , Quincy Phillips ,Jeremy Bean Clemons.

Andrea Liotta è uno sperimentatore di musiche che
rimettono in discussione lo spazio sonoro, il rapporto tra acustico ed elettronico, volgendosi a
un’arte dell’ascolto legata alla meditazione dell’emozione. Andrea ha costruito un linguaggio
estremamente personale, basato sulla combinazione di un set appartenente alla musica classica, rappresentato dal Vibrafono e dalla Marimba, e di un set di elettronica minimale , dove la creazione di una percussione elettroacustica si interseca all’uso di processori. La sua performance è densa,
ipnotica, composta di suoni metallici , suoni profondi e caldi della marimba e processori ,che
alternano momenti quieti ad altri più intensi e sostenuti.

 

25 Gennaio 2024

Autore:

redazione


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