La conferenza stampa di venerdì scorso a Brolo ha riservato diverse soprese. I colloqui tra il sindaco ed il Prefetto in Commissione Sicurezza; la storia dell’Eco3 e della richiesta di pignoramento conto terzi; le risultanze delle commissioni ispettive che hanno riconosciuto, salvo lievi incongruenze, il buon fare dell’amministrazione comunale guidata da Irene Ricciardello; le note articolate ed i commenti della Corte dei Conti sullo stato dei “numeri” del comune con la visione di alcuni documenti frutto di accessi agli atti presso gli uffici regionali -in fondo all’articolo anche un commento a tal proposito del vicesindaco Gaetano Scaffidi Lallaro che è anche assessore al bilancio -; i rapporti con l’opposizione consiliare, ma anche le “aperture di credito” dell’amministrazione per un impegno comune, globale, solidale per lavorare serenamente, in un clima di “normalità”, per la crescita di un paese “a pezzi”. Tra i tanti argomenti anche le richieste di restituzione dei fondi erogati per i cosidetti mutui fantasma da parte dell’istituto finanziario statale romano, la Cassa Depositi e Prestiti.
Irene Ricciardello durante la conferenza stampa, è apparsa particolarmente seria, riflessiva, calma, cosciente del complesso momento che Brolo sta vivendo.
Il sindaco ha parlato della svolta che oggi tutto l’apparato amministrativo e sociale di Brolo deve avere -prendendo atto di quanto successo e definito – dopo questo lungo anno di ispezioni, controlli, verifiche, produzioni di atti, che hanno permesso di mettere un punto fermo su tanto, e che dà vincente in toto strategie, atti e procedure, spesso difficili da percorrere, vedi la scelta del dissesto, che l’amministrazione ha deciso di intraprendere e attuare.
Ha detto che la sua amministrazione ha lavorato bene, che il tempo ha dato quelle risposte che lei si attendeva, anzi che era sicura che sarebbero arrivate, parlando anche che è tempo di pace sociale, di crescere insieme, di toni non guerreggianti ma di confronto e “normalità”.
Una conferenza stampa opportuna, ricca di materiale, di documenti che sono stati presentati alla stampa, e tra questi anche le sei richieste giunte dalla CC.DD.PP. con le quali si intima al comune l’immediata restituzione dei fondi erogati per sei opere pubbliche, poi diventi oggetti delle inchieste dei cosiddetti mutui fantasma.
In fondo – l’ha detto il sindaco, parlando di queste richieste – se lo aspettava.
Era una mossa che La Cassa Depositi e Prestiti di Roma, stante i fatti, ma soprattutto in vista dell’udienza del prossimo 28 ottobre avrebbe azzardato.
Ma questo non esclude la gravità del fatto, e la richiesta dell’immediata restituzione dei sei mutui concessi al comune di Brolo per altrettanti lavori e opere pubbliche non realizzate o parzialmente attuate diventa un problema serio.
Si tratta dei fondi per il Palazzetto dello Sport, per gli alloggi popolari, per la rete del gas metano delle frazioni, per le tribune modulari della palestra, per la scuola di via Roma, per l’area industriale artigianale di Sirò.
Il tutto per poco più di 5 milioni di euro.
Richieste che il comune ora sta vagliando ma che difficilente potrebbe erogare, sia per le sue magre casse ma anche per il fatto che sono debiti, se riconosciuti validi quindi contratti nelle piene facoltà del farlo dal comune di Brolo – ma per questo si dovrà aspettare le risultati dell ‘udienza a Roma del prossimo 28 ottobre – sarebbero di competenza della commissione liquidatrice per il dissesto in quanto impegni contratti prima del 31.12.2012.
In questo contesto si inseriscono anche le somme del Decreto 35. Quel Milione600mila euro con il quale il comune saldò parte di un mutuo. Una somma per la quale il comune ha ottenuto l’annullamento.
Per la cronaca la nota della CC DD PP è dei primi di agosto
A margine della conferenza stampa Gaetano Scaffidi Lallaro, vicesindaco e assessore al bilancio del comune di Brolo, ha evidenziato “immagino che ogni cittadino brolese amante del suo paese, dovrebbe esserne contento di quanto emerso dalle ispezioni contabili. Il fatto che, dopo la Corte dei Conti, gli ispettori regionali (richiesta verifica dissesto), il Tar, e anche la risultanza di quest’ultima ispezione regionale (che è durata oltre un anno ed è il frutto di decine e decine di esposti da parte dei consiglieri di minoranza) abbia dimostrato per l’ennesima volta che i cittadini di Brolo sono guidati da un’amministrazione che ha agito e continuerà a farlo nell’assoluto rispetto delle leggi e delle norme contabili ed amministrative, dovrebbe renderli orgogliosi e felici perché qui stiamo lavorando per gli interessi collettivi e del paese”
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