Il 15 febbraio, Nadia Furnari, come accade ormai da quasi 10 anni, dovrà comparire davanti al tribunale di Messina per la chiamata in giudizio promossa dall’ex Prefetto di Messina, Stefano Scammacca, contro l’Avvocato Repici che, in due lettere rivolte al Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2007, denunciava fatti e circostanze che coinvolgevano lo stesso ex prefetto. Lei, in particolare, è stata citata nel procedimento per una richiesta di risarcimento danni, in quanto accusata di essere, attraverso il sito www.ritaatria.it, l’organo divulgatore delle lettere.
Da Presidente dell’Associazione che mi onoro di avere fondato insieme a lei, e della quale lei è il pilastro portante, mi auguro che questa incresciosa accusa venga nuovamente respinta, come già è successo in primo grado, innanzitutto perché la pubblicazione delle lettere costituisce legittimo diritto di cronaca e in secondo luogo perché la denuncia civile e sociale contro ogni forma di illegalità, dovrebbe essere sostenuta e non perseguita.
Il silenzio è connivenza e isolare, puntando sul silenzio dei cittadini, è la vera arma di chi vuole fare i propri affari in barba a qualunque principio di convivenza civile, ed è per questo che tutelare e sostenere persone come Nadia è un dovere morale che ognuno di noi dovrebbe sentire fortemente.
Chiedo, pertanto, a tutti coloro che combattono ogni giorno controcorrente per restituire dignità e legalità a questo Paese, di unire la sua voce alla mia, a quella del Direttivo e a quella di tutti i nostri soci, e a divulgare questo appello, perché sostenere Nadia significa condividere la sua lotta e il suo sacrificio, la sua Resistenza.
Ringraziamo l’Avv. Nino La Rosa che da anni, così come tutti i nostri avvocati, ci segue a titolo completamente gratuito.