Tra gli altri a costituire il Gruppo – che nasce da un’idea condivisa,- c’è anche il messinese Franco Tiano.
Ragazzi Ciao Io dico #NUOVO RINASCIMENTO SICILIANO
Lui afferma:
Vorrei fare una premessa: durante questa fase di quarantena per il maledetto corona virus, mi sono soffermato spesso a commentare i fatti accaduti in Sicilia. In particolare ho riflettuto sul grande rischio che abbiamo corso, essendo stati, non mi meraviglierei se lo fossimo anche adesso, impreparati in campo sanitario. E’ chiaro che manca/va dall’acqua al sale. Ho notato, inoltre, un fuggi, fuggi, la scomparsa di tutti i personaggi noti della politica, tranne dei rappresentanti delle Istituzioni, che da buoni comandanti della nave, non hanno o non avrebbero potuto, abbandonarla. Siamo stati nelle mani del Signore o della provvidenza per chi non è credente come me. Da domani, i politici, di ogni ordine e grado, usciranno fuori come le lumache.
In atto, ci sono da gestire e spartire le tantissime somme per la fase di ripartenza.
Bisogna dire basta allo sperpero di denaro, bisogna pretendere che gli aiuti economici, frutto dei sacrifici di tutti, vengano adoperati per un unica causa: riportare l’isola ai fasti di un tempo. Bisogna dimostrare a chi punta il dito verso di noi, che siamo capaci di rimboccarci le maniche e di dire basta alla politica farlocca ed ai politici lumache.
https://www.facebook.com/groups/269419520885371
Il primo post
LA SICILIA RIVENDICHI UNA VERA ZONA SPECIALE CHE ATTUI LO STATUTO. SI COSTITUISCA UN GRANDE MOVIMENTO POLITICO FINALIZZATO A QUESTO SCOPO.
In questi momenti di sconforto, dove le preoccupazioni per la nostra salute e per il nostro futuro sono minacciati da un nemico ignobile ed invisibile, vorremmo che funzioni tutto ad orologio. Ci siamo illusi che una super potenza, dalle dimensioni e dalla capacità politico economica, all’altezza di competere con i grandi continenti, fosse stata una sicurezza in più nel momento del bisogno. Una stabile e confortevole area geopolitica, capace di sostenere le Nazioni e con loro i Popoli che li compongono.
In Europa ci siamo entrati con una grande Nazione ed abbiamo contribuito a renderla solida e competitiva, essendo tra l’altro uno dei più grandi Stati per produttività e competenze.
Possiamo, invece, definitivamente affermare che un Europa così non ha modo di esistere, un’Europa che in un momento calamitoso ti sostiene proponendoti un finanziamento con interessi ed utilizzando i tuoi stessi soldi.
Ma la situazione non si presenta meglio in chiave patriottica. L’Italia ha sempre avuto un andamento disuguale, tra Nord e Sud. Una Nazione che cammina al passo con i tempi soltanto nelle Regioni del Nord ed a discapito di un Sud, sottomesso e costretto all’assistenzialismo.
Il popolo si adatta facilmente, soprattutto se a farla da padrone è la politica. Tuttavia, in tempi di crisi le divergenze socio politico culturali e soprattutto quelle economiche, fanno innescare i solidi meccanismi di contesa tra nord e sud, per giustificare l’ammontare esoso di somme da partorire ed indirizzare al nord produttivo, rispetto ad un Sud che si lecca le ferite, accontentandosi di vivere con la pensione della nonna o dell’invalido di turno.
Se queste situazioni becere e riproduttive di un sistema filo nordico persistono, non mi meraviglierei se Salvini, per non perdere la propria leadership, abdicasse, per fare ritorno ad una politica di parte, una politica di sostegno alla Padania, da contrapporre ad un Sud ladro e poltrone, che ritornerebbe a vivere sulle spalle dei Padani.
Insomma, se noi Siciliani, prima di aprire le porte della nostra Isola, non riusciamo a chiuderci in religiosa unione d’intenti, finalizzata non ai partiti, ma ad un’unica, convinta e decisiva, lotta per la riconquista della dignità, politica, economica e sociale, costituendo una vera zona speciale, che attui lo Statuto e s’imponga al Governo, continueremo ad ottenere umiliazioni e saremo tacciati di nulla facenti.
Dimenticando che le Industrie del Nord riceveranno aiuti milionari e le piccole e medie Aziende del Sud le briciole.
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