Riceviamo e pubblichiamo
Ambientali e Pubblica Istruzione
PALERMO
Al Dipartimento dei Beni Culturali e Ambientali, dell’educazione
permanente e dell’architettura e dell’arte contemporanea
PALERMO
Al Soprintendente BB.CC.AA.
MESSINA
All’Arch. Rocco SCIMONE
Responsabile del Procedimento
c/o                   Soprintendenza BB.CC.AA.
MESSINA
Al Geom. Antonello PETTIGNANO
Direttore dei Lavori
c/o                    Soprintendenza BB.CC.AA.
MESSINA
All’Ufficio Diocesano Beni Culturali
c/o                                     Curia Vescovile
PATTI
Al sindaco del Comune di Naso (Me)
SEDE
OGGETTO: grave stato di degrado in cui versa la Chiesa di San Cono Abate – Naso (Me) – a seguito dell’interruzione di lavori urgenti.
I sottoscritti Consiglieri Comunali RUBINO Giovanni e RANDAZZO MIGNACCA Giuseppe, con la presente rappresentano il malcontento e la preoccupazione che aleggia tra la popolazione Nasitana per lo stato di degrado e di abbandono del Tempio di San Cono Abate a seguito dell’interruzione dei lavori “urgentiâ€Â, ritenuti necessari dopo i danni causati dagli eventi atmosferici del febbraio 2002;
Premesso
- che da oltre 7 anni il Tempio del Nostro Patrono e Concittadino è chiuso al culto;
- che disposti gli interventi urgenti, da parte della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Messina. Consegnati i lavori quasi 7 anni fa, gli stessi sono da 5 anni interrotti (!!!) lasciando la struttura in uno stato di precarietàe di evidente degrado;
- che vi sono stati innumerevoli solleciti per lo sblocco dei lavori in oggetto, da parte della Curia Vescovile di Patti e del Comitato Cittadino Festeggiamenti San Cono Abate (il quale ha anche provveduto a una raccolta firme);
- che appare opportuno, un intervento concreto, da parte del Comune come peraltro richiesto, dai sottoscritti, nel luglio 2004, alla luce di quanto espressamente previsto dall’articolo 4 comma 4 del vigente Statuto Comunale “………….il Comune riconosce la grande importanza storico religiosa del Tempio dedicato al patrono S. Cono e ne promuove la valorizzazione, considerando lo stesso un bene prezioso per la collettività. Il Comune collabora con le autoritàreligiose e porràin essere tutte le azioni che si renderanno necessarie per la salvaguardia e sviluppo del Tempioâ€Â.
Rilevano
- che le opere di messa in sicurezza del campanile sono state completate prima dell’abbandono del cantiere;
- che il ponteggio si trova in uno stato di degrado e di precarietà. Dovuti al lungo tempo trascorso dopo l’inspiegabile ed improvviso abbandono del cantiere;
- che parte del ponteggio, poggia su una porzione di copertura della Chiesa. L’impresa esecutrice, durante il suo montaggio, per comodità, ha rimosso numerose tegole (doveva essere un lavoro urgente e di breve durata !!!);
- che l’abbandono del cantiere ha anche causato, sulla copertura, lo spostamento di ulteriori tegole, la crescita di una folta vegetazione, oramai diventati dei veri e propri alberelli, impedendo alla acque piovane di drenare regolarmente nelle grondaie, determinando la tracimazione e l’infiltrazione delle stesse lungo i muri, causando una accelerazione del degrado nell’edificio (ben visibile al suo interno).
Quanto sopra evidenziato, col disappunto per l’insopportabile periodo di tempo trascorso,
gli Organi in indirizzo, ciascuno per le proprie competenze e responsabilità, di giungere all’immediato sblocco dei lavori, al completamento e alla riapertura al Culto del Tempio di San Cono.
Se quanto richiesto non fosse possibile, in tempi brevi,
in alternativa, lo smontaggio del ponteggio, per consentire: la rimozione delle sterpaglie, una revisione generale del tetto, ecc, lavori necessari per evitare così ulteriori infiltrazioni d’acqua che, con l’approssimarsi dell’inverno, causerànuovi danni alla struttura, nonché la perdita di una delle opere architettoniche più importanti per la ComunitàNasitana. ÂÂ
Naso (Me), 04 agosto 2009 ÂÂ
(Giovanni RUBINO)
(Giuseppe RANDAZZO MIGNACCA)