Dopo oltre 10 anni di attesa, grazie all’impegno del nuovo esecutivo, è stata trovata la strada giusta per sbloccare l’iter amministrativo e fare ripartire i lavori di restauro conservativo di una infrastruttura che tanto giovamento porterà alla crescita economica ed allo sviluppo turistico della Città.
Giovedì 20 giugno alle ore 18:00, infatti, sarà inaugurato il restaurato “Chiostro dei Minori Osservanti”, adiacente alla Chiesa di S. Maria del Gesù e l’annessa Sala Multimediale.
Il progetto relativo al restauro del Chiostro e finalizzato al recupero di tutto il complesso dei manufatti esistenti, dell’importo di € 922.376,24, è stato finanziato con fondi POR della Comunità Europea già nell’anno 2003.
I lavori iniziati un decennio addietro si interruppero quasi immediatamente a causa dei contenziosi che si vennero a creare fra il Comune di Naso, il progettista e la Ditta aggiudicataria dell’appalto.
La scriteriata gestione dei lavori appaltati, ha seriamente messo a rischio il finanziamento ottenuto, compromettendo, quindi, il recupero del prestigioso antico manufatto.
L’amministrazione Letizia, si è trovata a fronteggiare una situazione molto delicata poiché si era prossimi alla perenzione dei fondi già assegnati ed i lavori erano solo al loro inizio.
Con la profusione del massimo impegno e con un’alacre attività sinergica politico-gestionale l’opera pubblica è stata ultimata e quindi strappata al lungo elenco delle incompiute lasciato dalla passata Amministrazione.
Oggi viene restituito alla fruizione della collettività un bene prestigioso e funzionale che ben concilia il suggestivo fascino del passato con l’esigenza di uno spazio moderno polivalente.
La Chiesa di S. Maria del Gesù fu edificata insieme al convento dei Minori Osservanti in epoca quattrocentesca.
Del complesso originale restano solo parti delle mura del convento, un’ala del chiostro e la Chiesa, che è meglio conservata e al cui interno si trova il monumento gotico rinascimentale di Artale Cardona che raffigura quattro statue che rappresentano le Virtù.
La storia di esso inizia intorno al 1470, quando Artale I Cardona, barone di Naso, e sua moglie invitarono una colonia di Frati Minori Osservanti, il cui priore era Padre Egidio Macrì, ad erigere i fabbricati in questione, fornendo, insieme al Comune, il denaro necessario.
L’opera che è ubicata in una posizione panoramica la quale, in passato, era nettamente al di fuori del centro abitato,fu terminata nel 1475, come testimoniato dalla scritta a caratteri gotici posta sull’intradosso dell’architrave dell’ingresso della chiesa: MCCCCLXXV.
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