Così sono le foto di Natale.
“Fotografare significa infatti appropriarsi della cosa che si fotografa.
Significa stabilire con il mondo una relazione particolare che dà una sensazione di conoscenza, e quindi di potere.”(S. Sontag, Sulla fotografia, Einaudi, Torino, 1978).
E quindi poi, anche attraverso i social, poter trasferire “questa proprietà” a chi vuol fermarsi ad osservare quello scatto.
E così nel tempo, nei processi mentali attraverso i quali l’uomo crea un mondo – fittizio e pur vivo, convenzionale eppur non meno concreto del cosiddetto mondo reale – in cui entra in gioco l’immaginazione le foto ci rimandano emozioni.
E ci lasciano pensare, sognare, ritornare indietro nel tempo.
Questo anche alle foto di Natale Arasi, fotografo quasi per caso, ma oggi, dopo anni di scatti, cresciuto professionalmente, testimone di manifestazioni e di eventi, è ormai memoria storica di quanto sopratutto a Capo d’Orlando avviene intorno a lui.
Bravo Natale.
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