Nel vasto panorama degli eventi culturali e scientifici, pochi riescono ad ispirare, educare e sorprendere come il Festival della Scienza di Genova.
“Impronte”
L’edizione del 2023 è ancora una volta all’insegna dell’innovazione e della creatività, con un tema intrigante e ricco di significati: “Impronte”. Questo tema offre spunti di riflessione su vari aspetti della nostra esistenza, dai segni che lasciamo nel mondo fisico alle tracce che lasciamo nella storia e nella cultura.
Quando parla lo spazio
Il Festival della Scienza è noto per la sua capacità di coinvolgere il pubblico in discussioni su argomenti scientifici e tecnologici complessi, rendendoli accessibili a tutti.
Quest’anno, il Festival ha offerto un evento speciale il 3 novembre, intitolato “Quando parla lo spazio”, che promette di essere un’esperienza straordinaria.
Questo evento vede la partecipazione di artisti e scienziati di grande talento, tra cui il brolese Natale Calderaro, Rossella Soro, Sylviane Sapir e Alberto Terrile. Questi esperti ha esplorato il tema dello spazio in modi affascinanti, con l’obiettivo di catturare l’immaginazione del pubblico e far riflettere sul nostro rapporto con l’universo.
Indimenticabili: gesti quotidiani e gesti d’arte
In particolare, l’intervento di Natale Calderaro, dal titolo “Spazi chiusi-Spazi aperti”, ci porta in un luogo carico di storia e significato: l’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto. Questa struttura, ormai dismessa, rappresenta una realtà complessa, dove lo spazio ha due funzioni fondamentali: da un lato protegge, ordina e separa, dall’altro si apre alla natura e alla speranza. È stato un luogo in cui si è tentato di affrontare la malattia mentale in modo più moderno ed umano, un viaggio che ha segnato una pietra miliare nella storia della psichiatria.
Questo spazio, carico di dolore e di speranza, diventa il palcoscenico di un dialogo tra la psichiatria e l’arte, tra la sofferenza e la creatività. Durante l’evento, si è parlato di come questo luogo abbia influenzato la storia della psichiatria e come abbia rappresentato una pietra miliare per il cambiamento nell’approccio alla salute mentale.
Ma non è tutto: l’arte e le nuove tecnologie giocano un ruolo fondamentale in questa narrazione.
La musica elettronica e la fotografia si uniscono – come ha evidenziato lo stesso Calderaro – per rispondere alle suggestioni profonde di questa struttura. L’arte si fa strumento di espressione e di comprensione, permettendo al pubblico di esplorare i confini tra la mente e lo spazio fisico, tra la malattia e la guarigione.
Il Festival della Scienza 2023, con il suo tema “Impronte”, ci ricorda che la scienza e l’arte possono coesistere in modo straordinario.
Esso ci invita a riflettere sul nostro passato, presente e futuro, esplorando il significato delle impronte che lasciamo nel mondo e nella società. Questo evento ci offre l’opportunità di esplorare le tracce che definiscono chi siamo e chi possiamo diventare, e di farlo in uno spazio straordinario che racchiude in sé la sofferenza, la speranza e la possibilità di trasformazione.
dove
L’ex Ospedale Psichiatrico di Quarto è un luogo dove lo spazio ha due funzioni fondamentali: proteggere, ordinare, separare, ma anche aprirsi al sole, alla natura e alla speranza. Fra le sue mura, nel 1895 ha preso vita il tentativo di affrontare la malattia mentale in termini più moderni e civili: un viaggio che conoscerà il suo apice con Franco Basaglia e Antonio Slavich, che a Quarto lascia un’impronta fondamentale. In questo spazio carico di dolore e di speranza, dove ancora oggi i muri trasudano di mille vite, vogliamo parlare di psichiatria e anche di arte e di nuove tecnologie: la musica elettronica e la fotografia. Torna il tema della matrice, ormai dematerializzata, che lascia la sua traccia facendo vivere lo spazio con nuovi mezzi di rappresentazione o con i suoni misteriosi della musica elettroacustica. Rispondiamo con le suggestioni dell’arte alla suggestione profonda di questa struttura.
Natale Calderaro
Natale Calderaro, Psichiatra, Psicoterapeuta. Direttore dei Servizi di Salute Mentale di Genova-Levante dagli anni ’80 al 2011. E’ stato Coordinatore Sanitario dell’Ospedale San Martino – USL 13. Ha insegnato nella Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Genova, nella Scuola di Specializzazione in Psichiatria. Attualmente è Membro Esperto del Tribunale di Sorveglianza di Genova e Docente nella Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicoanalitica “Il Ruolo Terapeutico” di Genova.
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