Nave da crociera affondata – Tre morti accertati nella tragedia di Civitavecchia
Cronaca Regionale

Nave da crociera affondata – Tre morti accertati nella tragedia di Civitavecchia

Sono tre – al momento – le persone che hanno perso la vita nell’incidente che ha coinvolto una nave da Crociera, la Costa Concordia (di proprietà della compagnia genovese Costa Crociere, un marchio Made in Italy, ma da anni passato in mani americane), salpata da Civitavecchia alle diciannove e trenta di venerdì e diretta a Savona, incagliata a Largo dell’Isola del Giglio. Lo confermano fonti del Comando Generale della Capitaneria di Porto. I ferirti sono 14. A Porto Santo Stefano sono sbarcate 4.179 persone delle 4.229 che si trovavano a bordo: lo ha affermato il capo ufficio relazioni esterne delle Capitanerie di porto, il comandante Filippo Marini, sottolineando che si tratta ancora di un dato provvisorio e non si puo’ parlare di dispersi poiche’ altri passeggeri e membri dell’equipaggio sono stati evacuati in elicottero e altri devono ancora arrivare.  Il Capitano di Fregata ha confermato il bilancio di tre morti i cui cadaveri sono arrivati questa mattina a Porto Santo Stefano. Per fornire un numero di dispersi “dobbiamo aspettare che si chiudano i conti”.

Uno dei feriti e’ ricoverato al policlinico di Siena, ‘Le Scotte’ e al momento e’ in sala operatoria. Secondo quanto si apprende verserebbe in gravi condizioni.

nave_affondata_2A bordo c’erano un migliaio di turisti italiani, 500 tedeschi, 200 spagnoli e sudamericani, 160 francesi, 27 svizzeri e alcune decine di britannici tra i passeggeri. Questo da una prima stima basata sui numeri forniti dalla compagnia e sulle informazioni arrivate dai vari Paesi. In totale a bordo c’erano 4231 persone, 3208 passeggeri e 1023 membri dell’equipaggio, tra questi molti italiani ma anche tantissimi stranieri.

Fra i passeggeri c’erano anche decine di parrucchieri che avrebbero dovuto prendere parte a ‘Professione lookmaker’, un corso di formazione per parrucchieri e hair stylist previsto proprio a bordo della nave della Costa. Al termine della crociera trenta di loro, secondo il programma, avrebbero dovuto accedere ad un reality di alcune puntate su una tv nazionale per la proclamazione del ‘Lookmaker 2012’, con un premio di 100.000 euro da utilizzare per ristrutturare la propria azienda.

Ora ci si interroga sulle cause della tragedia. Il procuratore capo di Grosseto, Francesco Verusio, ha aperto un’inchiesta al momento a carico di ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, disastro e naufragio in merito alla nave Concordia che si e’ incagliata all’isola del Giglio. La Procura di Grosseto sta cercando di ricostruire le cause dell’incidente e appurare le responsabilita’.

“Non ci sono rotte di navigazione definite su quel tratto di mare”. Lo speiga all’Agi il portavoce della capitaneria di porto, capitano di corvetta, Emilio del Santos. “L’ipotesi piu’ probabile – aggiunge – e’ che si possa essere trattato di un problema tecnico che ha portato all’incagliamento. Ma per tutto questo attendiamo le registrazioni della nave”.

“Non può esservi dubbio: la nave ha preso uno scoglio. Le indagini dovranno stabilire perche’: può essersi trattato di errore umano o di avaria degli apparati elettronici”. Lo ha detto all’agenzia Ansa un esperto di navigazione che si trova nell’area dell’incidente e che ha sommariamente ispezionato da sottobordo la Costa Concordia.

nave_affondata_costa_1Il soccorso ai passeggeri e’ stato prestato con le scialuppe di salvataggio, con le motovedette e una ventina, fra equipaggio e passeggeri sono stati vericellati con gli elicotteri. La nave, di 290 metri di lunghezza, alle 22 circa di ieri, a seguito di un incidente in prossimita’ dell’isola del Giglio, ha iniziato ad imbarcare acqua e ad inclinarsi di circa 20. Su questo aspetto, ha spiegato la Capitaneria, ci sara’ un’ inchiesta ma al momento non si possono formulare ipotesi. La nave non e’ ancora affondata.

A bordo si trovavano 4231 persone, di cui 1023 facenti parte dell’equipaggio. Il coordinamento delle operazioni di soccorso e’ stato fin da subito assunto dalla Guardia Costiera di Livorno che ha inviato sul luogo dell’incidente le proprie motovedette, unitamente a quelle della Guardia Costiera di Porto Santo Stefano, Porto Ferraio e Civitavecchia. In area anche un elicottero partito dalla Base aerea della Guardia Costiera di Sarzana per monitorare dall’alto lo sviluppo della situazione ed intervenire in caso di necessita’. Sono state inviate sul luogo dell’incidente 4 navi mercantili in navigazione nell’area. In particolare sul traghetto Aegilium della societa’ Toremar sono state imbarcate alcune delle persone che hanno abbandonato la nave, per essere trasferite all’isola del Giglio. In zona, anche mezzi navali della Guardia di Finanza, Polizia di Stato ed un elicottero della Marina Militare.

fonte- affaritaliani.it – by libero

I soccorsi sono ancora in corso ed “e’ possibile che ci siano dispersi”, ha spiegato il prefetto di Grosseto Giuseppe Linardi, sottolineando che una parte della nave e’ sommersa e “non e’ ispezionabile”. “Non si puo’ escludere che nella notte, con il panico e alcuni viaggiatori che si sono gettati in mare, possano esserci dispersi”, ha sottolineato Linardi. “Ci stiamo domandando come sia stato possibile” che la nave si sia incagliata, ha aggiunto il prefetto che ha tuttavia invitato ad attendere gli accertamenti delle autorita’.

VIDEO/ La stessa nave aveva già avuto un incidente nel 2008 a Palermo (da YouReporter)

Circa 600 passeggeri, dopo essere stati tratti in salvo, stanno raggiungendo in pullman due alberghi, vicino all’aeroporto di Fiumicino. Da qui, riprenderanno il viaggio in aereo per tornare nelle loro citta’ di origine. I primi 250, la maggior parte dei quali di nazionalita’ spagnola, avrebbero gia’ raggiunto l’Hilton. Secondo quanto si e’ appreso, nelle fasi concitate dell’abbandono della nave, in molti sarebbero rimasti senza documenti. La Polizia di Frontiera dell’aeroporto di Fiumicino “fara’ di tutto” per consentire loro di rientrare in patria.

Intanto le squadre di sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Firenze e Grosseto e la Capitaneria di Porto in questo momento stanno lavorando per verificare come e’ appoggiata la nave sul fondale e verificare la stabilita’. E’ quanto si legge in una nota della protezione civile della provincia di Grosseto. Nelle prossime ore verranno impiegati gli speleosub che sono specializzati negli spostamenti all’interno di anfratti, per ispezionare la parte interna.

E la Capitaneria di Porto di Livorno rende noto che e’ stata avviata un’inchiesta amministrativa sia sulle cause del naufragio della nave Costa Concordia, sia sul soccorso ai passeggeri da parte dell’equipaggio.
Paolo Bausani, istruttore subacqueo e titolare del diving “Costa d’Argento” a Porto Santo Stefano, conosce metro per metro lo spicchio di mare teatro del naufragio della Costa Concordia e non riesce proprio a spiegarsi “perche’ una nave di quella stazza e di quella lunghezza navigasse cosi’ vicino alla costa. Fino a starci praticamente ‘attaccata’”.

“E’ una tragedia che sconvolge la nostra azienda. Il nostro primo pensiero va alle vittime, e vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra vicinanza ai loro familiari e amici”. Cosi’ Costa Crociere definisce l’incidente che ha coinvolto questa notte una sua nave a largo dell’Isola del Giglio. “In questo momento tutti i nostri sforzi sono concentrati nelle ultime operazioni di emergenza, oltre che nell’offrire assistenza agli ospiti e all’equipaggio che erano a bordo della nave, per farli rientrare al piu’ presto a casa. Le procedure di emergenza sono scattate immediatamente per procedere all’evacuazione della nave. L’inclinazione che ha assunto progressivamente la nave ha reso le operazioni di evacuazione estremamente difficoltose. Vogliamo esprimere un profondo e sentito ringraziamento alla Guardia Costiera e alle forze da essa coordinate – aggiunge la Costa – incluse le autorita’ e i cittadini dell’Isola del Giglio, che si sono prodigate nelle operazioni di salvataggio e assistenza agli ospiti e l’equipaggio. L’azienda collaborera’, con la massima disponibilita’, con le autorita’ competenti per verificare le cause dell’accaduto”.

Gia’ nel 2008 la Costa Concordia era stata protagonista di un incidente durante una manovra nel porto di Palermo (vedi video in questa pagina). Il 22 novembre, con mare forza sette e un forte vento, la nave da crociera fini’ contro il bacino di carenaggio. Gravi i danni alla prua, dove si apri’ un grosso squarcio. Nessun ferito, ma tanta paura tra i passeggeri arrivati da Malta.
Non solo: un video, pubblicato su Youtube e rilanciato via Twitter, impazza tra gli internauti: è il battesimo sfortunato della nave Costa Concordia. Le immagini mostrano il varo della nave nel 2005, con la tradizionale bottiglia lanciata che non si rompe, un evento considerato malaugurante per un battello.

14 Gennaio 2012

Autore:

admin


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