L’impossibile è volere. La Rinascita nelle opere di Iannzzo. Nota critica di Roberto Santoro dell’associazione Pathos
A margine dell’inaugurazione della mostra “Familias due.punto.zero“, tenutasi a Brolo, ieri, domenica 1 novembre, l’intervento del critico Roberto Santoro.
Conosco il maestro Nini Iannazzo ormai da alcuni anni, e, avendo da subito apprezzato le grandi qualità umane, professionali e culturali mi onoro e mi godo questa sua frequenza, sperando di ricambiarlo anch’io di pari stima e, siccome questa stima la sento, mi ritengo fortunato nel poter continuare ad ascoltare le sue idee, i suoi racconti, i suoi progetti e insieme tutta la sua bontà complice, anche sicuramente, sua moglie e figli, e un uomo così legato a valori sinceri di amicizia e onestà, di affetti e famiglia, non può non far trasparire dalle sue opere che questi sentimenti. Forse un pò dimenticati o persi? Allora Ninni ci trasmette valori di Rinascenza o Rinascita , che siano di gioia, di serenità e di felicità per ognuno e per sempre. Tema e titolo e obiettivo continuo della sua arte.
Nella sua carriera creativa, Ninni, veramente ha saputo generare e creare diverse situazioni artistiche, fatte di linee e forme, sempre all’avanguardia. Linee disegnate e forme tratte da pietra e creta informi, che ben si lasciano corteggiare dal progetto partorito dalla sua mente.
E’ dotato, infatti, di forte intelligenza e curiosità mentale, per questo non si ferma alla monotonia, si vede, questo, nella continua ricerca anche dei materiali, compagni di viaggio o semplicemente alfabeto espressivo nelle sue mani.
Dunque parlavo di curiosità mentale, è questo dono che scatena il suo talento e lui, che ha in testa il messaggio da esternare all’interlocutore si muove a proprio agio e con sicurezza perché il suo spirito positivo sia di sempre maggiore godimento per tutti e, per tutti ci sia una nuova rinascita culturale.
Le forme delle sue sculture , ci parlano di legami, egli, realizza un tutt’uno di due persone, di due menti e di due cuori, un figlio li unisce ancora di più, Ecco che la Rinascita generata da questi valori ha basi più solide e sinergiche a progetti ancora più grandi.
Il suo linguaggio appare espressione individuale, ma è senza dubbio oggettivo.
Le forme simboliche narrano, da sempre, l’incessante autoalimentazione della nostra lettura della vita e del suo divenire, in modo che la voglia di inter’azione dell’artista e anche dell’uomo, diventi una infinita possibilità di formazione. Nelle sue opere, sempre si può cogliere questo aspetto, l’osservazione dell’esistenza umana appare come avvolta dentro alle sue sculture, nonché nella sua filosofia o modo di vedere il vivere e il vissuto.
La non coloritura o l’unica tonalità della pietra, determinano il carattere della lettura che lo spettatore intuisce, facendosene pensiero e, quasi sempre, condivisione e insegnamento.
Rinascenza generale dunque, nel racconto e nei desideri del Maestro Ninni Iannazzo, inizio e proseguimento di una epoca nuova. Sono bastati pochi anni, perché si cadesse in una nuova forma di oblio, dalla ricostruzione postbellica a oggi, e oggi da questo invito dell’artista di esigenza, desiderio e formazione di un nuovo pensiero aperto e positivo, bisogna partire, alla ricerca di insegnamento culturale, filosofico e anche pratico nella vita, di attuali e future generazioni.
Grazie Ninni
Roberto Santoro
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