Fra qualche giorno saranno dieci anni, da quando è andato via e la sua storia potrebbe iniziare con il classico “C’era una volta…”. Imprenditore lungimirante, realizzò un albergo ed il nuovo cinema a Brolo; fece la bella vita in Piemonte da giovane imprenditore edile, amava le macchine veloci, le moto e sopratutto la sua famiglia ed aveva altri grandi progetti.
Le belle storie iniziano sempre così, con un “c’era una volta”, e quella era una Brolo che usciva dalla guerra e che aveva voglia di cambiare, con tanti giovani che non potendo andare all’università sceglievano la strada del lavoro, della gestione di piccole imprese prosperanti negli anni del boom economico.
Storie che terminano con un «e vissero felici».
E Nino Ricciardello, uno dei tanti “chiareddi” certamente e per molti versi lo fu.
Felice della sua famiglia, della vita, dei figli, anche se la sua fu una vita breve, segnata anche da grandi acciacchi fisici che ne minarono il fisico ma non la mente… fino all’ultimo.
Quella che stiamo per raccontare è una «never ending story», la storia infinita dell’imprenditoria senza master e di coraggio, cominciata a metà del secolo scorso.
Quell’imprenditoria brolese spregiudicata, strafottente e coraggiosa, non fatta solo dai figli di papà, che andarono prima all’università per poi diventare notabili o affermati professionisti, ma dai figli di un proletario urbano, che venivano dalle famiglie di pescatori o da quelli dei coloni, che per non andar a invecchiare nei magazzini o sottopadrone nelle botteghe di fabbri e falegnami preferirono a volte emigrare, investendo sulla forza delle braccia, sullo spirito imprenditoriale, in un’Italia che aveva bisogno di manovali che diventano imprenditori edili, imbianchini che diventavo maestri del ducotone, meccanici che divennero elaboratori di motori rombanti.
Una storia dove ancora l’ultimo capitolo non è stato ancora scritto.
Nino Ricciaredello, famiglia unita ma numerosa, decise di andar via dalla casa di via Trieste, lì Carmelo, suo padre e Maria Stancampiano “a Barolo” crescevano i figli Emilio, Saro, Santa, Mimma e il più giovane Salvatore.
Nino aveva idee, sapeva creare il lavoro e la volontà di fare meglio.
Un’avventura priva di confini e limiti, partita in sordina e con molto entusiasmo, ma anche con i piedi per terra.
Perché è proprio dalla malta e dal cemento che nasce questa storia, a due passi da Torino, ad Ivrea, dove da lì a poco sarebbero arrivati altri brolese, i Gumina e poi i Caranna e dove i profili del cielo si punteggiavano di palazzi e di Alpi.
Nino scelse di far l’imprenditore, costruiva casa e allargava le sue visioni sulla vita e sul futuro.
Amava vivere bene e d’estate, oppure a Natale, tornando a Brolo, sfoggiava cappotti di cachemire, macchine grintose, moto rombanti.
Uno stile di vita – elegante e fascinoso – che mantenne sempre, con classe, tra sciarpe di sete e borsalino.
Rientrò a Brolo e decise, quasi svenandosi, di investire sul paese.
Costruì l’hotel Principe. Con il Gattopardo le due strutture che dovevano lanciare Brolo nel mondo turistico.
Un hotel nuovo, pensato anche per la destagionalizzazione grazie ai rappresentanti, ai riscaldamenti suddivisi per piano, che guardava agli emigranti locali che rientravano per mille ed un’occasione quale nuova e potenziale clientela da fidelizzare, che aveva parcheggi e sala ristorante che poteva ospitare cerimonie e banchetti.
Sotto l’albergo si realizzò anche la prima discoteca del paese, “l’Antoine”, mentre al piano terra si trasferì la “Giara” il ristorante della sorella Santa*, che aveva aperto qualche anno prima con suo marito Carmelo Bruno e che si trasferiva sotto l’hotel lasciando i locali di don Nunzio Scaffidi.
Nino Ricciardello, voleva altro, e realizzò il cinema comunale. Anche questo chiamato “Principe”, quasi un marchio di fabbrica, sulla via Liberà.
Ritornava con lui l’epopea dei grandi film a Brolo, del doppio spettacolo il martedì, dato che la sala del “Risveglio” aveva chiuso i battenti per lasciar posto all’altro albergo che aveva fagocitato anche l’arena estiva.
Nel nuovo cinema, oggi in ristrutturazione, allestì anche veglioni danzanti e stagioni teatrali, suonò la sua tromba Nini Rosso, ma poi, con l’incedere della malattia, preferì darlo in gestione a Enrico Caruso per poi venderlo al comune.
Per gli amici era bello vederlo tornar dal piemonte, quando con i fratelli Damiano, portava le ultime novità della città.
Lui rideva, raccontava storie e accoglieva chi da paese o dai dintorni voleva trovar lavoro al “nord”. Mai seppe dir di no, perdendoci anche soldi e saluto.
Poi l’incontro con la donna della sua vita, Rita Portale, orlandina, dai modi stilosi e riservati.
Con lei ha vissuto a Capo d’Orlando sino alla fine, giunta il 22 marzo del 2008, coccolato dai figli Roberto e Marilù che gi raccontavano come il suo paese cambiava in fretta, e con gli amici che lo andavano a trovare a casa anche quelli del partito, il PRI di Ugo la Malfa, che lui aveva fondato a Brolo.
Anche qui una scelta controcorrente, di cuore e di vita.
Lui, Nino Ricciardello, amava definire il PRI come il partito più onesto d’Italia, insieme col movimento sociale di allora (ospitò anche Giorgio Almirante in visita a Brolo nei saloni del suo hotel) e i comunisti, aggiungendo che in quel “piccolo partito di massa” ritrovava amici e ideali ed andava orgoglioso del suo rapporto con La Malfa, un pò meno di quello intrattenuto con Aristide Gunnella, ma moltissimo di quello avuto con Spadolini.
Ci piace ricordarlo davanti al muro imbiancato del Principe – che oggi è casa di riposo – cappello in testa, bastone in mano, pronto a salir sulla sua 127 “arancione” con la bella scritta hotel Principe”, tra un caffè ed una risata, parlar di futuro e di storie del paese, senza sapere che per Brolo il futuro era già alle spalle e che oggi è sempre più orfano di imprenditori seri come era lui.
- a proposito del ristorante La Giara.
Nasce quasi come una rosticceria lungo la via Statale, all’ingresso del paese, nelle case basse che poi lasciarono spazio ai nuovi fabbricati di Giambilaro per volontà di Santa e suo marito Carmelo Bruno, poi divenne “ristorante e sala ricevimenti” trasferendosi nei grandi magazzini di Don Nunzio Scaffidi, al centro del paese, vicino la macelleria di Ottavio e la casa di Saghes. Una grande sala, con i lampadari ricavati da vecchie giare e tanto ferro battuto. Fu il primo vero ristorante di Brolo. Quindi quando venne costruito il Palazzo Luana, cambiò sede, approdando nei locali del Principe per poi trasferirsi definitivamente lungo la via Ferrara.
anche Nino Riccairdello entra a far parte dei “Brolesi” la rubrica dedicata a uomini e storie del paese… per leggere qualche articolo:
NINO RICCIARDELLO – Il Piccolo “Principe”
“FEMMINELLO DI BROLO” – Una specialità di limone pressochè scomparsa … e non si può non ricordare Pippo Salvatore Gentile
RICORDANDOLO – Cono Bruno
MARIA MANERI – E’ stata la maestra di chi ha oggi sett’annni. Ma a Brolo in tanti la ricordano ancora
L’ADDIO A TURI ZIINO – Forse l’ultimo socialista storico di Brolo
BROLO, L’ULTIMO MAGAZZINO – “Il paese che non c’è più”
UOMINI & BETTOLE – TEPOROSI BARATRI DI VAPORI E DI GENTE, CONFINI VERSO LA TERRA DI MEZZO, SONO STATE UN “PEZZO” DI BROLO
PESCATORI – Attraverso alcuni scatti il “ti vogghiu cuntari…” dei pescatori
MEMORIA & RICORDO – Nei giorni dedicati a Paolo Borsellino pochi ricordano che Piera Aiello è cittadina onoraria di Brolo
DON CICCIO – IL POSTINO CHE SUONAVA SEMPRE DUE VOLTE!
DON NINO “CIURIDDU” – L’ultimo Sacrestano di Brolo
POETI BROLESI – Linda Scaffidi: “Quando la profondità vive nascosta nella superficie”
INCONTRI BROLESI – CARMELO E SALVATORE IN MARTINICA
OGGI E’ SANTA RITA – A Brolo era la Santa dei Reduci
BROLO – Quando il Paese fece un Processo alla storia, riabilitando i 15 operai condannati nei moti del ‘21
PROVOCAZIONI – A PARLAR DI CIMITERI SI PUÒ ANCHE MORIRE… OPPURE SOFFERMARSI A RIFLETTERE
SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
BROLO – Amarcord, la V A geometri si ritrova dopo 25 anni
LA FOTO – Amarcord brolese, il “Matrimonio”
“Amarcord” Brolesi – Le Moto e i Vitelloni
DONNA CARMELA – Non negò mai un bicchier d’acqua a nessuno, dagli operai ai bagnanti e visse per decenni nel “casello” di Brolo
BROLESI – I Tripi, da generazioni apprezzati per la professionalità nel difficile lavoro di essere vicino alla morte
DON ENZO CARUSO – UN ANNO FA… A BROLO
SICILIA DA VIVERE – Il “Giornale d’Italia” dedica un ampio servizio al Castello di Brolo
FESTE E TERRITORIO – Oggi quella del Lacco
IL “BARONE” – DAGLI ABISSI ALLE INERPICATE VERSO I COMUNI PIÙ ALTI DELL’ISOLA
BROLESI IN “EQUILBRIO”- CONO BARNÀ E NATALE CALDERARO, INSIEME , IN CIMA AL GOTHA DEL MONDO SCIENTIFICO MONDIALE
Ricordando il Vajont – E Brolo, quella mattina, pianse un suo “figlio”
Antonio Agnello – La morte di un imprenditore brolese
Brolesi – Vincenzo Stancampiano, l’arte dell’intarsio e il serio lavoro di artigianoBrolesi –
STORIE BROLESI – LA MAESTRA LETIZIA
Nuovi Poveri – L’onorevole non arriva a fine mese
STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare
SBARCHI & GUERRA – 72 ANNI ANNI FA GLI AMERICANI A MALPERTUSO
RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo
Poeti Brolesi – Vittorio Ballato
Personaggi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè
NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”
Mangiar Bene – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”
LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.
LA STAZIONE & BROLO – L’ULTIMO TRENO
DON SABBATURI – A BROLO, LA MORTE DELL’ULTIMO ARTIGIANO
DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana
CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”
CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo
CAMERA DEL LAVORO – QUELLA DI BROLO È “UNA FUCINA DI FORMAZIONE”
BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”
Brolo e la Guerra – A 70 anni dallo sbarco
BROLO AMARCORD – Ecco la “Scuola”
BROLO “GELATO EXPO” – CHI CI SARÀ! ( storia dei bar di Brolo)
BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco
BROLO & LA GRANDE GUERRA -“CHI DIEDE LA VITA EBBE IN CAMBIO UNA CROCE”
BROLO – SI CELEBRA, TRA ANTIMILITARISMO E COMMEMORAZIONI STORICHE, LO SBARCO AMERICANO DEL 1943
BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943
BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati
Brolesi: Joe Ziino – Un “pezzo” di paese che va via… in America
Brolesi: A “Puntidda” – L’oste di Lacco, che ha attraversato un secolo … va via.
Brolesi, Pippo Cipriano – Pescatore, “bandito & pentito”… è morto
BROLESI CHE VANNO VIA – Mariano Scarpaci il “compagno” imprenditore
BROLESI – Tra ironia e amarcord
Brolesi – Santa Lucia del ’41, quando “Ciccio” s’inabissò
BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta
BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955
BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”
Brolesi – Morire per un lavoro.
BROLESI – MA QUALE SICUREZZA? I GO KART SI VEDEVANO COSÌ
BROLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”
Brolesi – L’atto di eroismo di Basilio Napoli
BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale
BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”
BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda
BROLESI – E loro andavano all’Università
BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista
BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.
Brolesi – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.
Brolesi – “All’ombra dell’ultimo sole”
Arturo Caranna – Un brolese “sovversivo”
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta
A Proposito del Giro – Quando passava da Brolo, e Moser era testimonial delle gare che i brolesi organizzavano
PIPPO SOTTILE – ELOGIO AL GRANDE “PICCOLO” ATTORE
Don Cono “U Chiareddu” – Tra imprenditoria e turismo … un burbero sognatore, brolese doc, che va via
BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”BROLESI – I 100 anni di “don Vasile”
Brolesi – Si “allunga” la via dedicata a Don Carmelo Pizzino
Rivedendolo – “Ogni giorno come se fosse l’ultimo”, quando i brolesi divennero tutti attori
Brolesi – Mimmo Caranna, a dieci anni dalla sua scomparsa
Contrasti – Quieto, irrequieto, inquieto, a Brolo “‘u Ploratu” mostra la sua suggestiva bellezza
Ritratti di Brolesi – Il paese che cambiava, era il 1957
Storie Brolesi – Luca Buonocore… la Cina è vicina ed il Futuro è già realtà, anche dentro uno spot televisivo
Brolo, Brolesi e la Chiesa – Dieci anni fa veniva ristrutturata
Maestri a Brolo, Domenico Siragusano – Improvvisamente mi torna in mente il mio maestro
Brolesi – I Contipodero, a cavallo di tre secoli
BROLESI – DON MICHELE IL “RAGIONIERE”. STAMANI I SUOI FUNERALI
Brolesi che vanno via – La morte di Don Vasile, centenario del paese
BROLESI – “Vossiabbinirica,” Don Saro
BROLESI DI SUCCESSO – DIANA ANDREOTTI AL VIRGIN AUSTRALIA MELBOURNE FASHION FESTIVAL
BROLESI TRICOLORI – AL CAMPIONATO MONDIALE DELLA PIZZA 2016 C’ERA ANCHE FRANCESCO BACINA IODICE
BROLESI – I vent’anni del “Central”
NINO CAMPOCHIARO – Quando un eterno sognatore, che non si arrende mai, va via
BROLESI – A Rossella Bruno il iMig2016
LEO CARANNA – “La gente aspettava il suo arrivo”, mentre sentiva il rombo della sua auto
PIPPO LIONE – E’ morto questa notte un “Signore” della politica brolese
FOTO & SIMBOLI – Il Silenzio per i Caduti del Mare
BROLO – Quando sbarcarono gli americani
DEDICHE E RICORDI – A Brolo tutti pronti per il Torneo dei Tornei di Tennis
“PARALIPOMENI” – παραλειπόμενα. Ma il Maestro Speziale non ha tralasciato nulla nè prima nè dopo
Storie Brolesi – Il “Barone” del mare
ANTICA BROLO – LA LEGGENDA DU SUGGHIU
FOTO E SIMBOLI – Il 4 novembre, Don Santo, a Brolo, la Festa dei Reduci
LA MORTE DI UN ANGELO – Ninuccio che va via. Il dolore di tutti che abbraccia la sua famiglia
CANTERINI DI BROLO – Hanno fatto girare in 36 anni il Mondo intorno a Brolo
PER NINUCCIO – SCUOLE CHIUSE A BROLO, NEL POMERIGGIO, PER PARTECIPARE AI FUNERALI
BROLO SILENTE – PER NINUCCIO LACRIME E PALLONCINI BIANCHI
LUTTI – Brolo ha una “stella” in più
LA MORTE DI PIETRO MIRAGLIA – IL GIUDICE BROLESE SI È ACCASCIATO DURANTE UN’UDIENZA. INUTILI I SOCCORSI
STORIE BROLESI – Trent’anni che sembrano ieri. Nella mostra alla “Multimediale” scatti inusuali di come eravamo
BROLO – La Mostra di com’eravamo sino al 6 gennaio alla Multimediale
STORIE BROLESI- Foto che fissano brindisi e incontri aziendali di fine anno, ma che dicono molto di più
UN AMORE INABISSATO SUI FONDALI DELLO SCOGLIO DI BROLO. CORREVA L’ANNO 1964
GIULIA PINO – INSEGNÒ A BROLO. ANARCHICA, SOCIALISTA, AMAVA LE RECITE E LA CULTURA… LASCIÒ UN PIANOFORTE ALLA “SUA” SCUOLA
SUCCESSI – Un pezzo di “cuore” brolese batte nella Ferrari. Il sogno di Peppe Agnello diventa realtà
RICORDANDO – 23 anni fa moriva Padre Lo Presti
CIAO GIOVANNI – E’ morto a Milano, forse l’ultimo “guascone” brolese
FUTURI GIA’ SCRITTI PER BROLESI DI ALTRA GENERAZIONE – Giuseppe amava già da bimbo le macchine da corsa, come suo nonno. Oggi ne progetta i motori e non smette di ricordarlo
BROLO – Com’era… Di cero c’è voluto un grande impegno per devastarla
EUGENIO FAVANO – “Brolo Giardinu all’orienti”