“NO MUOS” – La manifestazione a Palermo … Chi e cosa hanno detto.
Dal Palazzo

“NO MUOS” – La manifestazione a Palermo … Chi e cosa hanno detto.

 

 

Per la manifestazione No MUOS di sabato scorso a Palermo (vedi articolo e foto), gli organizzatori avevano lanciato la proposta di non esporre simboli politici o di singole associazioni. Eppure ci sono stati, ed erano anche tanti. L’importante, tuttavia, per il popolo No MUOS, era far sentire forte la propria voce nel cuore del capoluogo siciliano, sede delle istituzioni regionali, chiamate direttamente in causa riguardo il potente impianto di telecomunicazioni satellitari in corso di ultimazione nella sughereta di Niscemi. Ed il presidente Crocetta, in questo senso, è stato l’obiettivo principale attraverso scritte, slogan, canzoni etc.

Corteo_4-001I manifestanti hanno raggiunto Palermo da ogni parte della Sicilia ed anche oltre. La più corposa rappresentanza proveniva, ovviamente, da Niscemi, dove da tempo tra i militanti spiccano le “Mamme No MUOS”, protagoniste di una straordinaria battaglia in difesa della salute dei loro figli, contro l’ “EcoMUOStro”, con le sue emissioni elettromagnetiche.

Sulla via di Palermo, nell’ultima area di servizio autostradale, prossima al capoluogo, “intercettiamo” il loro gruppo, riconoscibile per l’uniformità dell’abbigliamento bianco. In previsione della ressa che è legittimo attendersi in piazza da lì a poco, abbiamo colto l’occasione per porre qualche domanda a Concetta Gualato, portavoce di quelle mamme-coraggio che non fanno sconti a nessuno..

Gualato-001 

Si prevede una manifestazione senza simboli, però siete vestite tutte di bianco. Che giornata è questa?

Vestiamo in bianco semplicemente perché è il nostro colore. Siamo delle mamme e per questo vestiremo sempre di bianco. Per noi oggi sarà una giornata molto importante perché dimostreremo, ancora una volta, che ci siamo e ci saremo sempre. I nostri governatori non si possono prendere beffa della nostra salute e di quella dei nostri figli.

 

Che novità ci sono a tal proposito?

Mamme-001L’Istituto Superiore di Sanità nella sua relazione ha scritto di prestare attenzione ai bambini. Questa è un’affermazione gravissima, perché significa essere stati cavie per vent’anni (da quando è in funzione la base della Marina americana NRTF, n.d.r.). Si tratta della mia generazione, ma da adesso lo sarà quella dei nostri figli. Qui siamo ad un paradosso senza fine, per questo lotteremo fino a quando ne avremo le forze. I nostri governatori se ne devono rendere conto.

Come giudicate l’occupazione di Sala d’Ercole, avvenuta ieri, ad opera dei manifestanti?

Un gesto eccellente, sono stati davvero coraggiosi, grandiosi, sono ragazzi che danno esempio a tutta Italia.

 

Come avrà visto, oltre che da Niscemi, questi ragazzi provengono da varie località: Messina, Palermo, Roma…

Certo, perché il MUOS non è una questione circoscritta a Niscemi e No MUOS sono tutti. Vuol dire che nessuno vuole uno strumento di guerra. Noi, a Niscemi, avendo quelle antenne da ventidue anni, siamo, naturalmente, maggiormente in pericolo. Ma il MUOS quando sarà attivo, da qui a due anni, sarà un grande problema per tutta la Sicilia, non solo per i niscemesi. Anche per questo ormai i No MUOS si trovano in ogni parte della Sicilia.

Un breve messaggio al presidente Crocetta.

Crocetta si è preso beffa del suo popolo. È un traditore.

 

Borsellino-001Con Salvatore Borsellino, fondatore del movimento delle “agende rosse”, simbolo delle verità negate sulla morte del fratello Paolo, in via D’Amelio, approcciamo l’argomento sul piano della legalità. Ed egli coglie l’occasione per partire da molto lontano.

 

Del MUOS in Sicilia non se ne sentiva certo il bisogno. Possiamo considerarla, tra l’altro, come un’opera illegale?

Oggi sono qui perché il MUOS è l’ennesima violenza che viene perpetrata nei confronti della Sicilia, dove le violenze sono iniziate sin dall’arrivo dei plotoni d’esecuzione piemontesi. La violenza è poi andata avanti, sotto altre forme, come quelle, ad esempio, delle centrali di raffinazione che hanno deturpato le nostre coste. Io dico che questa è la mia terra e la difendo.

A 70 anni dallo sbarco degli Alleati, possiamo dire finalmente agli americani “Grazie, arrivederci?”

Infatti, vorremmo dirlo. Gli americani sono quelli che hanno riportato la mafia in Sicilia quando, prima dell’occupazione, hanno fatto arrivare i mafiosi emigrati in America per preparare il controllo dello sbarco. Poi quei mafiosi, purtroppo, sono rimasti qui, ed hanno fatto quello che sappiamo. Hanno rappresentato la classe politica siciliana, hanno fatto sì che il nostro Paese, la mia terra, la Sicilia, oggi si trovi in queste condizioni. Quindi è con questo spirito che partecipo a questo corteo.

 

Un breve messaggio al presidente Crocetta.

Sul MUOS Crocetta ha fatto un voltafaccia, a mio avviso, estremamente grave, dopo che in un primo momento ne aveva, giustamente, vietato l’installazione. Poi credo che per ragioni economiche, o almeno, con la scusa delle penali che si sarebbero dovuto pagare, ha accettato che la Sicilia fosse avvelenata anche da queste ennesime centrali di morte.

 

Granata-001Fabio Granata, già assessore regionale ai Beni Culturali ed ex deputato PDL e FLI, vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia nella scorsa legislatura, adesso esponente di “Green Italia”, fa parte di quella “destra” che si è da sempre spesa per l’ambiente.

 

Il suo è un No al MUOS che viene da destra se vogliamo…

Diciamo che viene dalla consapevolezza politica e culturale che la Sicilia è la più grande stratificazione ambientale, paesaggistica e culturale del Mediterraneo e forse dell’intero Pianeta, non un hub militare. Questa posizione, la mia, la nostra da sempre, oggi con Green Italia la rivendichiamo come posizione ufficiale del Movimento e crediamo che vada ben oltre le vecchie categorie ideologiche del ‘900. Piuttosto, siamo legati alla nuova epoca in cui viviamo.

 

A proposito del MUOS, cosa farebbe al posto di Crocetta in questo momento?

Innanzitutto posso dire ciò che non avrei fatto: non avrei illuso la gente utilizzando questo tema per vincere la campagna elettorale. Questo è imperdonabile. Dopodiché Crocetta a questo punto non può che stare fermo, e speriamo che lo faccia, perché ha già fatto troppa confusione indebolendo le buone ragioni di chi si oppone a questo impianto sia per i motivi legati alla salute pubblica, che per motivi simbolici di occupazione del territorio siciliano.

 

Allora cosa si può fare?

Purtroppo non esiste una sponda adeguata del Governo Nazionale che possa dare una risposta in termini di politica, perché è un problema molto complesso. Nessuno si può nascondere dietro un dito. Una cosa è certa: i siciliani non vogliono questo impianto, e di questo bisogna tener conto.

 

Ferrandelli-001Fabrizio Ferrandelli, deputato regionale del PD, è tra i più attivi sostenitori, assieme ai colleghi del Movimento 5 Stelle, della causa No MUOS all’interno dell’Assemblea Regionale Siciliana. Egli si intrattiene, alla partenza, con qualcuno della stampa, unitamente ad un gruppetto di manifestanti. La sua denuncia verte sull’impedimento, a Sala d’Ercole, dell’azione legislativa da lui perpetrata in difesa del territorio, riguardo, in particolare, gli impianti che emettono impulsi elettrici. Categoria nella quale rientra, non a caso, il MUOS di Niscemi.

“Attraverso alcune mie proposte legislative – dice Ferrandelli – sono stati fatti vari tentativi per poter creare un dialogo tra Governo e Parlamento, ma questo è stato impedito in aula dal presidente dell’ARS Ardizzone, che non ha consentito di poterli votare”. Consapevole di tali “muraglie”, il giovane deputato pensa di cambiare strategia: “Abbiamo allora chiesto di scavalcare il livello regionale perché non ci sentiamo rasserenati da questa interlocuzione e stiamo chiedendo ai nostri parlamentari nazionali, non soltanto del PD ma anche di SEL e 5 Stelle, di aiutarci a fare da sponda. È troppo facile considerare il problema solamente come una ‘sciarra’ locale”.

Striscione5Stelle-001Entrando, poi, nell’argomento, spiega il suo punto di vista su come affrontare il caso: “Non vale affidarsi ai pareri dell’Istituto Superiore di Sanità. Non è soltanto una questione di salute, ma lo è anche di visione strategica della Sicilia. Nel nostro partito diciamo di essere gli eredi di Pio la Torre. Allora, la vocazione della nostra Sicilia è quella di essere terra d’accoglienza e di pace o terra di guerra? Per questo chiediamo ai nostri parlamentari nazionali di modificare gli accordi internazionali al fine di rivedere la posizione geopolitica della Sicilia”. E ne coglie il problema politico: “C’è un forte distacco tra le forze all’interno del Parlamento Regionale e quelle del Parlamento Nazionale”. Conclude, allora,  ritornando deciso sulla questione chiave del MUOS legata all’aspetto medico-sanitario: “Mi auguro che le commissioni chiamate a valutare il problema abbiano agito in maniera indipendente, ma ho i miei dubbi. In ogni caso, se cambia la vocazione geopolitica della Sicilia, il problema è superato”.

 Mamme_3-001

 

Corrado Speziale

 

3 Ottobre 2013

Autore:

admin


Ti preghiamo di disattivare AdBlock o aggiungere il sito in whitelist