Per il Comitato NoPonte Capo Peloro è difficile credere che in poco più di quattro mesi si siano potuti aggiornare gli oltre 8.000 elaborati
Continua il gioco d’azzardo del ponte sullo Stretto, questa volta con la “giocata” bluff dell’annunciata consegna della relazione d’aggiornamento del progetto definitivo del ponte sullo Stretto.
Sarebbe la prima volta che viene rispettata una scadenza del fantomatico cronoprogramma della nuova “campata” del ponte sullo Stretto. Dopo la nomina con quasi tre mesi di ritardo del comitato tecnico scientifico, non si ha infatti ancora notizia del decreto ministeriale per le procedure espropriative, che doveva vedere la luce il 30 giugno con i suoi cassetti e fascicoli virtuali, né della riattivazione del contratto con Eurolink, né si parla ancora della rinuncia dei contenziosi che invece continuano, ma guarda caso si sarebbe rispettata la scadenza del 30 settembre dell’aggiornamento del progetto definitivo (altro che esecutivo pronto, come ha dichiarato il sottosegretario Freni) tanto sbandierata in questi giorni proprio dal diretto interessato, l’ad Salini di Webuild, venendo così in soccorso dell’attuale maggiore sponsor del ponte ovvero il ministro Salvini, che aveva già azzardato l’annuncio della data della prima pietra entro l’estate del 2024, per poi essere subito smentito ed umiliato dal suo stesso governo, dal quale non ha avuto certezza nemmeno di un euro né per la progettazione né per le gare d’appalto della grande opera.
Francamente ci viene difficile credere che in poco più di quattro mesi si siano potuti aggiornare gli oltre 8.000 elaborati di cui è composto il progetto del ponte, e che si sia data risposta esaustiva a quanto richiedeva lo stesso art.3 della legge n.58/2023 che riesumava la Stretto di Messina spa ed il progetto del ponte sullo Stretto: rispondenza al progetto preliminare e alle eventuali prescrizioni dettate in sede di approvazione dello stesso, con particolare riferimento alla compatibilità ambientale e alla localizzazione dell’opera; adeguamento alle nuove norme tecniche per le costruzioni ed alla normativa vigente in materia di sicurezza ed alle regole di progettazione specifiche di cui ai manuali di progettazione attualmente in uso; adeguamenti alla compatibilità ambientale; eventuali adeguamenti a seguito dell’evoluzione tecnologica e all’utilizzo dei materiali di costruzione; adeguamenti alle prove sperimentali richieste in sede di approvazione del progetto definitivo nel 2011, oltre agli “eventuali elaborati grafici necessari per il perfezionamento del procedimento di approvazione del progetto in relazione alle prescrizioni contenute nella medesima”.
Tutto questo in soli 120 giorni? Ci viene difficile crederlo e temiamo che invece si continui con questo bluff il “gioco” d’azzardo del ponte sullo Stretto, che vedrà alla prossima “mano” l’ulteriore azzardo del parere del neo Comitato tecnico scientifico che secondo cronoprogramma dovrebbe arrivare entro 30 giorni dalla consegna della relazione d’aggiornamento, scadenza da fare tremare i polsi anche a quei componenti del comitato che sono di casa nelle stanze del progetto del ponte.
In attesa di vedere su cosa avrà il coraggio di “puntare” il governo con la manovra di bilancio e da dove prenderà o meglio sottrarrà i soldi, noi da parte nostra continuiamo la nostra opposizione alla devastante opera di cemento e acciaio con iniziative di contro-informazione e di mobilitazione dei cittadini/e perché vogliamo far “vedere” il bluff dei giocatori d’azzardo del ponte, e “puntiamo” con decisione sul corteo nazionale del 2 dicembre a Messina per fare saltare il “banco” di gioco.