La manifestazione di ieri era promossa dalla Rete No Ponte per chiedere al Governo nazionale di impiegare le risorse del Recovery Fund destinate al Sud per servizi, infrastrutture utili ai cittadini e messa in sicurezza dei territori e delle città.
“La lista di opere trapelata nei giorni scorsi e le linee Guida del Governo – si leggeva nella nota di presentazione della manifestazione – ci fanno pensare che l’orientamento prevalente in questo momento sia spendere questi soldi per rafforzare ulteriormente le aree più ricche del Centro e del Nord-Italia. Il Meridione e le isole rischiano di restare fuori dal più imponente piano di investimenti pubblici dal dopoguerra a oggi. Non possiamo permettere che questo accada. Torniamo in piazza per imporre una diversa agenda politica.
Al Sud spetta un terzo delle risorse, oltre al risarcimento per la marginalizzazione cui è stato sottoposto negli anni passati.
Chiediamo che questi soldi vengano utilizzati per soddisfare i bisogni dei territori meridionali e migliorare le condizioni di vita degli abitanti, offrire un futuro migliore.
Non possiamo consentire che ancora una volta vengano sprecate risorse per opere devastanti e inutili come il Ponte sullo Stretto o il Tunnel. Non possiamo consentire ulteriori speculazioni ai danni dei nostri territori.