Il movimento No Ponte Comunità dello Stretto solidarizza ancora una volta con la lotta della Valsusa per accrescere l’opposizione popolare contro la devastazione economica, politica e ambientale che la logica delle Grandi Opere porta con sé.
Non basteranno le numerose intimidazioni istituzionali (come le recenti 14 denunce per un misero blocco di 15 minuti dell’1 marzo scorso, a fronte di disservizi strutturali e licenziamenti di massa delle Ferrovie dello Stato) a fermare un movimento che da anni lotta, come sta facendo il popolo valsusino, per la riappropriazione popolare dei beni comuni e per il rilancio economico e politico della città di Messina, contro la speculazione edilizia e finanziaria di una classe dirigente locale e nazionale che, sempre “a propria insaputa”, da anni dilapida risorse in progetti inutili e devastanti (come il Ponte sullo Stretto e il Tav) contribuendo in maniera significativa all’aumento del ipoteca collettiva del debito pubblico.
Il movimento No Ponte oltre alla solidarietà ai No Tav vuole lanciare un segno alla cittadinanza messinese affinchè ci si impegni tutti insieme a ribaltare l’assetto di potere che localmente agisce come una cappa allo sviluppo di questo territorio.
Che questo sia possibile è il popolo della Valsusa a insegnarcelo. Rete No Ponte – Comunità dello Stretto
Altra foto di Enrico di Giacomo:
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