72^ anniversario della Repubblica, a Messina, il Prefetto invita L’IIS Borghese Faranda di Patti alla manifestazione di Piazza Duomo. C’è anche l’invito particolare per Giorgia Melita della 4 A biotecnologie sanitarie. Emozionatissima le formula ai presenti un suo particolare pensiero per la ricorrenza: “Noi Ci siamo”. Giorgia hai dei principi, ha voglia di esprimerli, non si tira indietro e questo che è già usuale in tante ragazze di oggi la rende davvero speciale e preziosa. Credo tutti possiamo essere fieri delle cose che ha detto.
LIBERTA’ E UGUAGLIANZA PILASTRI DELLA SOCIETA’”
(Sergio Mattarella)
Ecco l’intenso e coinvolgente l’intervento – a dirlo la professoressa Piana Giancola – della studentessa del nostro Istituto, Giorgia Melita – che ha aggiunto –
Grazie agli studenti che hanno voluto condividere con la loro compagna Giorgia, con la Dirigente, la Prof.ssa Francesca Buta e i professori che li hanno accompagnati, questa emozionante mattinata di festa sotto i colori della nostra bandiera.
Ecco continuiamo da qui…
Quando ho saputo di dover intervenire alla manifestazione del 2 giugno, ho provato tante sensazioni, paura di non essere all’altezza, incertezze, emozioni, ma nello stesso tempo mi sono sentita onorata di essere stata scelta a rappresentare in questo giorno importante i giovani, ma ecco ancora una volta, che due compagne che mi avevano per un momento lasciata, si sono puntualmente presentate, la preoccupazione e l’ ansia, si , sono ritornate , perché non capivo cosa dovessi dire esattamente e poi la confusione: ho trascorso giorni riflettendo su cosa dire, tante erano le idee che si affollavano nella mia testa e non sapevo quale fosse quella più appropriata, né come esprimerla.
Poi, una sera guardavo un film intitolato “Il Confine” di Carlo Carlei, da quel film, da quella storia, ma soprattutto da quel titolo è nata la mia riflessione sul perché di questo giorno, 2 giugno , festa della Nostra Repubblica.
Vi starete chiedendo come mai proprio quel film e soprattutto come mai proprio il titolo.
Beh! in realtà è molto semplice. La storia è sempre stata una questione di confini:
• confini tra stati;
• confini tra bene e male;
• confini tra Pace e Guerra;
• confini tra legalità e illegalità;
• confini tra ribellione e sottomissione;
• confini tra Repubblica e Monarchia.
Un confine, questo, sottilissimo che sembrava insormontabile, ma che si è finalmente trasformato in un ponte il 2 Giungo 1946, giorno in cui il popolo italiano tutto, uomini e donne, in un Referendum Istituzionale ha scelto la Repubblica come forma di Governo che da allora in avanti, come la Costituzione stessa asserisce, sarà l’unica forma di governo applicabile all’Italia.
Prima che si trasformasse in ponte, però, milioni di giovani sono morti, durante la Prima Guerra Mondiale lottando per l’unità italiana e durante la Seconda lottando per la libertà, la parità di diritti e la Pace. Ideali, questi, che finalmente diventeranno Legge scritta e inviolabile, il primo Gennaio 1948 con la promulgazione della carta fondamentale dello Stato, la Costituzione della Repubblica Italiana.
Finalmente torna la luce sull’Italia, dopo un lungo periodo di buio dopo i due conflitti mondiali.
Questa luce, ribadisco, torna grazie ai Padri Costituenti, uomini brillanti e lungimiranti, con delle ideologie e con idee politiche diverse , ma con l’obiettivo comune di guardare agli interessi del Popolo Italiano, finalmente libero. 556 uomini hanno avuto la straordinaria abilità di raccogliere in 139 articoli l’essenza dei valori supremi della neonata Repubblica Italiana, proiettandosi anche verso la realizzazione di un disegno ancora più ampio, quale la costruzione di un’Europa sempre più democratica e promotrice di pace.
C’è un altro confine che dovrebbe essere abbattuto, quello degli interessi personali dei singoli individui, in quanto la posta in gioco non è il guadagno di alcuni ma il futuro che deve essere costruito insieme.
CONCLUSIONE: Marthin Luther King, diceva, “la mia libertà finisce dove inizia la Vostra”, mi permetto rispettosamente, di riformularla, dicendo a me stessa, a voi e a tutti coloro i quali, amano questo bellissimo Paese, di portare nel cuore, anche se un po’ oscurati dalla corruzione dilagante, dalla necessità di trovare raccomandazioni, dal materialismo, dal perbenismo e dall’ipocrisia, i valori che quei 556 uomini, i Padri Costituenti avevano: la libertà e l’avanguardia dell’Italia e del suo popolo. Vorrei dire:” I miei interessi personali terminano dove iniziano i vostri”.
Questa la riflessione di una ragazza di 17 anni che vorrebbe realizzare i suoi sogni , le sue speranze, i suoi progetti, come tutti i miei coetanei, nella sua stupenda Italia e perché no, nella bella terra di Sicilia.
Costruiamo insieme i ponti di speranza e di salvezza per ridare senso a questa storia di democrazia difendendo quei principi che “dovrebbero” rappresentare i valori della nostra vita. Io, noi ci crediamo e voi?
Grazie al signor Prefetto che mi ha dato la possibilità di esprimere il mio pensiero in un giorno significativo ed emblematico.
Giorgia Melita
il video…