NON CI SONO PAROLE – Erano inventate le minacce scritte sui muri del mattatoio di Troina
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NON CI SONO PAROLE – Erano inventate le minacce scritte sui muri del mattatoio di Troina

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Una grossolana simulazione. L’uomo, Santo Pappalardo,  è stato denunciato, per simulazione di reato, danneggiamento e procurato allarme.
Definirla mitomania sarebbe ora troppo semplice. La Polizia di Stato ora sta ricostruendo tutta la vicenda. Sul caso anche il sindaco di Troina si era espresso portando, al pari di tanti, la sua solidarietà al direttore del mattatoio.

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«Esprimiamo ferma condanna per il grave episodio che ha coinvolto la nostra struttura comunale. Massima solidarietà e sostegno alla cooperativa Amp Nebrodi che gestisce il mattatoio e, in particolare al suo presidente, Santo Pappalardo, vittima di un’ignobile minaccia».

Così affermava subito dopo la denuncia e dopo aver visto quelle foto che hanno fatto il giro del web, il sindaco di Troina, Fabio Venezia.

«Siamo certi che le forze dell’ordine, che stanno già indagando, faranno piana luce sull’accaduto – si augurava Venezia, aggiugnendo che quell’episodio – è la conferma che non occorre mai abbassare la guardia».

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E la polizia, piano piano sta cercando di ricostruire i fatti.
Così emerge che nessuno aveva minacciato il funzionario.
Lui stesso aveva posto in essere quell’inquietante teatrino.
Quasi a volere in maniera goffa, accendere i riflettori su sé stesso, legando la sua immagine a quella del presidente del Parco dei Nebrodi Antocio, proprio oggi premiato con l’onorificenza della Presidenza della Repubblica, tra i 4o “eroi civili” d’Italia.
 Messo sotto torchio da parte della Polizia di Stato, proprio il destinatario dell’atto intimidatorio, Santo Pappalardo, ha confessato la propria responsabilità.
Quella vernice rossa utilizzata per imbrattare le piastrelle del mattatoio è quella che usa per il suo lavoro.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Enna e del Commissariato di P.S. di Nicosia, non hanno ora alcun dubbio.
L’uomo è stato denunciato, per simulazione di reato, danneggiamento e procurato allarme.
Resta da chiarire il motivo del suo gesto e le finalità dello stesso e per questo al vaglio degli uffici investigativi della Polizia di Stato, coordinati dalla Procura della Repubblica del Capoluogo, ci sono diverse ipotesi ancora da verificare in merito al movente.
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mitomania
mi·to·ma·nì·a/
sostantivo femminile
Tendenza ad accettare come realtà, in modo più o meno volontario e cosciente, i prodotti della propria fantasia e a raccontarli come veri allo scopo di attirare su di sé l’attenzione altrui e soddisfare così la propria vanità.
12 Novembre 2016

Autore:

redazione


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