“NON GAREGGIAVAMO” –  Un’ora davanti al Giudice stamani a Gazzi, respingendo l’accusa. E fra poco parte la fiaccolata per Lorena
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“NON GAREGGIAVAMO” – Un’ora davanti al Giudice stamani a Gazzi, respingendo l’accusa. E fra poco parte la fiaccolata per Lorena

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Al carcere di Gazzi Gaetano Forestieri e Giovanni Gugliandolo, hanno deciso di rispondere all’interrogatorio di garanzia e hanno respinto l’ipotesi di aver ingaggiato una corsa sulla via Garibaldi.  Per loro “nessuna folle gara”, ma le telecamere e il giudice la pensano diversamente.

fiaccolata per lorena

Ma a parlare di velocità c’è anche un testimone, presente quella notte a Messina e che hanno visto l’impatto devastante sulla panda di Lorena Mangano. La linea difensiva dei legali dei due giovani arrestati il 4 luglio, è chiara e tende a smontare le accuse. Parlando di decelerazioni, e riferendosi al comportamento del Gugliandolo evidenziano che sia rimasto sul luogo dell’incidente e non andato via – scappato – sino all’arrivo delle ambuilanze.  Cancellieri nega l’ipotesi della gara automobilistica e pare abbia ammesso l’alta velocità, il fato di aver bevuto prima di mettersi alla guida della sua auto ed anche il passaggio col rosso al semaforo posto ad incrocio tra la via Garibaldi e la via Torrente Trapani.

Il Gip Daniela Urbani nella sua ordinanza definisce “agghiacciante e senza ipotesi alternative”  la dinamica dei fatti, come al di fuori di ogni ragionevole rispetto delle regole della strada e della vita umana la corsa dell’auto. Una corsa folle e la frenata, più di trenta metri, prima dell’impatto, la dice lunga.

Su Gugliandolo, pesa, moralmente e non solo, i suoi comportamenti dopo i fatti, la sua scelta di non collaborare spontaneamente alla ricostruzione dei fatti,  scelto, a differenza degli altri testimoni,  di voler collaborare per far luce sulla dinamica dell’incidente, anzi incurante del clamore del fatto, della morte di Lorena continua a postare foto e altro sulla sua pagina fb come se nulla fosse accaduto.

Potrebbe esserci anche una terza auto coinvolta quella sera nei fatti di quella sera, in quella che nell’ordinanza viene definita una vera e propria “gara”. Al momento un semplice sospetto sul quale lavorano gli agenti della   polizia urbana.

Ed intanto a Capo d’Orlando tutto è pronto per la fiaccolata in memoria della studentessa.

6 Luglio 2016

Autore:

redazione


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