Era il 13 maggio 2009, il senato approvava la legge che istituiva il ritorno dell’Italia al Nucleare.
In un comunicato stampa, il nostro conterraneo onorevole Domenico Scilipoti, ex idv ora vicepresidente vicario del gruppo “Iniziativa Responsabile”, dichiarava: “Con il via libera del Senato, il Governo Berlusconi riporta in Italia l’incubo nucleare, dimostrando nuovamente lo sprezzo e il disinteresse verso le opinioni dei cittadini”.
E continua: “Dopo più di vent’anni, infatti, un gruppetto di politicanti sta spazzando via il voto che milioni di italiani hanno espresso con il referendum del 1987. Viviamo una situazione di dittatura democratica, imboniti dalle televisioni perdiamo di vista le cose importanti e lasciamo che la sovranità popolare venga annientata dal delirio di onnipotenza di pochi affaristi che si credono governanti”.
Davvero un fiume in piena.
Il “fiume Scilipoti”, le cui dichiarazioni non finirono sulle pagine di nessun giornale vista la sua mancanza di visibilita, diventa un piccolo torrente in fase di prosciugamento nel momento in cui le sue azioni politiche lo portano a rinnegare parole che ha ripetuto costantemente per più di due anni.
Non si riesce a capire come un “cultore della democrazia” come Scilipoti possa stare con un governo che “mostra sprezzo per le opinioni dei cittadini”.
Non si capisce bene perchè fino al 14 dicembre vivevamo una “situazione di dittatura democratica”, nella quale viene annientata la sovranità popolare, e adesso invece no.
Tanti gli interrogativi.
La parte oggi più interessate di quel suo comunicato è la fine: “La tragedia di Chernobyl sia di monito – conclude Scilipoti – a quanti credono nel nucleare, figlio prediletto del Dio denaro!
”Dunque la domanda “clou”, la domanda decisiva a cui il parlamentare responsabile dovrebbe rispondere è: per quale motivo oggi appoggia il governo Berlusconi da lui ritenuto anti-democratico e noncurante degli interessi dei cittadini, in primis di quello della sicurezza e della salute?
Forse anche Scilipoti è diventato “un figlio prediletto del Dio Denaro?
Questo non ci è dato saperlo.
O forse possiamo immaginarlo… Però sarebbe interessante sapere cosa fara l’onorevole Scilipoti domani, quando il governo porterà alla Camera il decreto “Omnibus” che sospende temporaneamente la costruzione di centrali nucleari non perchè il Governo si sia ravveduto, ma proprio con l’intento dichiarato dal Presidente del Consiglio di impedire lo svolgimento del Referendum, per il quale Scilipoti contribui a raccogliere le firme con l’IDV.
Si appellerà alla propria coscienza di cultore della democrazia e de “L’ecologia profonda” a cui rivendica giornalmente di appartenere, oppure voterà compatto col gruppo che ha salvato il governo Berlusconi dalla crisi?
Chiamerà in causa la “libertà del parlamentare” come fatto il 14 dicembre oppure si allineerà agli ordini di scuderia tradendo le proprie convinzioni?
Oppure dirà, come giustificazione del voto positivo al disegno di legge sul quale il Governo ha posto la fiducia, che il Governo con quest’atto è diventato immediatamente ecologista e anti-nuclearista e per questo merita il voto positivo?
Staremo a vedere.
Certo è che non si capisce come un “ecologista”, che della tutela dell’ambiente e della salute dovrebbe farne la propria lotta politica principale, riesca ancora a sostenere un governo che si dichiara nuclearista e che sta facendo di tutto per annullare il referendum o almeno per far mancare il quorum.
Con la ragione si possono spiegare molte cose, ma oggi in politica qualsiasi ragione sfugge.
Specie nel quartiere dei Responsabili…