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NUCLEARE – La conferenza Stato-Regioni dice no al governo

Nucleare, la conferenza Stato-Regioni dice no al governo. Ma il Fvg annuncia accordi con la Slovenia

Centrali nucleari? No, grazie. Hanno risposto così i governatori al piano del governo di costruzione di nuovi siti nucleari. Un parere, quello negativo, espresso a maggioranza questa mattina nel corso della conferenza delle regioni, cui non hanno dato il loro placet solo la Lombardia, il Veneto e il Friuli.

Ma il governo replica: “Il parere delle regioni non è vincolante, noi andiamo avanti” afferma il sottosegretario allo sviluppo economico Stefano Saglia. Un piano, quello nucleare, che secondo i presidenti delle regioni è sbagliato nel merito e nel metodo, tanto che 11 sono le regioni che hanno presentato ricorso alla Corte costituzionale rilevando profili di incostituzionalità nello schema presentato dall’esecutivo.
Saglia: parere non vincolante – “Il parere negativo, ma non vincolante, della Conferenza delle Regioni sul decreto legislativo per il rientro dell’Italia nel nucleare conferma un atteggiamento pregiudizialmente negativo nel confronto sul futuro energetico del Paese”, è il commento del sottosegretario Saglia, secondo il quale “il testo approvato dal Governo sia del tutto rispettoso delle prerogative delle Regioni, chiamate ad esprimere un’intesa sulle localizzazioni degli impianti, esattamente come oggi è previsto per tutte le installazioni energetiche di interesse nazionale. Questa previsione potrebbe far venir meno il motivo principale dei ricorsi delle Regioni in Corte Costituzionale”.
“Siamo contro il nucleare – ha detto il presidente della Basilicata, Vito De Filippo – è una scelta non positiva che non ha esiti immediati e che impatta negativamente sulle scelte energetiche che molte regioni hanno già intrapreso. Siamo anche contrari alle procedure utilizzate, che non tengono conto delle prerogative delle regioni. Per altro esistono leggi regionali che impediscono la costruzione di nuovi siti nucleari”. E l’assessore siciliano all’energia, Pier Carmelo Russo ha ribadito che “la Sicilia non ha più margini di tollerabilità ambientale che consentano l’insediamento di impianti nucleari”.
Silvestrin: “assurdo no alla modernizzazione del Paese” – Di parere totalmente diverso l’assessore regionale del Veneto, Flavio Silvestrin: “Dietro il no al nucleare c’é l’assurdo no alla modernizzazione del Paese. Tutto diviene illegittimo quando si tratta di modernizzare l’Italia, se a condurre i giochi sono i professionisti della ‘politica del no’. C’é sempre una parte della sinistra se si tratta di scendere in campo contro la Tav o contro il nucleare, una risorsa energetica questa diventata sicura ormai da anni e diffusissima ovunque in Europa”.
Regioni a favore: parere parziale – “Assieme alla Lombardia e al Friuli Venezia Giulia – dice Flavio Silvestrin -, abbiamo cercato di capire quali fossero le reali motivazioni all’origine del parere negativo che le Regioni di centrosinistra hanno deciso di esprimere nei riguardi della politica nucleare sostenuta dal governo. Non essendoci stata data nessuna spiegazione in proposito, abbiamo votato contro la decisione assunta dalla Conferenza delle Regioni”, ha concluso. Dello stesso tenore le parole dell’assessore all’Energia del Friuli Sandra Savino (Pdl), che ha sottolineato la “parzialità” del documento approvato dalla Conferenza delle Regioni. “Ritenevamo opportuno – ha spiegato – che il documento affrontasse il piano energetico nazionale in modo complessivo, e non solo l’aspetto del nucleare”.
Il Fvg pronto a collaborare con la Slovenia – Il Friuli Venezia Giulia punta a coinvolgere anche la Croazia per un accordo sulla partecipazione italiana al raddoppio della centrale nucleare di Krsko (Slovenia): lo ha affermato oggi l’assessore all’Energia, Sandra Savino. Interpellata sul parere favorevole della Regione al piano nucleare del Governo italiano, in sede di Conferenza delle Regioni, Savino ha rilanciato l’ipotesi di collaborare con la Slovenia al raddoppio dell’impianto, che si trova a 100 chilometri dal confine italiano. Negli scorsi mesi il presidente della Regione, Renzo Tondo, ha ribadito l’interesse al progetto, invitando l’Enel a valutare l’investimento.

Fonte notizie.tiscali.it

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