NUOVE FRANE A MESSINA – La denuncia di SEL: stavolta non ci sono morti ma il crollo fisico di Messina continua
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NUOVE FRANE A MESSINA – La denuncia di SEL: stavolta non ci sono morti ma il crollo fisico di Messina continua

Non ci sono stati morti, per fortuna. Questa è la buona notizia del 10 Marzo.

sinistra_ecologia_e_libertaLa cattiva notizia – ma non è affatto nuova -è che l’incuria amministrativa e la criminale volontà di NON mettere in sicurezza territori ed edifici hanno colpito ancora. Basta una pioggia un po’ più forte che il nostro territorio, violato dai prepotenti, dagli speculatori e dai loro sodali politici si sbriciola: Mili San Marco (dove si sono riviste in piccolo le stesse scene di Giampilieri), Mili San Pietro, Tremestieri, S.Stefano Briga, Pezzolo, Cumia, Bordonaro, Scaletta, Itala, Alì Terme; smottamenti sulla A/18 e incidenti sulla A/20; crolli di intonaci in scuole e allagamenti perfino negli uffici della Procura a Palazzo Piacentini; ecc.. E non si parli di eventi meteorici eccezionali. Dopo le piogge di ieri, come possono dormire tranquilli quegli abitanti di Giampilieri, costretti a ritornare in un paese tuttora in evidente pericolo?
L’ultimo episodio che riporta Messina ai “disonori” delle cronache nazionali parrebbe comico ma è invece tragico: crolla il soffitto al nuovissimo reparto di Ginecologia dell’Ospedale Papardo, inaugurato solo 5 giorni fa, e le partorienti vengono trasferite all’Ospedale Piemonte! E dire che il Piemonte dovrebbe essere chiuso per la fatiscenza dei padiglioni e trasferito proprio a Papardo! E cosa dice la protezione civile, che non sa proteggere ma, forse, solo soccorrere? Una vera atroce beffa: “La situazione è sotto controllo”.
Questa volta non ci sono stati morti, per fortuna. Si vede che noi messinesi siamo “fortunati”, ma il contrappasso per questa fortuna è l’avere questi amministratori che aspettano le catastrofi ed i morti per gestire l’emergenza, che dà loro carta bianca. E quando la fanno dimostrano in toto la loro incapacità. Abbia il coraggio il sindaco Buzzanca di dire che non ci saranno altri fondi dal governo “amico” per ricostruire Giampilieri e Scaletta. Abbia il sindaco l’onestà intellettuale di ammettere l’impossibilità di garantire ai messinesi la sicurezza dalle piogge di Marzo. Sinistra Ecologia e Libertà denuncia che il crollo fisico di Messina ha origine nel crollo etico del ceto politico messinese, in quella cupola affaristico-massonica, denunciata solo un ano fa da S.E. l’Arcivescovo La Piana, che strangola questa città senza alcun rispetto per i beni, gli affetti e persino la vita dei messinesi. Noi invitiamo i cittadini a dire basta, a dire che è giunta l’ora di proteggere le vite umane investendo tutte le risorse umane e finanziarie disponibili per evitare i prossimi morti, rinunciando anche ad altre opere tanto grandiose quanto inutili. Perché la fortuna non può durare per sempre.

Daniele Ialacqua, Beniamino Ginatempo, Tonino Cafeo
Circolo territoriale SEL “Matteo Cucinotta”di Messina

11 Marzo 2010

Autore:

admin


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