– di Corrado Speziale –
Il secondo episodio della serie antologica firmata dal regista Simone Corso per Nutrimenti Digitali sarà on line dal prossimo sabato, 6 giugno. La nuova storia segue, a distanza di tre settimane, “Il grosso cuore della tigre”, fotogramma che ha dato il via a questa sequenza innovativa, ideata e prodotta in condizioni di lockdown, nel corso del quale il teatro di Nutrimenti Terrestri non si è fermato. La compagnia, adattandosi alle nuove esigenze, ha esplorato e si è ritagliato un proprio spazio nel mondo del web.
Il nuovo episodio, “Nor”, che come il precedente si preannuncia molto interessante, è interpretato dallo stesso autore – drammaturgo Simone Corso. Le foto sono di Paolo Galletta e le musiche di Giovanni Puliafito. Il suono è a cura di Patrick Fisichella, l’ufficio stampa di Marta Cutugno, produzione di Nutrimenti Terrestri nella veste di Nutrimenti Digitali.
L’opera andrà in scena on line sui canali Facebook, Instagram e YouTube di Nutrimenti Terrestri.
Narrazione, recitazione, fotografia, musica, suono. Il tutto dentro una nuova produzione artistica davvero originale e innovativa che sono i Fotodrammi, creati dal regista Simone Corso, per Nutrimenti Digitali. Un teatro che può andar bene per ogni situazione, fase e condizione sociale, sia durante che dopo l’emergenza coronavirus. Immagini che scorrono, storie narrate che incuriosiscono e appassionano, musiche e suoni che coinvolgono e trascinano il pensiero dello spettatore, conducendolo verso nuovi luoghi dopo le paure e le ansie provate nei mesi scorsi.
“Nor”, secondo dei tre episodi in formato sperimentale, della serie antologica dei Fotodrammi, si fa attendere. Sarà disponibile da sabato prossimo, 6 giugno, sui canali Facebook, Instagram e YouTube di Nutrimenti Terrestri.
“Fotodrammi è un progetto nato per l’ambiente digitale conseguentemente al periodo di lockdown che abbiamo appena vissuto, e nasce da una serie di riflessioni che ci siamo posti rispetto alla situazione che stavamo vivendo, privati della scena, del nostro luogo abituale di lavoro e privati anche di quella componente fondamentale che è l’incontro col pubblico, che caratterizza il teatro, il quale nasce solo nell’incontro tra lo spettatore che guarda e chi recita di fronte a lui”. Così spiega come nasce il suo lavoro Simone Corso, giovane e talentuoso drammaturgo premiato ad Ascoli Piceno nella rassegna “I teatri del sacro” per “82 Pietre”. Proseguendo, lo stesso descrive lo spazio tra spettatore e palco: “In mezzo nasce il teatro. Cosicché, privati di questa possibilità – riflette Corso – ci siamo chiesti come potessimo continuare a fare teatro in altre modalità. Il teatro esiste da 2500 anni e in questi secoli, attraversando vari periodi, tra guerre e trasformazioni della società, è sempre sopravvissuto, riuscendo anche ad adattarsi alle nuove forme artistiche che nascevano in parallelo a quelle trasformazioni”. Ecco allora, da qui, cosa è nato: “Il radiodramma è una tra le forme più interessanti sotto questo punto di vista. Così nascono i fotodrammi per Nutrimenti Digitali, che è quel palcoscenico virtuale della compagnia Nutrimenti Terrestri”. La consapevolezza verso trasformazioni sempre in divenire. “Pensiamo che anche oggi, nel 2020 – sottolinea il regista – il teatro, chi promuove cultura, non può non tener conto del fatto che ormai la società vive su due livelli di realtà: uno fisico, reale, ed uno virtuale. Quindi il teatro deve trovare anche delle strategie, delle forme nuove per poter abitare quell’altro spazio che è lo spazio virtuale”. Il suo lavoro: “I fotodrammi, mischiando quattro livelli di narrazione: fotografica, drammaturgica, attoriale e musicale, cercano in un formato nuovo di trasferire su un altro tipo di metodo la spinta teatrale, mettendo lo spettatore nella condizione imprescindibile per cui il teatro esiste, ovvero di colui che insieme all’opera costruisce significato”.