Non so quanti se lo ricordino, ha smesso di giocare quando la generazione che avrebbe amato i Beatles iniziava a interessarsi al calcio. Ma fu un uomo esemplare ed è particolarmente stridente con il mondo d’oggi.
Si è spento solo due giorni fa, all’età di 85 anni il centrocampista del Reims, del Real Madrid, della Nazionale di Francia, vincitore del primo Pallone d’oro nel dopoguerra per i francesi. Di origine polacca da ragazzo Kopa lavorava in miniera e, finito il turno, si andava ad allenare a pallone. A quei tempi i giocatori non avevano procuratori ma erano uomini. Kopa lo era autenticamente.
Conosciuto all’anagrafe come Kopaszewski vede oggi, vestir a lutto il mondo del calcio non solo francese.
Ad annunciarlo è stata la testata francese Le Monde, che lo ricorda come il “Napoleone del football”.
Kopa, che in carriera ha vestito solo le maglie di Angers, Stade Reims e Real Madrid (dove si trasferì per la cifra record di 52 milioni di franchi e con cui vinse 3 delle vecchie Coppe dei Campioni), vanta anche un terzo posto con la Francia ai Mondiali di calcio di Svezia 1958 (venendo eletto miglior giocatore del torneo).
Stesso anno in cui venne premiato con il Pallone d’oro, primo calciatore francese a ricevere il riconoscimento poi ottenuto anche da Michel Platini, Jean-Pierre Papin e Zinedine Zidane.
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