Categories: Cronaca Provinciale

ORDINA INGEGNERI – Ancora problemi per l’approvazione del bilancio 2012

L’incontro ha avuto inizio con una sintesi degli accadimenti conseguenti e successivi alle citate assemblee. In particolare, si sono informati i presenti sugli esiti a cui è giunta la “commissione verifica bilancio”, nominata dall’assemblea del 27 maggio, esiti sanciti nel VERBALE redatto dalla stessa commissione, che ne ha altresì richiesto la pubblicità, la diffusione presso gli iscritti e l’inoltro presso tutti gli organi superiori competenti. Su disposizione del Consiglio tale Verbale, invece di essere veicolato tra gli iscritti a mezzo mail, è solo a disposizione presso la sede e se ne deve chiedere la copia.

Nel merito del citato verbale, si sono sintetizzati i rilievi formulati dalla citata commissione:
 Molte delle spese contabilizzate nelle voci di bilancio sono prive del relativo mandato di pagamento, come invece deve essere, ai sensi dell’art. 40 del RD n°2537/1935 che soprintende alla contabilità dell’Ordine
 alcune significative spese risultano ingiustificate e/o ingiustificabili, testimonianza altresì di sprechi e mancanza di oculatezza nella gestione;
 ingiustificate assunzioni di personale a tempo determinato, senza possibilità di verificare il contratto (non esibito) e quindi la correttezza dei costi ad esso imputabili.
Tale fosco quadro che ne viene fuori, ha suscitato il più ampio disappunto dei presenti per la ormai evidente incapacità del Tesoriere (ing. Triolo) e del Consiglio. Tutti hanno altresì manifestato l’unanime esigenza di un profondo rinnovamento degli organi di gestione dell’Ordine e dei metodi operati dal Consiglio in carica:
E’ ormai improcrastinabile una radicale operazione di trasparenza ed efficienza, coniugata con una rigorosa oculatezza nella gestione delle rilevanti somme che derivano dalla quota annuale, che ciascun ingegnere è obbligato a versare.
Il Sindacato, già in prima fila in tale battaglia, auspica che il Consiglio dell’Ordine (prossimamente eletto) dia prova di volere e sapere operare nella direzione della revisione delle spese, dando altresì segnali di consapevolezza del grave periodo di difficoltà incombente sulla libera professione, per la quale anche una leggera riduzione della quota rappresenta almeno un simbolo di attenzione.

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