Cerimonia al Palacultura alla presenza del coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense Giovanni Malinconico e del presidente della Cassa Forense Valter Militi
Dopo quattro anni torna la Cerimonia di consegna delle “Toghe d’oro” organizzata dall’Ordine degli avvocati di Messina per premiare gli iscritti che hanno compiuto un importante traguardo: 50 anni di iscrizione all’albo e quindi di attività forense. “L’ultima occasione era stata nel 2017 – ha detto il presidente dell’Ordine Domenico Santoro – poi lo stop a causa della pandemia e oggi, nella cornice del Palacultura e nel pieno rispetto della normativa anti covid, è stato possibile ritrovarsi tra avvocati per celebrare insieme i colleghi più anziani, che rappresentano un esempio luminoso di esperienza, competenza e saggezza e riflettere sul valore della toga e dei cambiamenti della professione”.
Tra gli ospiti dell’evento il presidente della Cassa Forense Valter Militi, collegato online, che ha evidenziato come “molte cose sono cambiate grazie all’impegno e alle lotte dell’avvocatura, ma molte devono ancora cambiare quindi ció deve stimolarci ad andare avanti”. Subito dopo, il coordinatore dell’Organismo Congressuale Forense Giovanni Malinconico, che si è soffermato sull’attesa riforma della giustizia: “Viviamo in una sorta di bolla di sapone, attendiamo da anni un cambiamento radicale che ancora non c’è stato. La realtà però va avanti e, se le riforme non vengono emanate e il sistema non si adegua ai tempi, si crea una crisi di giustizia, che oggi rappresenta un dramma per il nostro Paese”; il delegato del distretto di Messina al Consiglio Nazionale Forense Francesco Pizzuto, in rappresentanza della presidente ff del CNF Maria Masi, che ha sottolineato l’importanza della figura dell’avvocato che “rimane ancora oggi il perno inossidabile tra le esigenze del cittadino e lo Stato, rappresenta il tramite per la domanda di giustizia. Non esistono – ha detto – giurisdizione e tutela dei diritti senza la figura dell’avvocato. Ecco perché non si possono approvare riforme senza il mondo dell’avvocatura”; Vincenzo Ciraolo, segretario dell’Organismo Congressuale Forense e già presidente dell’Ordine messinese, il quale ha ricordato la solennità della Cerimonia delle Toghe d’Oro, considerato l’appuntamento più prestigioso della vita ordinistica. A seguire, Raffaele Tommasini, avvocato e docente universitario, che è intervento a nome di tutti i premiati e ha fatto un breve excursus sui cambiamenti degli ultimi 40 anni nel mondo dell’avvocatura.
La manifestazione è stata curata dalla vicepresidente dell’Ordine Isabella Celeste e dal delegato alla Formazione Antonio Cappuccio, che ha moderato l’incontro. Ecco i nomi dei premiati che hanno ricevuto la medaglia ordinistica: Letterio Arena, Massimo Basile, Francesco Cardile, Giuseppe Fatato, Giuseppe Fortino, Giovanbattista Freni, Marcello Galimi, Giacomo Giordano, Antonio Giuffrida, Aldo Jeni, Antonio Leardi, Corrado Martelli, Angelo Quattroni, Francesco Raimo (la ritirerà presso l’Ordine), Benedetto Roccasalva, Pietro Saija, Giuseppe Saitta, Ernesto Dimitri Salonia, Nicola Siracusano, Antonio Suria, Raffaele Tommasini, Francesco Torre, Giuseppe Toscano, Giuseppe Trimarchi, Rosario Trimarchi e Antonio Urzì Brancati. Riconoscimento alla memoria anche per i colleghi che avevano compiuto 50 anni di professione ma sono venuti a mancare: Luigi Andreozzi, Nicola Maiorana e Francesco Tracló; a ritirare la medaglia i familiari.