– di Claudia Lentini –
“Buona gara nonostante ciò che accade, mi riferisco all’incidente accorso ad Agosta nei primi secondi di gioco” – è il commento a caldo di Peppone Condello in conferenza stampa – “non riusciamo a giocare con la squadra al completo, stasera anche Costantino non era al top per via della frattura al setto nasale che lo fa tribolare. Nel complesso qualche momento d’appannamento, cali di concentrazione assolutamente da evitare, da limitare, però siamo stati bravi a rompere i giochi avversari. Gioco nostro non fluido in attacco, ci mancavano le rotazioni sotto canestro, sono però contento della prestazione di Peresini che ci ha dato una buona mano d’aiuto”.
Parla il coach, stanco, ha appena incassato due punti contro una squadra ben organizzata, Benevento, dotata di un buon roster in grado di mettere in difficoltà chiunque, ma Peppone Condello vuole sempre il massimo. Proviamo a chiedergli della partita. Secondo quarto, difesa alta degli avversari, sulla linea del tiro da tre punti, l’Upea non ha sfruttato i varchi a canestro, poi il tuo time out e qualcosa è cambiato, grazie anche al rientro di Rossi in campo: “Ci impuntiamo col tiro da tre punti” – risponde Condello – “dimenticando che le dimensioni sono due, esterna ed interna, siamo però stati bravi a limitare i loro punti di riferimento”. Rossi e Caprai uomini match? “Tutti bene, tutti, solo cali di concentrazione”. Parlare della gara successiva a Melfi irrita il buon Peppone, che rimprovera alla stampa di minimizzare sempre gli avversari dell’Orlandina: “Spesso la stampa dimentica che questo è un campionato difficile, non ci sono squadre facili da battere, vuoi per i giocatori, vuoi per situazioni ambientali, campi veramente caldi. Vorrei che veniste in trasferta con noi per constatare quanto dico, per verificare di persona evitando così di considerare facile ciò che non lo è affatto”. Termina la conferenza con la nostra totale disponibilità a seguire l’Upea ovunque preveda il calendario.
Formazione tipo per coach Condello che manda in campo la coppia Rossi-Albertinazzi, CaprariCaruso ed Agosta, il quintetto beneventano Credendino, Vetrone Mascolo, Camata e Crevatin. A pochi secondi dallo start, la prima preoccupazione per la panchina paladina, Alessandro Agosta lascia il campo per un infortunio al ginocchio, entra Giuseppe Costantino con una vistosa maschera di protezione in volto a causa della frattura del setto nasale rimediata in quel di Campobasso. A 9,36 apre le danze boom boom Caprari con una delle sue da 3 pt, Upea veloce, efficace in difesa, ma ancora poco precisa al tiro, assente in rimbalzo offensivo. Sull’11/5 coach Annecchiarico prova ad alleggerire la squadra, fuori il pivot Camata e Credendino, dentro Robba e Bellmann, ma la determinazione di capitan Caprari ostacola i piani avversari, lasciato solo, boom boom punisce con la tripla del 14/5. 1,34 alla fine, nuovi cambi, Albertinazzi lascia il posto a Moccia, subito dopo Caruso a Peresini, cambi anche tra le fila avversarie, 21/14 saldo primo parziale. Non è passata inosservata in questa frazione e via, via, per tutta la gara, la determinazione di Marco Caprari, da segnalare per il capitano in questa frazione di gioco oltre agli 8 punti realizzati, il contropiede spesso in azione con Rossi, palle recuperate (3), rimbalzi (4) e grinta da vendere.
ala, lunghi
Secondo quarto opaco, non è il punteggio a preoccupare l’Upea quanto i momenti di black out che non consentono di capitalizzare gli sforzi, 8.43 fuori Caprari e Rossi dentro Albertinazzi e Di Dio. Alzano la linea di difesa i beneventani in questo secondo quarto, l’Upea però non sfrutta i varchi a canestro, preferendo il tiro perimetrale che non paga. 6,44 sul 29/14 l’Orlandina distratta perde palla, Condello prova a riorganizzare il gioco nello spazio di un time out, Rossi in campo, uno contro uno a canestro, segue Albertinazzi che in perfetta solitudine segna da 3pt, 33/27.
A cinque minuti dalla fine rientra Caprari, subito contropiede in coppia con Rossi, ed è 35/28. Chiude il quarto una transizione in contropiede come da manuale ad opera di Albertinazzi che lancia Rossi a canestro, nel corridoio opposto sorveglia il capitano, 39/29.
Terza frazione di gioco, stesso clichè per Benevento che con Camata prova a mettere in difficoltà il reparto dei lunghi Upea, ma il ritmo elevato di gara suggerisce alla panchina ospite il cambio del pivot in favore di Bellmann dopo pochi minuti di gioco. Gli uomini di Annecchiarico dimostrano di aver già bruciato le risorse a disposizione, poi le triple di Rossi e Caprari 50/40 a metà quarto. Cambi in entrambi i fronti, Upea prova a staccare e ci riesce chiudendo a +16 (59/43).
Ultima frazione senza storia, la fatica prende il sopravvento nella panchina avversaria, sul versante Upea più uomini a disposizione, si chiude la gara sul punteggio di 84/63.
Orlandina vs Benevento 84-63 (21-14, 18-15, 20-14, 25-20)
ORLANDINA: Peresini 2, Di Dio 9, Caruso 17, Agosta, Caprari 17, Moccia 6, Albertinazzi 9, Costantino 1, Caula 5, Rossi 18. All.: Condello.
BENEVENTO: Credentino 13, Vetrone 16, Bellmann 10, Robba 2, Mascolo 2, Camata 4, Cavalluzzo 3, Enzo 6, Scafaro n.e., Crevatin 7. All.: Annechiarico.
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